Lucchesi nel mondo, incontro su vulnerabilità e resilienza a margine della mostra di Eleonora Rossi

L’associazione Lucchesi nel Mondo ha voluto organizzare, a margine della mostra di pittura dell’artista lucchese Eleonora Rossi Dentro ed oltre lo specchio, l’incontro Esperienze traumatiche tra vulnerabilità e resilienza che si svolgerà mercoledì (18 ottobre) alle 17,30 nella sede dell’associazione al Castello di Porta S. Pietro.
Sia l’argomento, che il taglio dell’evento sono centrati sull’obiettivo di coinvolgere il pubblico in modo anche interattivo su questo tema di estrema attualità, visti i risultati delle ultime ricerche neuroscientifiche nel settore della genetica e dell’epigenetica, la drammatica escalation a livello mondiale di eventi catastrofici e terroristici e le recenti scoperte nel campo dei disturbi post traumatici.

La professoressa Liliana Dell’Osso, direttore della clinica psichiatrica di Pisa ed esperta in campo internazionale del Ptsd (disturbo post traumatico da stress), esporrà alcune teorie ed esperienze cliniche con il contributo di Enrico Marchi, psichiatra e psicoterapeuta lucchese e docente presso l’università di Pisa, che la intervisterà su alcuni argomenti riguardanti il concetto di vulnerabilità, le reazioni al trauma, gli effetti dello stress prolungato, le possibilità di sviluppare resistenza psichica (resilienza) e di fare prevenzione; oggi, in una società sempre piu’ soggetta a paure e fragilità psicologica, è possibile e necessario infatti intervenire precocemente per prevenire il disagio mentale sia a livello educativo familiare, che pedagogico nelle scuole, sensibilizzando genitori e figli sulle possibilità di migliorare la propria resistenza psichica.
Saranno questi gli argomenti che gli esperti cercheranno di esporre con chiarezza e semplicità durante l’intervento, dando la possibilità ai presenti di intervenire per approfondimenti e domande. Questo evento si armonizza con la produzione artistica di Eleonora Rossi, profondamente sensibile alla rappresentazione figurativa degli stati d’animo piu’introspettivi e talora sofferti dell’essere umano.
Il titolo stesso della mostra, aperta fino al 29 ottobre nella sede dell’associazione, ha suggerito il tema del trauma e del suo superamento: l’arte può esprimere e rappresentare vissuti traumatici, essendo al contempo un mezzo di grande conforto se non addirittura di cura per soggetti che soffrono le pesanti conseguenze di eventi personali, familiari o sociali particolarmente dolorosi.

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