Cattivi odori a Viareggio, interviene l’Arpat

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Cattivi odori a Viareggio. I tecnici Arpat sono intervenuti nelle notti di sabato e di ieri (12 agosto) a seguito di segnalazioni di maleodoranze da parte di cittadini residenti nella zona del Cotone a Viareggio, trovando riscontro concreto solo il un caso. Rispetto alla scorsa estate le richieste di intervento sono comunque diminuite.

 

Sabato gli addetti hanno percorso le strade circostanti la zona della segnalazione attraversando prima le diverse vie dell’area artigianale per poi raggiungere, tramite via della Darsena, via Nicola Pisano e le vie limitrofe, il quartiere ex Campo di Aviazione percorrendo le diverse vie del quartiere e saltuariamente sostando lungo il percorso, “senza riscontrare quanto segnalato”. In considerazione della direzione della brezza, che spirava da nord-nord-est, i tecnici si sono spostati verso sud, in direzione Torre del Lago, “anche in questo caso senza riscontrare odore di intensità significativa”.
“La notte di lunedì (ieri, ndr) – dice Arpat – gli operatori hanno invece potuto rilevare odori appena giunti all’incrocio fra via Comparini e via Fosso Guidario. In particolare sono stati percepiti odori riconducibili all’utilizzo di fitofarmaci, presumibilmente provenienti da una delle serre presenti nelle vicinanze. Nella stessa zona, di fronte all’impianto di Sea Risorse, che gestisce la raccolta dei rifiuti porta a porta per il Comune di Viareggio e al quale sono stoccate le varie tipologie di rifiuti differenziati, è stato percepito l’odore tipico dei rifiuti urbani. L’odore sembrava provenire da alcuni automezzi per la raccolta dei rifiuti, fermi in sosta davanti alla sede della stazione di raccolta. Per quanto possibile accertare, gli automezzi non contenevano rifiuti e quindi probabilmente non tutti erano stati lavati accuratamente dopo l’utilizzo. A pochi metri di distanza dagli automezzi, l’odore non era più percepibile”.
“In entrambi i casi – fa sapere Arpat – sia l’odore riferibile ai fitofarmaci che quello di rifiuti erano, al momento del sopralluogo, di modesta entità e persistenza. L’agenzia regionale per la protezione ambientale non può tuttavia escludere che in altre condizioni le fonti odorigene rilevate possano essere effettivamente in grado di creare disturbo alla popolazione. Rispetto alla scorsa estate le segnalazioni di maleodoranze nel territorio versiliese sono meno numerose”. 
“È possibile affermare che i numerosi controlli svolti – fa sapere Arpat – hanno consentito di individuare alcuni degli impianti di gestione di rifiuti che contribuivano significativamente all’immissione di cattivi odori, creando disagio alla popolazione. I controlli hanno permesso di impartire ai gestori specifiche prescrizioni per correggere le procedure operative e gestionali degli impianti stessi, attenuandone l’impatto odorigeno. Le segnalazioni delle scorse notti, tuttavia, evidenziano la necessità di tenere alta la guardia per individuare eventuali ulteriori fonti di cattivi odori e tenere sotto controllo quelle già individuate. Per ottenere dei risultati concreti, è necessario che tutti gli enti e le forze dell’ordine territoriali, ciascuno per le proprie competenze, diano la massima disponibilità a filtrare le segnalazioni dei cittadini e a intervenire nell’immediatezza dell’evento per accertare la fondatezza delle segnalazioni e individuare le potenziali fonti odorigene, attivando Arpat qualora necessario”.

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