Dolore e rabbia per la morte di Mirko Bechelli

I suoi colleghi di lavoro stamani (22 gennaio) hanno incrociato le braccia. Sono arrivati al calzaturificio Claudia che oggi non ha mai avviato le linee di produzione. Troppo grande lo choc per la scomparsa di Mirko Bechelli, il giovane magazziniere di 22 anni, originario del Pistoiese ma dal 2001 residente a Rughi di Porcari, dove tutt’ora vive la sua famiglia, morto ieri sera dopo un drammatico incidente sulla via Pesciatina (Articolo e foto). In quel calzaturificio lavorano anche il padre Edo e il fratello Davide: comprensibile il dolore e la rabbia di tutti di fronte ad un destino così amaro e incomprensibile.

Mirko si era sposato da circa sei mesi con Maria Pirito, sua coetana, con la quale era andato a vivere nel Compitese, a San Leonardo in Treponzio. Ieri aveva lavorato ed era uscito dall’azienda attorno alle 18. Poi circa un’ora e mezza dopo la tragedia sulla via Pesciatina, sulla quale il pm Sara Polino ha aperto un’inchiesta. Spetterà alle indagini dei carabinieri spiegare i motivi di quella che a tutti gli effetti resta l’ennesima tragedia sulle strade della Piana di Lucca, avvenuta a meno di una settimana dalla morte, a Camigliano, di Michael Petrini, travolto e ucciso a 14 anni da un’auto che lo ha investito in via Stradone.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, Mirko Bechelli stava percorrendo la via Pesciatina in direzione di Lucca quando, nei pressi dell’affittacamere Papao, si è schiantato sulla fiancata laterale di una Lancia Y, condotto da una casalinga di 52 anni, originaria di Lucca ma residente a Segromigno in Monte, che stava viaggiando in direzione opposta e aveva appena svoltato in una strada laterale.
“Di fronte a tragedie come queste è impossibile che la vita prosegua come prima”, commentano alcuni colleghi del calzaturificio Claudia di Segromigno in Monte. “E’ surreale – dice una ragazza – ieri ho visto Mirko a lavoro e nemmeno due ore dopo ho saputo che era morto”. Per rispetto alla famiglia e in segno di lutto qui l’attività si è completamente fermata. “Mirko – dicono dall’amministrazione della ditta – era un ragazzo speciale e molto volenteroso. Lavorava con noi da anni come magazziniere. Siamo una piccola azienda e ci vogliamo tutti bene”.
Intanto, domani mattina sarà affidato al medico legale Stefano Pierotti l’incarico di eseguire un esame esterno sul cadavere della vittima, trasferito all’obitorio del Campo di Marte, a disposizione della magistratura. L’indagine necroscopica servirà a fornire elementi utili per la ricostruzione dell’incidente.
E molti puntano già il dito sulla scarsa illuminazione del tratto di strada in cui è avvenuto l’incidente e sulle auto che percorrono a tutta velocità la via Pesciatina.
E c’è anche il sindaco di Porcari, Alberto Baccini, che dice basta alle vittime della strada, e invita tutti a rompere gli indugi e a fare fronte comune per realizzare gli assi viari della Piana (Leggi).
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