Al Colombo debutta ‘David’ del teatro del Carretto

Il Teatro Del Carretto sugella la preziosa collaborazione con il Teatro Colombo di Valdottavo che ha dato vita al suo Le mille e una notte, scegliendolo ancora come luogo congeniale a presentare l’anteprima nazionale dello spettacolo David, il cui testo e regia sono stati affidati al drammaturgo Paolo Civati.

Lo spettacolo, che debutterà in cartellone per la stagione di prosa del teatro Giglio di Lucca venerdi (9 dicembre), sarà in scena in anteprima nazionale sul palcoscenico del teatro Colombo giovedì (1 dicembre), a seguito di una lunga residenza artistica che la Compagnia ha tenuto al teatro stesso nel mese di novembre, con la supervisione organizzativa di Michela Betti.
Un cast d’eccezione per la storia di questo padre, con Luigi Diberti, Valentina Fois, Giorgio Marchesi, assistente alla regia Flaminia Caroli, musiche originali Valerio Camporini Faggioni e scene Claudia Trapanà, Ermes Pancaldi, per la regia di Paolo Civati.
Paolo Civati, drammaturgo, attore e regista formatosi alla Silvio D’Amico e all’Ecole del Maîtres, ha ormai da anni instaurato un intenso rapporto artistico con il Teatro Del Carretto, che nel 2003 lo scritturò come attore nello spettacolo Odissea; da allora, la compagnia lucchese ha già presentato due suoi spettacoli, Parole e I conigli non hanno le ali. Ha lavorato, tra gli altri, con Giorgio Barberio Corsetti, Mario Martone e Jan Fabre. Come autore e regista, ha vinto il premio Claudio Gora con lo spettacolo Luogo di Niente e il premio Attilio Corsini Salviamo i Talenti con lo spettacolo Emoticon; ha diretto Giuseppe Battiston in Otello-Lost in Cyprus, spettacolo d’apertura del Festival Shakespeariano al Teatro Romano di Verona. Nel cinema, è finalista del premio Solinas Documentario per il cinema 2014 con Castro, in concorso al Festival dei Popoli 2016.
Civati, autore da sempre attento alle tematiche dell’interazione tra generi e generazioni, e alle psicosi che la vita contemporanea porta con sé, con questo nuovo testo – David – mette in scena tutta la drammaticità e la contraddittorietà dei rapporti tra genitori e figli quando la famiglia è scossa da una malattia invalidante. Nella pièce di Civati, la malattia di Alzheimer colpisce David De Andrea, performer ultrasettantenne (interpretato da Luigi Diberti) che, dopo la morte della compagna di una vita, si trova in balia dei figli Max (Giorgio Marchesi), commercialista di successo, ed Eva (Valentina Fois), surrogato senza talento dei genitori. Ecco allora che David diviene un padre acido e cinico ma divertente, patetico, insopportabile e al tempo stesso irresistibile, tutte caratteristiche contraddittorie che lo rendono assolutamente ingestibile, specie da quando i sintomi dell’Alzheimer si fanno sempre più presenti. David è la storia di una famiglia disfunzionale, fuori asse, obbligata ad emanciparsi da se stessa; di un padre che avanza pretese altissime verso i propri figli in virtù di un passato artistico non indimenticabile; di figli che colpevolizzano la famiglia per le proprie fragilità e debolezze. David è una pièce sulla goffaggine tragicomica che lega forzosamente i familiari quando devono prendere decisioni su un genitore che ha perso la propria autonomia.
Il ruolo di David è interpretato da Luigi Diberti, attore tra i più importanti del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler negli anni ottanta, nel corso della sua lunga carriera ha partecipato a moltissimi film e serie televisive (si ricordano La Piovra 3, 4 e 6), lavorando per Dario argento, Cristina Comencini, Gabriele Muccino, Davide Ferrario, Lina Wertmuller, Michelangelo Antonioni, Pupi Avati, Ferzan Özpetek, Elio Petri. Nei panni di Eva troviamo Valentina Fois, che da anni collabora con Paolo Civati, con il Collettivo Attori Riuniti e con Giuseppe Battiston. Giorgio Marchesi, che interpreta Max, si divide tra teatro, cinema e televisione, lavorando tra gli altri con Marco Tullio Giordana, Ivan Cotroneo, Ferzan Özpetek, Stefano Sollima; è stato protagonista delle serie tv di successo Una grande famiglia e Braccialetti rossi.
Un percorso, quello della nuova stagione di prosa del Teatro Colombo di Valdottavo soto la direzione artistica del musicista/compositore Silvio Bernardi, dove l’empatia è estrema protagonista, alla ricerca della comprensione, della condivisione delle misteriose contraddizioni delle memorie, delle fragilità affettive, delle emozioni, accarezzate dall’ignoto. Un filo conduttore che collega ogni spettacolo, indagando in ogni rapporto, nella profondità dell’amore, nelle contraddizioni di genitori e figli, nell’estasi degli amanti, nel delicato viversi quotidiano, nei drammi di donna, nelle case che sono, che furono, viaggi tra macerie della notte, corpi arresi, tra il bagliore di uragani impetuosi e favole che attraversano altri tempi e altri luoghi.
Pagine inedite, molte scritte o nate come David tra le tavole di questo teatro, luogo di incontri preziosi, spaccato dell’amore che muove le arti e delle empatie che nascono e si definiscono straordinariamente tra artisti, come gli stessi Paolo Civati, Silvio Bernardi e Maria Grazia Cipriani e realtà del territorio lucchese, come il Teatro Del Carretto, scrigni preziosi ai sogni.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.