Crollo alla scuola a Montecarlo, procura chiede processo

La procura a questo punto non ha dubbi, la scuola elementare di Montecarlo a san Giuseppe, dove nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2013 crollò un muro di tamponamento lungo una ventina di metri, in quella parte dell’edificio era stata costruita male, senza rispettare il capitolato pattuito con il Comune al momento della gara d’appalto e quindi il sostituto procuratore, Piero Capizzoto ha chiesto il rinvio a giudizio per tre persone con l’ipotesi di reato di crollo colposo. Il cedimento infatti secondo il pm che ha condotto le indagini avvalendosi degli uomini della guardia di finanza e della polizia municipale di Montecarlo in qualità di polizia giudiziaria, si verificò perché la parete non era stata ancorata attraverso i ganci metallici, detti spine, al solaio come prevedono le norme costruttive.

Insomma quel muro era un corpo posticcio autoportante scollegato dal resto del sistema fisico dell’edificio.
Quella notte a Montecarlo e nella Piana di Lucca spirava un forte vento associato a piogge e forse proprio il vento avrebbe causato il crollo della parete che era instabile perché costruita senza rispettare le norme vigenti. Di tutto questo dovranno rispondere davanti al giudice, se la richiesta di rinvio a giudizio sarà accolta dal gup, il proprietario della ditta appaltatrice di Napoli, oggi fallita, il capocantiere e il direttore dei lavori un ingegnere lucchese. Il parziale crollo del muro che si trovava nel sottotetto dell’edificio scolastico solo per un caso non ebbe conseguenze tragiche, visto che ogni giorno quella scuola era frequentata da molti bambini. Una parte dei mattoni del muro finirono al piano inferiore rompendo un lucernaio di vetro realizzato per far filtrare luce negli ambienti sottostanti. Insomma un’inadempienza che se solo il vento avesse cominciato a spirare nella mattinata invece che la sera avrebbe potuto coinvolgere i piccoli ospiti dell’edificio.
Determinante all’avvio delle indagini una valutazione assai semplice da parte degli inquirenti, che hanno osservato che quella notte nonostante le condizioni climatiche avverse gli edifici circostanti non riportarono nessun danno nonostante si trattatasse di case e immobili più vecchi della nuova scuola. Da questa considerazione sono partite le indagini.

 

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