Italia Digital, arrestati per truffa i due amministratori

Italia Digital, l’inchiesta sulla maxi truffa on line partita da Lucca è giunta finalmente ad una svolta con l’arresto degli amministratori della società, ormai dichiarata fallita, Daniela Simonetti e Gianfranco Ciampi. Entrambi sono stati colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, dopo le indagini curate dalla Guardia di Finanza di Lucca che ipotizza che siano stati almeno 800 i clienti gabbati, in operazioni di compravendite online. L’operazione, denominata vendite on-crac, è l’epilogo della nota vicenda che ha visto coinvolta l’azienda lucchese – ed i suoi amministratori – operante nel settore delle vendite on-line di prodotti informatici. Tutto ha inizio nel mese di dicembre scorso, in concomitanza delle festività natalizie, quando il centralino della Guardia di finanza di Lucca era stato letteralmente inondato di telefonate provenienti da tutta Italia per segnalare una truffa on-line.

Tutti segnalavano le stesse circostanze ovvero che ditta Italia Digital, specializzata nella commercializzazione di materiale informatico su 7 siti web proprietari, aveva improvvisamente cessato di spedire la merce ai vari clienti, “scusandosi” con una mail preimpostata: “Purtroppo – si leggeva in quella mail – la crisi ci ha travolti ed è sopravvenuta una grave complicazione economica e non siamo in grado di fornire il materiale da lei ordinato. E non siamo in grado nemmeno di rimborsare il suo pagamento. Al riguardo stiamo chiudendo purtroppo la ditta e probabilmente chiederemo un concordato. Siamo dispiaciuti di quanto accaduto, ovviamente se lei ritiene che sia giusto faccia i passi che crede opportuni. Firmato Italia Digital”. Ed era allora scattata la mobilitazione tra i clienti beffati che avevano aperto anche un gruppo su Facebook per confrontarsi e portare avanti la loro battaglia. Alla procura della Repubblica sono giunte circa 670 denunce, dalle quali è stato accertato il relativo valore della truffa che, al momento, si aggira sui 540.000 euro.
Il procedimento relativo alle truffe è stato affidato al sostituto procuratore Giuseppe Amodeo. In seguito, il procuratore capo della repubblica Aldo Cicala, ha disposto indagini sull’attività della società Italia Digital che, coordinate dai sostituti procuratori Piero Capizzoto ed Enrico Corucci, sono state affidate alla guardia di finanza. Secondo gli accertamenti delle fiamme gialle, che hanno chiesto il fallimento della ditta, sarebbero oltre 800 i clienti truffati su tutto il territorio nazionale. Non solo. Dagli ulteriori accertamenti, eseguiti a seguito della dichiarazione di fallimento, è emerso che gli amministratori di Italia Digital, i coniugi Daniela Simonetti e Gianfranco Ciampi, hanno pure svuotato di liquidità le casse aziendali, appropriandosi del denaro. Nel solo periodo compreso tra il 1 novembre ed il 19 dicembre 2014, secondo l’accusa, la società avrebbe incamerato bonifici da parte di clienti per oltre 760.400 euro. Così, con i soldi truffati ed il prosciugamento dei conti aziendali i due amministratori per la guardia di finanza avrebbero hanno acquistato un appartamento, un’auto, estinto prestiti personali, prelevato denaro contante allo sportello oltre ad aver “girato” ingenti somme su altri conti correnti a loro riconducibili.
Tuttavia, la tempestività d’azione delle fiamme gialle ha consentito alla magistratura lucchese di sottoporre a sequestro denaro per circa 140.000 euro giacente sui conti correnti bancari e postali degli indagati, un contratto di compravendita di un’unità immobiliare per un valore di circa 210.000 euro ed una autovettura del valore di circa 20.000,00 euro. I due sono stati accusati anche di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

 

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