Spaccia nei boschi vicino a Camaiore, arrestato

La Polizia di Lucca ha effettuato un servizio per il contrasto dello spaccio di stupefacenti in alcune piazze di spaccio della Versilia, dove da tempo, con cadenza periodica, la sezione criminalità organizzata e straniera della Squadra Mobile della Questura effettua mirate operazioni. Questa volta i poliziotti hanno controllato una zona di spaccio poco fuori dell’abitato di Camaiore, dove stando ad alcune segnalazioni di cittadini residenti dopo l’ora di cena si assisteva ad un viavai sospetto di autovetture.

Nella serata di martedì, a partire dalle 21,30, il servizio di osservazione è stato effettuato a ridosso della zona boschiva vicina alla via per Monteggiori. Dopo aver monitorato alcune presunte cessioni, osservando l’andirivieni di autovetture che al solito si avvicinavano ad una zona boschiva confinante con la strada, spegnevano i fari e si scambiavano vicendevolmente qualcosa, i poliziotti nascosti nella boscaglia decidevano di intervenire fermando una autovettura Citroen C3 , notata in precedenza effettuare la “cessione”. A bordo dell’auto, a seguito di perquisizione sul posto, veniva trovata una dose di cocaina, del peso complessivo di un grammo. Gli occupanti, due camaioresi di 38 anni, ammettevano di aver appena acquistato lo stupefacente in sequestro da un giovane uscito dalla vegetazione al suono convenzionale del clacson. Dopo aver contestato la trasgressione amministrativa di assuntori di stupefacente gli operatori circondavano la boscaglia, riuscendo dopo un breve inseguimento a catturare lo spacciatore e ad arrestarlo in flagranza. A seguito di perquisizione, il maghrebino veniva trovato in possesso di ulteriori otto dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 10 grammi, nonché di 290 euro presumibilmente provento di spaccio, tutti sequestrati. Su disposizione del Pm di turno Salvatore Giannino, l’arrestato è stato trattenuto nella cella di sicurezza della Questura in attesa della convalida del provvedimento precautelare e della celebrazione del processo con rito direttissimo in cui il suo legale ha chiesto i termini a difesa. Il giudice ha fissato la nuova udienza per il 6 maggio e, valutati i precedenti specifici dell’arrestato, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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