Arrestato per il furto di rame nella scuola

Avevano speronato la gazzella dei carabinieri che li avevano sorpresi mentre stavano tentando di rubare i discendenti di rame dal cantiere per l’ampliamento della scuola Custer de’ Nobili di Santa Maria a Colle. La banda era riuscita a fuggire nei campi, la notte dello scorso 2 settembre, dopo aver abbandonato le due auto, una Audi A6 e una Opel Astra con targhe bulgare (Leggi). A bordo di quest’ultima però i militari del nucleo radiomobile avevano trovato oltre a parte della refurtiva anche la carta di identità di uno dei presunti malviventi. Dopo un paio di mesi di indagini, coordinate dal sostituto procuratore Piero Capizzoto, è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del ladro sbadato. Secondo gli inquirenti, tra l’altro, l’uomo, poco dopo l’episodio, avrebbe denunciato falsamente il furto dell’auto. Rintracciato dai militari ieri, a Pisa, appena rientrato da un viaggio in Romania, Dartanian Dragos Gusita, 27 anni, di origini rumene ma abitante in un campo rom in provincia di Pisa è stato tradotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato e ricettazione. I carabinieri, secondo quanto era stato ricostruito, si erano appostati nei pressi della scuola dopo che la ditta incaricata dei lavori di ampliamento dal Comune di Lucca aveva notato i discendenti di rame raccolti in una zona nascosta nelle vicinanze del cantiere. I carabinieri quindi sono arrivati sul posto e hanno atteso che i ladri tornassero a prendere la refurtiva. In effetti, nella notte tra il 1 e il 2 settembre, i malviventi avevano raggiunto il cantiere a bordo di due auto. I carabinieri erano intervenuti subito dopo aver visto che la gang stava caricando i portabagagli. I ladri erano stati più veloci e, saliti sulle auto, con una di esse avevano speronato la gazzella dei carabinieri. Dopo essere stati inseguiti per qualche centinaia di metri, i malviventi erano riusciti a volatilizzarsi nei campi dopo aver abbandonato le auto. Uno di loro è stato tuttavia un po’ distratto, visto che nell’abitacolo, oltre alla carta d’identità ha abbandonato una serie di oggetti, compreso il cellulare, a lui riconducibili.

 

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