Studenti e bidelle contro Giannini. E Renzi è nel “mirino” foto

Si apre all’insegna delle contestazioni la seconda giornata del Festival del Volontariato 2014 a Lucca. Nel giorno degli interventi del ministro dell’istruzione Stefania Giannini, impegnata in un dibattito su sport e scuola al Real Collegio, e di quello, previsto nel pomeriggio, della presidente della Camera, Laura Boldrini, gli studenti e i precari si raccolgono in un presidio di protesta in piazza San Michele. Arrivano alla spicciolata nel cuore del centro storico, presidiato da polizia e carabinieri. Per protestare contro la mancanza di garanzie per la scuola pubblica e per un posto di lavoro. Domani, sempre in piazza San Michele, sarà la volta delle contestazioni al ministro Poletti (alle 13) e, soprattutto, al premier Matteo Renzi (alle 15) che dovrebbe essere in città nel pomeriggio. In piazza questa mattina anche una rappresentanza delle lavoratrici degli appalti storici, con striscioni rivolti al ministro Giannini: “Non ti scordare le promesse che ci hai fatto”.

 

“Il Festival del Volontariato di Lucca – spiegano gli organizzatori del Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi – ospita il neo-ministro dell’Istruzione Giannini, segretaria di Scelta Civica, partito che si è reso promotore di politiche di austerità, tagli allo Stato sociale ed indebolimento della scuola pubblica. Del governo Monti ricordiamo i provvedimenti dell’ex ministro Profumo e il ddl Aprea, volto a smantellare gli organi collegiali e la democrazia nelle scuole per favorire gli interessi dei finanziatori privati e mai realizzata grazie all’ pposizione studentesca che ha caratterizzato l’autunno 2012. Autunno che fu molto caldo anche a Lucca e che ha visto scendere in piazza più di mille studenti in cortei compatti e partecipatissimi. Dopo quasi due anni sebbene si siano avvicendati due governi le parole d’ordine sono sempre le stesse: scuola privata e alta formazione. Il neo-ministro Giannini si è già espresso in questa direzione parlando di ridurre a quattro gli anni di liceo e di parificazione dei fondi per scuola pubblica e scuola privata. Si parla inoltre di riesumare il ddl Aprea, di abolire gli scatti di anzianità per i docenti e di aumentare l’orario di servizio degli stessi a 24 ore a parità di salari. Tutti provvedimenti che vanno verso un’unica direzione: scuola privata per pochi che andrà a formare la futura classe dirigente.La nostra risposta non può che essere antagonista a queste politiche, in quanto viviamo ogni giorno sulla nostra pelle il degrado dell’edilizia scolastica e la mancanza di fondi per le nostre scuole”.
E ORA E’ RENZI NEL “MIRINO”
Domani pomeriggio (12 aprile) sarà il premier Renzi nel mirino della protesta. A organizzare alle 15, in piazza San Michele, un presidio contro la visita del presidente del Consiglio al Festival del Volontariato in città, è l’Assemblea Studenti e lavoratori uniti nella lotta: “Le operazioni di populismo e i volti nuovi non convincono – sottolineano i promotori del presidio -: il suo governo si pone in linea con i due precedenti (Monti e Letta) con l’obiettivo principale di svalutare il lavoro e i diritti dei lavoratori. Il Jobs Act è il primo esempio di questa politica in quanto introduce un periodo di prova di 3 anni in cui il datore può impunemente licenziare senza pagare un’indennità, senza dare un minimo di preavviso e senza neanche una motivazione. Mentre Renzi si rimangia le parole sul risparmio degli F35 si cerca di sviare l’attenzione con la svendita delle auto blu su e-bay. L’operazione mediatica è quella di mostrare un consenso generale che dia al paese un’impressione di rinnovamento mentre continuerà lo smantellamento dello stato sociale, già confermato da parte del ministro Giannini il mantenimento del ddl Aprea. Intanto il territorio viene impunemente devastato con opere inutili e distruttive come la Tav o come la selvaggia speculazione edilizia. E dopo tanto costruire molti non hanno ancora dove abitare. Eppure vi sono studenti, lavoratori precari e non, disoccupati, migranti e tante altre realtà sociali che non ci stanno ad assistere in silenzio alla passerella del governo. C’è ancora chi contrappone la piazza a queste larghe intese che hanno a cuore principalmente i voti e gli interessi dei grandi investimenti”.
FOTO – Il presidio in piazza San Michele (di Domenico Bertuccelli)

(notizia in aggiornamento)

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