Al via Spam! Castello: “Siamo come una Asl della cultura”

Mancano ormai poche ore all’inaugurazione della stagione autunnale di Spam!, Affari Nostri, che da domani (sabato 15 novembre) al 21 dicembre vedrà alternarsi nella sua sede di Porcari spettacoli di danza, teatro, musica e incontri letterari per riflettere con tono ironico, ludico ma anche severo, sui grandi mutamenti socio-economici, in un continuo confronto col passato, tra aspettative deluse e conferme storiche. Si parte alle 19 con lo spettacolo La vita ha un dente d’oro della compagnia pratese Esecutivi per lo spettacolo diretta da Claudio Morganti. Tra le novità della nuova stagione, proprio la scelta di mettere in scena tutti spettacoli di compagnie toscane, a differenza del precedente festival Ring che ha visto la presenza imponente di artisti esteri, una retrospettiva alla Casa del Boia su Studio Azzurro e una nuova forma di performance: gli work in progress, dove gli artisti di Aldes sottoporranno allo sguardo del pubblico lavori ancora in divenire dando al termine la possibilità agli spettatori di interagire e confrontarsi direttamente con l’artista rimandando feedback sul lavoro.

“E’ bello guardare al di là dei confini e mescolare il locale con l’internazionale come abbiamo fatto in Ring, tant’è che la nostra ambizione per il 2015 è quella di avere un maggior peso delle presenze internazionali nella programmazione. Ma è anche giusto focalizzarsi su quelle che sono le eccellenze del nostro territorio e non sottovalutarle”. Spiega così Roberto Castello, direttore artistico di Spam!, la scelta di dare spazio ad artisti toscani nella stagione in partenza che, oltre al lavoro della compagnia di Morganti, ospiterà quello della compagnia fiorentina Cab008 con la coreografa e danzatrice Marina Giovannini e il giovane musicista e compositore lucchese Gianmarco Caselli. Ma non solo danza e musica. Spam! questa volta ha infatti inserito nella sua programmazione tre incontri letterari (tutti ad ingresso libero) coordinati da Graziano Graziani e in collaborazione con Libreria Baroni e Lucca Libri: Nicola Lagioia e Francesco Pacifico, che in occasione degli incontri presenteranno anche i loro ultimi libri, e Claudio Morici ed Ivan Talarico che si cimenteranno in un reading d’eccezione. Il ciclo d’incontri si svolgerà di sabato, alle 19, alla chiesa di Santa Caterina, nel centro storico di Lucca.
“Sono molto critico nei confronti di una concezione del teatro come bene di consumo. E’ una cosa che avverso radicalmente – commenta Castello – Penso che l’arte, la cultura debbano essere un modo per riflettere su di noi, non un modo per passare una piacevole mezz’ora che deve essere la premessa non il fine. Il fine è quello di incontrare degli autori intelligenti che ti dicano delle cose che vale poi la pena ricordare nel tempo, che ti arricchiscano. Questo è il motivo per cui abbiamo voluto organizzare questi incontri letterari. Credo che dovremmo concentrare un po’ l’attenzione su di noi come cittadini in un momento storico in cui sono in corso dei cambiamenti di cui non vediamo la fine ma che, ho l’impressione, siano destinati ad essere assolutamente radicali rispetto ai modelli economici. Alla fine di questa lunga crisi si entrerà in una fase nuova, molto migliore o molto peggiore, ma sicuramente diversa da quella che è stata in precedenza e credo sia molto interessante ragionare sul mutamento dei valori che si accompagna ai mutamenti dell’economia. Questa è la ragione per cui ci siamo concentrati su tre scrittori giovani, tutti di area romana, molto diversi tra di loro ma accomunati dall’essere molto caustici nei confronti dei valori della borghesia dalla quale provengono e sulla quale hanno uno sguardo abbastanza feroce. Sono degli sguardi interessanti di una generazione che guarda al contesto a cui appartiene in modo molto severo, pur se con divertimento”.
Elemento di punta della stagione sarà la retrospettiva di Studio Azzurro dal titolo Scena e doppia scena, Studio Azzurro e il teatro, “un modo per vedere un po’ da dove veniamo, per vedere l’evoluzione del pensiero tecnologico. Credo che questa visione ci possa dire qualcosa di interessante”. Quella ospitata dal 17 al 21 dicembre ala Casa del Boia in via dei Bacchettoni a Lucca è una mostra che, attraverso la proiezione di 12 ore di video suddivisi in blocchi di 4 ore, ripercorre l’attività teatrale di Studio dagli anni ’80 ad oggi, alla ricerca di modalità di integrazione tra azione teatrale e immagine video e una riflessione sugli effetti dell’utilizzo di dispositivi tecnologici nella produzione teatrale. “Con Studio Azzurro c’è un rapporto di amicizia e di lavoro che va avanti da oltre 15 anni – racconta Roberto Castello – in questo appuntamento ci sembrava doveroso storicizzare il lavoro che hanno svolto nel tempo. L’incontro con Studio Azzurro è nato dal mio interesse pregresso per l’applicazione di strumenti tecnologici alla dimensione teatrale e con loro c’è stata l’occasione di realizzare delle belle produzioni e tournèe in tutto il mondo. Come autore – prosegue Roberto Castello – ho sempre pensato che le tecnologie non vadano mitizzate ma che possano essere molto utili per fare meglio delle cose che fino a ieri erano complicate e costose, appannaggio soltanto delle grandi produzioni. Trovo nelle nuove tecnologie una relativa democratizzazione degli strumenti che diventano più economici e quindi più accessibili. Il problema rimane saperle usare bene”.
