Abusi sessuali su un bambino, arrestato animatore

Una vacanza trasformata in un incubo, per un bambino di appena 10 anni. Adescato dall’animatore turistico di 25 anni in un villaggio di Sharm el Sheik, in Egitto, e poi molestato in bungalow dove era stato invitato per provare uno spettacolo. La trama di un gioco, con un epilogo inquietante per il piccolo, e la cui regia è stata architettata e diretta dal giovane, residente nella Piana di Lucca, arrestato stamani (4 novembre) dagli inquirenti al termine di un’inchiesta lampo, diretta dal sostituto procuratore Sara Polino ed eseguita dai carabinieri in collaborazione con la polizia postale.

I fatti risalgono alla scorsa estate, quando il bambino si trovava nel villaggio turistico della nota località di vacanze in Egitto. Secondo quanto ricostruito finora, il giovane animatore sarebbe riuscito ad adescarlo, prima con attenzioni particolari, poi convincendolo che sarebbe potuto essere il protagonista di uno spettacolo che avrebbe stupito tutti. Così, all’insaputa dei genitori, lo avrebbe convinto a seguirlo nel suo alloggio, dove poi il piccolo sarebbe stato abusato sessualmente. Un gioco inatteso e sconosciuto per il bambino, residente in un’altra regione, che è rimasto sotto choc per tutto il resto della vacanza. Soltanto al ritorno a casa, sarebbe crollato, vincendo la paura e la vergogna. In lacrime, raccontano gli inquirenti, avrebbe confessato ai genitori quello che era accaduto, dalle attenzioni particolari dell’animatore, fino alla scusa con la quale lo aveva attirato a sé, per poi abusarlo. Particolari agghiaccianti che sono stati formalizzati in una denuncia, trasmessa alla procura della Repubblica di Lucca e finita sul tavolo del sostituto procuratore Sara Polino.
Le indagini sono state rapide ma molto delicate, anche se l’inchiesta appare tutt’altro che conclusa. Lo stesso giovane era già noto agli inquirenti per fatti simili, ed era stato accusato di aver adescato bambini prima su Facebook e poi su whatsapp, dove, secondo l’accusa, avveniva uno scambio di foto e filmati a luci rosse. Stamani gli inquirenti si sono presentati nella sua abitazione della Piana di Lucca, per notificare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Riccardo Nerucci. Contestualmente è scattata anche la perquisizione per verificare la presenza sui telefoni e sui pc di materiale pedopornografico.

 

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