Trovato morto nel torrente, autopsia sul cadavere

Sarà l’autopsia a chiarire gli ultimi dubbi che restano agli inquirenti sulla morte del trentenne nord africano, trovato cadavere ieri pomeriggio (19 luglio) sul greto del torrente Grignetola, in località Pianettora, nelle campagne di Castelnuovo Garfagnana (Leggi). Il medico legale Stefano Pierotti incaricato dell’autopsia dal sostituto procuratore Lucia Rugani effettuerà gli esami necroscopici all’obitorio del Campo di Marte di Lucca, dove è stata trasferita la salma, domani pomeriggio.

L’anatomopatologo preleverà anche tessuti e disporrà anche esami tossicologici sul cadavere del giovane, che ancora non è stato identificato. I carabinieri credono comunque che possa trattarsi di un 31enne tunisino di Pisa, che si trovava in Italia da qualche anno e di cui recentemente il fratello aveva perso le tracce, tanto che la sua scomparsa era stata segnalata alle forze dell’ordine. Ma la certezza sulla sua identità potrà arrivare dal riconoscimento della salma, fissato per domani prima dell’inizio dell’autopsia. In attesa dell’esito della necroscopia, i carabinieri della Compagnia di Castelnuovo, diretti dal capitano Paolo Volonté, stanno lavorando a chiarire le circostanze della morte dello straniero.
Già ieri è stato ascoltato il racconto della coppia di abitanti del posto che ha trovato il cadavere. I due hanno spiegato di essersi recati nel bosco per una passeggiata e di aver notato il corpo di un uomo riverso a terra e senza maglietta, vicino ad un rigagnolo d’acqua. Erano circa le 18,30 quando la loro telefonata ha raggiunto la centrale operativa dei carabinieri di Castelnuovo, che hanno inviato le pattuglie sul posto insieme al 118 e ad una squadra dei vigili del fuoco. Purtroppo, il 31enne era già morto da diverse ore.
Da un primo esame esterno del medico legale, è stato possibile finora escludere cause di morte violenta, perché sul corpo non c’è traccia di traumi, almeno apparenti. L’ipotesi dell’omicidio che pure inizialmente era rimasta in piedi lascia spazio ad altre possibilità, da quella del malore all’ingestione di sostanze – anche stupefacenti – che possano aver provocato il decesso.
Anche la posizione del corpo nel contesto in cui è stato trovato il cadavere farebbero propendere per queste piste, anche se ovviamente servono conferme scientifiche alle ipotesi degli inquirenti. Da capire, ancora, cosa ci facesse lo straniero sul greto di quel torrente in secca: sul posto sono stati raccolti alcuni effetti personali del giovane che potrebbero aiutare i carabinieri a chiarire definitivamente il quadro.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.