Domenica 21 dicembre alle 17 ci sarà un incontro conclusivo condotto dalla professoressa Sandra Lischi, dell’Università degli Studi di Pisa e dalla professoressa Valentina Valentini, dell’Università La Sapienza di Roma e Leonardo Sangiorgi di Studio Azzurro. L’incontro sarà l’occasione per fare un ragionamento retroattivo su quelle che sono state le proiezioni, le speranze, le volontà, le idee di sviluppo, alcune delle quali sono state confermate altre invece duramente smentite dal corso della storia.
Prove, schizzi, abbozzi e tentativi è invece la nuova categoria che già si preannuncia duratura nelle programmazioni di Spam!. “Penso che diventerà una costante della nostra programmazione – avverte Castello – Storicamente siamo una compagnia di produzione e sono contento delle linee tendenziali che sta avendo lo sviluppo di Spam! e credo che sia importante avere piccoli nuclei di spettatori che abbiano il piacere di incontrare i lavori mentre si stanno realizzando, non soltanto una volta che sono confezionati. Persone che arrivano con uno sguardo fresco nei confronti dei lavori, uno spettatore che funga da specchio. Sono incontri preziosi per l’artista. Vorremmo poi allargare questa modalità anche ad altri, ospitando compagnie dall’esterno che possano confrontarsi con un team di spettatori che, entrando sempre più nelle dinamiche e nelle problematiche della produzione, potrà acquisire uno sguardo sempre più critico. Per gli autori è un privilegio, una risorsa. Con questa edizione vorremmo mettere a punto una modalità in tal senso e che nascesse un vero e proprio gruppo di osservatori”.
“Nel work in progress con Andrea Cosentino, Trattato di economia, che presenteremo il 4 e 5 dicembre, i contenuti sono tantissimi ma la difficoltà sta nel trovare una forma adeguata di declinazione – confessa il danzatore. Mai mi sono trovato a riflettere su questioni economiche e a divertirmi così tanto. Andrea riesce a estrarre da cose banali dei principi universali. Nel nostro lavoro ci chiediamo che cos’è il denaro per ciascuno di noi. Non ce lo domandiamo spesso ma tutto oggi è pervaso dal denaro, anche le nostre più piccole scelte quotidiane sono caratterizzate dalla convenienza, presto tradotta in un dato economico. Se cominciamo a guardare le cose in questo modo vengono fuori situazioni esilaranti. La contrapposizione tra giusto o non giusto è stata soppiantata dal conveniente o non conveniente. Questo lavoro è un ragionamento sul senso delle cose. Per quanrto riguarda Appunti per un’enciclopedia, lavoro che presenterò individualmente il 18 e il 19 dicembre, l’idea di partenza è quella di riprendere lo schema logico del mio primo lavoro fatto dopo che ho lasciato Sosta Palmizi, Enciclopedia appunto, che si basava su un meccanismo semplice: dire una parola e poi eseguire una danza. Immediatamente lo spettatore non può che collegare la danza alla parola e questo innesca tutto un proliferare di sensi. Dare delle immagini testuali e abbinarvi delle danze in maniera ludica”.
Castello allarga poi la riflessione al lavoro di Spam! e al ruolo dell’arte oggi: “Mi piace pensare a Spam! un po’ come ad una Asl, come un servizio per la diffusione della cultura contemporanea nel territorio nel quale agiamo. Credo profondamente nell’importanza di una riflessione sul presente attraverso le diverse forme di arte, non a caso cerchiamo di toccare ogni ambito possibile, non ha senso circoscrivere”.
Castello parla poi della sua concezione di cultura e di arte che rifiuta di accostare alla logica del commercio. “Credo che applicare una logica di commercio alla dimensione del sapere sia stupido. In un contesto sociale è giusto che chi rappresenta un potenziale positivo per la comunità, indipendente dalle sue origini, abbia l’occasione di diventare una persona colta, informata, competente. Nella diffusione dell’arte credo debba essere la stessa cosa, non ci devono essere filtri economici e che quindi vadano attuate le strategie possibili per la diffusione sul territorio del piacere della scoperta”.
Castello si sofferma poi a commentare come nel nostro paese, più degli altri, osservi un ossessivo legame con il passato. “Massimo rispetto per la conservazione del patrimonio culturale in tutte le sue forme ma un conto è la giusta conservazione di carattere museale un conto è creare un mito del passato come di qualche cosa che nessun presente sarà in grado di eguagliare. Se nel passato questo fosse stato l’atteggiamento, non avremmo niente da ricordare in questo momento. Adesso dovremmo porci il problema di che cosa di questo tempo sarebbe bello e giusto che si ricordasse nel futuro e tutti in qualche modo contribuire a far sì che sia qualche cosa di importante, di pregevole e non solo commercialmente di successo. Si tende spesso a confondere i numeri con il senso e la qualità”. “Il fatto che si continui a spendere così tanto in un settore come la lirica a discapito degli altri – prosegue il direttore di Spam! – testimonia questo eccessivo attaccamento che rende impossibile alle giovani generazioni di trovare il carburante per poter sbocciare nel modo giusto ed affermarsi. Dovremmo osservare attentamente il presente per evitare che il futuro gli assomigli troppo. Anche l’idea che l’identità di Lucca debba passare essenzialmente attraverso Puccini è una comunicazione sbagliata. Dire questo significa dire che Lucca oggi non ha più niente da dare. Puccini dovrebbe invece passare assieme alle altre cose che Lucca ha da offrire. Oppure puntare sul ruolo della città come sede di fiere, come se fossimo un mero contenitore. L’intento di Spam! – conclude Castello – è proprio quello di cercare di trovare qualcosa di nuovo con i mezzi e con le limitate capacità operative che ha a disposizione. Penso che sia un dovere civico cercare di avere delle opinioni e confrontarle con gli altri, anche attraverso l’arte”.

 

Lucia Franceschini

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