Ottiene cattedra a scuola dopo denuncia per tentato furto

di Roberto Salotti
Si è seduto di fronte alla commissione come se nulla fosse. Ha ascoltato scandire il suo nome, e poi il verdetto di chi gli affidava una cattedra annuale in una scuola della Piana di Lucca. Soltanto qualche ora prima, però, il maestro 49enne era seduto in ben altro ufficio. Quello della questura di Lucca dove era stato denunciato con l’accusa di aver tentato il furto di una bicicletta in piazzale Risorgimento (Leggi l’articolo). Senza farsi sopraffare, l’insegnante, forse disperato per una vita da precario, è uscito ieri mattina (4 settembre) da indagato dagli uffici di viale Cavour. Ma poco dopo si è diretto all’Itcg Nottolini dove erano in programma le convocazioni per l’assegnazione di 22 cattedre a tempo pieno e di altre 12 “part time”.

Dopo un po’ di attesa, gli è stato comunicato l’affidamento di un incarico a tempo determinato in un istituto scolastico. Era stato bloccato alle 4 della notte da due agenti della squadra volanti, mentre stava cercando di rubare una bicicletta da una rastrelliera a due passi dalla questura.
Era stato un agente in servizio alla centrale operativa del 113 a dare l’allarme. Dalle telecamere di sorveglianza della questura aveva osservato il maestro in azione. A quel punto, aveva contattato via radio la volante impegnata in zona nei controlli notturni contro i furti e le rapine, giunta sul posto in pochi minuti. Con una certa sorpresa, uno dei due poliziotti si era subito accorto che l’oggetto del desiderio del maestro era proprio la sua due ruote: una ragione in più per fermarlo e condurlo negli uffici della questura dove l’insegnante ha cercato in tutti i modi di giustificarsi, spiegando di essere arrivato in città con la speranza di ottenere finalmente un posto di lavoro. Giunto da un’altra provincia, aveva vagato in attesa del suo appuntamento fissato in mattinata. Raggiunto piazzale Risorgimento, aveva iniziato ad armeggiare attorno alle bici, senza però passare inosservato. Per gli agenti arrivati sul posto non ci sarebbero stati dubbi: quel signore aveva tutta l’intenzione di rubare la bicicletta. La polizia ha quindi formalizzato le accuse, dalle quali il maestro potrà difendersi, in una denuncia a piede libero per tentato furto e con un foglio di via dal territorio del comune di Lucca valido per i prossimi due anni.
Nascondendo dentro di sé questo segreto, si è poi presentato regolarmente alle convocazioni. E, dopo i guai della nottata, il destino gli ha sorriso paradossalmente. In graduatoria da quest’anno a Lucca, in conseguenza dell’aggiornamento triennale, il maestro si è allontanato dopo aver accettato l’incarico. Un episodio che, comunque lo si interpreti, accende sicuramente i riflettori su una condizione di grande disagio di fondo nel mondo del precariato della scuola. Proprio a Lucca sono in rivolta gli insegnanti che erano da anni nelle graduatorie ad esaurimento e che si sono visti invece scavalcare da docenti giunti da altre province. Un assalto dai numeri pesanti, con oltre 300 candidati piombati da un anno all’altro nella lista dei precari, già in attesa di un posto di ruolo.

 

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