Aggredita al parco, Comune si costituirà parte civile

È ancora scossa la donna di 43 anni aggredita agli inizi del mese al parco di Sant’Anna dopo aver rimproverato un suo coetaneo che non aveva raccolto i bisogni del suo cane nell’area pubblica. In casa, in convalescenza, in attesa di guarire delle lesioni patite.
A lei, in queste settimane, è arrivata tanta solidarietà, dalle istituzioni e dal mondo dell’associazionismo ma anche, dopo l’interessamento del presidente del consiglio comunale, Francesco Battistini, un sostegno concreto. Il Comune, infatti, ha trovato una soluzione per un sostegno legale gratuito per la denuncia dell’aggressore che la donna vuole portare avanti. E c’è di più: Palazzo Orsetti sta pensando anche di costituirsi parte civile per il danno subito all’immagine della città per un episodio avvenuto in un parco pubblico. Saranno gli avvocati del Comune a studiare le modalità di adesione al procedimento penale che scaturirà dalla denuncia della donna.

Una mobilitazione, quella verso la signora, che oltre al dolore fisico vive nel timore di possibili ulteriori ritorsioni nei suoi confronti, che vuole far sentire alla donna tutta l’attenzione di una comunità che ha respinto con forza l’episodio di violenza, nato comunque per futili motivi.
“La paura c’è, inutile negarlo: quello che mi è successo è terribile e fa male – spiega la donna aggredita – Non è semplice, anche perché la persona che mi ha aggredito vive a 300 metri da casa mia. Tuttavia voglio ringraziare tutti coloro che mi stanno vicino: i colleghi, gli amici, i vicini di casa, che mi conoscono da quando sono piccola, visto che qui ci sono cresciuta. Ho ricevuto pieno sostegno anche da parte dell’amministrazione comunale: il sindaco mi ha chiamato e lo incontrerò a breve, il presidente del consiglio comunale Francesco Battistini, che mi è venuto a trovare di persona, si è attivato subito per aiutarmi a trovare una strada anche dal punto di vista legale, perché economicamente per me sarebbe stato molto difficile poter sostenere tutte le spese da sola. Grazie a lui sono stata messa in contatto con l’associazione Luna e con l’avvocato Valeria Rielli, che mi sta seguendo e con cui mi sto trovando benissimo”.
Spiragli di luce in una vicenda in cui la sfortunata protagonista ora attende risposte di giustizia. Dopo le botte prese soltanto per la pretesa di un po’ di decoro.

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