Diamanti, Adoc segnala a Banca Italia pratiche Bpm

“Pratica scorretta da parte del Banco Bpm nella vicenda della truffa dei diamanti: prima ha rifiutato ogni trattativa con l’associazione difesa dei consumatori Adoc. Hanno contattato direttamente i risparmiatori che seguivamo promettendo di risarcirli solo se revocavano il mandato ad Adoc Alta Toscana e al legale. Siamo inorriditi dal messaggio intimidatorio della banca e segnaleremo tutto alla Banca d’Italia per fare chiarezza su questi comportamenti”. Lo sostengono il presidente e la referente dei Adoc Alta Toscana, Mauro Bartolini e Valentina Sparavelli dopo gli ultimi sviluppi della vicenda che coinvolge oltre a diversi istituti di credito anche due società venditrici di diamanti Idb (International Diamond Business Spa) e Dpi (Diamond Private Investment), tutto a danno di centinaia e centinaia di risparmiatori in Italia.

“La tutela di Adoc Alta Toscana si è svolta in due parti. La prima è stata l’assistenza nel recuperare i diamanti acquisiti al fallimento della società venditrice (Idb spa), sfociato nelle richieste di restituzione formulate dal nostro legale e tutte accolte. Il secondo riguarda le richieste di risarcimento inoltrate dai risparmiatori alla Banca intermediaria, Banco Bpm spa, tramite il nostro legale – proseguono Bartolini e Sparavelli – Non ha aderito alla negoziazione assistita, ha rifiutato la mediazione obbligatoria non presentandosi mai agli incontri istituzionali. E adesso che è di fatto obbligatorio restituire le somme investite ai risparmiatori, mentre eravamo pronti a depositare le richieste di risarcimento in tribunale, hanno contattato in prima persona i risparmiatori avanzando una proposta che ci pare davvero incredibile: revocare il mandato ad Adoc Alta Toscana e al nostro legale per poter trattare direttamente con la banca. Molti nostri iscritti ci hanno riferito di essere stati contattati da Banco Bpm che gli avrebbe posto davanti questa condizione. La cosa è di una gravità e scorrettezza inaudita”. 
“Va da sé che partiranno immediatamente segnalazioni alla Banca d’Italia per fare chiarezza su comportamenti allarmanti – concludono – a fronte di una truffa che ha coinvolto e messo in grave difficoltà economica centinaia di persone in tutta Italia, di cui decine le seguiamo noi come Adoc Alta Toscana fra Massa Carrara e Lucca, soprattutto in Garfagnana dove risulta coinvolto un intero paese”.

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