Le rubriche di Lucca in Diretta - Libri

“La narrativa di Guglielmo Petroni”, uscito per i tipi di Tra le Righe il saggio sullo scrittore partigiano

La narrativa di Gugliemo Petroni. Tra realtà e memoria, questo il titolo del libro che Tra le righe libri ha pubblicato, un saggio che ripercorre la storia dello scrittore lucchese Guglielmo Petroni, una tra i più grandi scrittori sui temi resistenziali. L’autore lucchese partigiano fu arrestato a Roma e incarcerato in via Tasso. Da quella terribile esperienza nacque uno dei libri più forti sulla storia della guerra civile in Italia. Il saggio, di Marina Margioni e edito da Tra le righe libri, completa il quadro letterario e storico su Petroni. Quella di Guglielmo Petroni è una delle più coerenti testimonianze di quel travaglio culturale e, dunque, letterario che si ebbe nel dopoguerra. L’intera sua opera trovò motivo e alimento nella memoria della sua esperienza di vita. La realtà, dall’infanzia fino alla maturità, si trasfigurò sempre nel ricordo, che divenne il punto di partenza di ogni analisi del contesto storico e scandì la sua vita, donandole valore.

Chiarezza interiore, razionalità del pensare, dell’agire e dell’esprimersi: era la stessa esigenza che lo portò poi all’impegno civile e alla Resistenza. L’arte e la letteratura rappresentarono per lo scrittore lucchese lo specchio in cui si rifletteva e si correggeva il travaglio morale degli uomini. La memoria divenne lo strumento necessario per edificare la propria intima coscienza e per saper valutare, con animo sereno, tutti i momenti importanti di una vita vissuta fino all’ultimo con grande coraggio. Lo scrittore Guglielmo Petroni nacque a Lucca il 30 ottobre 1911, fu autodidatta e con le prime poesie entrò in contatto con il mondo letterario fiorentino dell’epoca, quello delle Giubbe Rosse. Fu con Alessandro Bonsanti tra i fondatori di “Letteratura”. Curzio Malaparte lo invitò a lavorare a Roma, dove prese parte alla Resistenza e, arrestato, finì a Via Tasso. Da quella esperienza nacque il suo libro di narrativa più noto, Il mondo è una prigione. Vinse il Premio Strega nel 1974 col romanzo La morte del fiume, mentre con Il nome delle parole del 1984 il Premio Selezione Campiello. E’ scomparso a Roma il 29 aprile del 1993.

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