Furti in negozi e truffe, 8 denunciati ai Comics

Due persone arrestate e 8 denunciate. Sono i numeri dell’attività di controllo eseguita dai carabinieri durante Lucca Comics and Games, che ha visto i militari impegnati quotidianamente durante la manifestazione, insieme alle altre forze dell’ordine. In primo luogo si è registrato un calo delle denunce di furto ai danni di visitatori della manifestazione, che sono state dal 30 ottobre al 3 novembre, nel complesso 9, a fronte di 15 ricevute nei giorni interessati dalla manifestazione l’anno precedente e di 56 relative ai giorni della rassegna nel 2017.
Nel corso delle attività condotte i carabinieri hanno poi tratto in arresto 2 persone. A Lucca è stato arrestato un giovane trovato in possesso di diverse dosi di hashish e ad Altopascio un 30enne che ha compiuto una rapina in un bar. 

Altri sei sono stati denunciati. Quattro donne, in particolare, sono finite nei guai per furto in un esercizio commerciale del centro storico e altre due persone invece per violazione delle prescrizioni inerenti la misura del rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal Comune di Lucca cui erano sottoposti. Altri 2 sono stati denunciati per truffa ai danni dei visitatori della manifestazione, che sono stati indotti a consegnare somme di denaro di diverso importo a sostegno di fantomatiche iniziative benefiche.  
Parallelamente, insieme al nucleo carabinieri antisofisticazioni e sanità di Livorno, sono state contestate importanti violazioni amministrative nei confronti di un bar del centro storico, con la sospensione dell’attività di ristorazione in atto e il sequestro di oltre 50 grammi di alimenti di vario tipo, a causa di riscontrate situazioni di carenza igienico sanitarie e della mancanza della tracciabilità degli alimenti somministrati.
Una specifica attività investigativa è tuttora  in corso all’indirizzo di un uomo ritenuto responsabile di numerosi episodi di truffa, messi in atto nei confronti di un ampio numero di persone, residenti in diverse località dell’Italia, alle quali, dietro la corresponsione, a titolo di acconto, di somme di denaro di importo variabile (da un minimo di 100 sino a 500 euro) aveva promesso la disponibilità di un appartamento a Lucca nei giorni della manifestazione, senza essere mai stato nelle condizioni di poter garantire il servizio promesso.

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