Malore per lo sciroppo scaduto, indagato farmacista

Il titolare di una farmacia sotto inchiesta per commercio di medicinali guasti. Gli inquirenti lucchesi hanno aperto un fascicolo di indagine a seguito di un episodio avvenuto nei giorni scorsi in una farmacia, in alta Garfagnana, per il quale è stata presentata dalla presunta vittima regolare denuncia.

L’uomo, circa una settimana fa, dopo essere entrato in farmacia e dopo aver acquistato una confezione di sciroppo per la tosse ha fatto rientro a casa per utilizzare il medicinale appena comperato. Ma pochi minuti dopo l’assunzione dello sciroppo si è accorto che la scadenza della confezione era datata addirittura al mese di dicembre dello scorso anno. Lo sciroppo era quindi scaduto da oltre 9 mesi. L’uomo ha iniziato a sentirsi male ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del 118 sia per lo spavento sia per i sintomi che accusava: dissenteria, nausea e vomito. Non appena si è sentito un po’ meglio l’uomo ha anche chiamato i carabinieri mostrando lo scontrino e la confezione incriminata di sciroppo e raccontando tutto ciò che era successo in quel pomeriggio di agosto. I militari dopo aver fatto un sopralluogo nella farmacia hanno in effetti ritrovato altre due confezioni, della stessa marca, di sciroppo scaduto tra gli scaffali che sono stati sottoposti a sequestro. Inevitabile a quel punto l’iter giudiziario per violazione dell’articolo 443 del codice penale che punisce chi commercia o somministra medicinali guasti o imperfetti. Un errore da parte degli addetti agli scaffali della farmacia che potrebbe costar caro alla titolare sia in termini i condanna penale sia in termini di risarcimento danni nei confronti della presunta vittima. L’iter giudiziario e le indagini intanto proseguono per comprendere meglio tutti i contorni della vicenda e capire come sia potuta succedere una cosa del genere anche se solo per alcune confezioni di sciroppo per la tosse.

Vincenzo Brunelli

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