Droghe smerciate online, smantellata banda

Pagavano le partite di droga sintetica in bitcoin, la criptovaluta più diffusa per gli acquisti sulla rete internet e in grado di garantire l’assoluto anonimato e soprattutto di far sfuggire l’incredibile flusso di denaro gestito dal giro che aveva, secondo gli inquirenti, come base una gang di ucraini di stanza a Lucca. Dalla città è infatti partita un’indagine che ha permesso agli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Lucca, coordinati dalla procura di Lucca e dalla Dda di Firenze, di ricostruire un sistema oleoso che si serviva di complici referenti in Olanda, Germania oltre che nel paese d’origine della gang. Un giro che, stando agli inquirenti, nel periodo tra il 2017 e il 2018, è riuscito a  movimentare ingenti quantitativi di ecstasy, cocaina, cheratina, metadone, Lsd, nome, hascisc e marijuana.
Le indagini, condotte dal Nucleo investigativo del comando provinciale di Lucca, si sono protratte per circa un anno e hanno consentito di accertare decine di transazioni relative alla compravendita di droga.

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Nel corso dell’operazione, scaturita da un sequestro presso l’aeroporto di Francoforte in Germania di 690 pasticche di Ecstasy che le investigazioni hanno consentito di ricondurre, come destinatario dello stupefacente, ad uno degli indagati, sono stati sequestrati dal nucleo investigativo circa tre chili e mezzo di  ecstasy corrispondenti a circa 10.000 pasticche, mezzo chilo di cocaina e altre sostanze come cheratina e Lsd, droga che se immessa nel mercato al dettaglio avrebbe fruttato centinaia di migliaia di euro.
Si tratta di uno dei sequestri di ecstasy più importanti degli ultimi anni se si tiene conto che in Italia ogni anno si sequestrano non più di 10 -12 chili di questa sostanza.
Le tecniche di occultamento dello stupefacente erano molto raffinate e in grado di eludere anche i controlli più sofisticati: i narcotrafficanti erano capaci di riprodurre fedelmente le confezioni originali di prodotti esistenti sul mercato come integratori, prodotti alimentari e perfino scatole di giochi per bambini, inviati tramite ditte di spedizione ufficiali.
La svolta nelle indagini è arrivata a novembre dell’anno scorso, con l’arresto di un 27enne, di origini ucraine ma domiciliato a Lucca, sorpreso dai militari del nucleo investigativo subito dopo aver ritirato alla sede locale di una ditta di spedizioni un pacco contenente quasi 5000 pasticche di ecstasy e 300 grammi di cocaina, arresto che aveva poi consentito agli inquirenti di ricostruire la rete del traffico e di identificare i componenti della banda costituita da connazionali alcuni dei quali vivono a Lucca, con referenti in Olanda e Germania, da dove partivano le spedizioni, altri in Ucraina dove erano localizzati i destinatari finali delle sostanze.
Oggi i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi dei presunti componenti della gang a Lucca. Secondo l’accusa, facevano da intermediari, con il compito di “triangolare” le partite di stupefacente e rendere perciò più difficoltoso ricostruire i vari passaggi e soprattutto collegare i committenti ai destinatari finali della droga. Uno di questi è stato rintracciato e catturato dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia nel locale porto turistico, a bordo di una grossa imbarcazione da diporto, un altro è stato catturato a Lucca, nel quartiere di S. Anna mentre al terzo la misura è stata notificata al carcere San Giorgio di Lucca, dove era già detenuto.
L’indagine, che si è avvalsa del supporto della direzione centrale per i servizi Antidroga, ha aperto uno squarcio su una parte del mondo sommerso rappresentato dal mercato illecito che avviene attraverso la parte meno conosciuta della rete, detta appunto darknet, utilizzata anche dalla criminalità comune e organizzata per gestire traffici illegali di qualunque tipo, tra i quali la droga che occupa una fetta importante.
I componenti della banda colpiti dall’ordinanza eseguita oggi contavano sul totale anonimato garantito dai sistemi utilizzati per assicurarsi impunità e ingenti profitti. Ma non sono riusciti lo stesso a farla franca.

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