A Palazzo Ducale incontro per riscoprire il teatro di Elisa

Mercoledì (3 gennaio) alle 17,30 nella sala Rappresentanza di Palazzo Ducale, l’architetto Velia Gini Bartoli e la storica Monica Guarraccino presenteranno, in occasione dell’anniversario della nascita di Elisa Bonaparte Baciocchi, la petite salle de la comédie che Elisa volle per il suo palazzo del governo, e che Maria Luisa di Borbone ereditò con esso. L’evento, a ingresso libero, rientra nelle iniziative del bicentenario dell’insediamento a Lucca della duchessa Maria Luisa di Borbone (1817-2017) patrocinate dal Comune di Lucca, dalla Provincia di Lucca, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dall’Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella e realizzate dall’associazione Napoleone e Elisa: da Parigi alla Toscana. Dopo i saluti istituzionali, le due relatrici esporranno i loro interventi: Velia Gini Bartoli parlerà del luogo e la sua storia, mentre Monica Guarraccino parlerà di Il teatro: trionfi di luce e spettacoli francesi. Seguirà una visita guidata al percorso olfattivo ideato da Simonetta Giurlani Pardini ed allestito da Beatrice Speranza, Il Naso e la Storia.

“Nel calendario napoleonico lucchese il 3 gennaio era molto importante – spiegano le due relatrici – poiché era dedicato alle celebrazioni per la sovrana Elisa Baciocchi, nata ad Ajaccio nell’anno 1777. Secondo l’uso francese, in città venivano organizzati sontuosi festeggiamenti che trovavano nel Palazzo, e in particolare nel teatro di corte, il fulcro. Qui infatti la principessa, insieme alla sua corte, era solita interpretare pièces teatrali francesi al termine delle quali apparivano apparati effimeri realizzati con la tecnica del trasparente che trasformavano gli ambienti del palazzo in architetture fantastiche animate dalle ombre di migliaia di lumi con il sottofondo musicale dell’orchestra di corte. La serata si chiudeva nel gran salone dove la sovrana offriva alla corte una lauta cena con menu francese servita in raffinate porcellane e preziose argenterie provenienti da Parigi”.

Il Teatro di Elisa
Quando, il 14 luglio 1805, la principessa Elisa arrivò a Lucca, tra le priorità stabilite per la sistemazione della sua residenza a palazzo vi fu l’allestimento di una petite salle de la comédie secondo la regola napoleonica, non scritta ma sempre vigente, del tout comme à Paris. Infatti, solo tre anni prima Napoleone aveva commissionato a Pierre-François Fontaine la realizzazione di una piccola sala da teatro al secondo piano della sua residenza di Malmaison. Le caratteristiche del piccolo teatro di Elisa erano molto simili a quelle di Parigi: stessi materiali leggeri, stessa organizzazione degli ambienti a corredo, stesso uso dei colori brillanti e dei parati dove predominavano il giallo, l’azzurro, l’oro e l’effimero “color dell’aria”. Il progetto, redatto da Giovanni Lazzarini, su precisa indicazione di Elisa si organizzava su un ampio vestibolo di ingresso a sinistra del quale una piccola scala conduceva alla loggia pour la cour du Prince e al palco riservato ai sovrani. Al piano inferiore si trovava il parterre che poteva contenere oltre 70 posti a sedere. Alla fine del parterre la buca per la musica e sopraelevato di circa un metro il palcoscenico dotato di dodici quinte sceniche al quale gli artisti accedevano da una piccola scala. Lo spazio del teatro e del ridotto era rigorosamente diviso da quello utilizzato dagli attori e dagli operatori teatrali. A Lucca come a Parigi, la principessa Elisa fu protagonista nel suo stesso teatro.

Il progetto
Il progetto Da Parigi alla Toscana: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa è nato nel 2007 sulla scia del rinnovato interesse verso il periodo napoleonico lucchese e toscano, stimolato dalle mostre e dal lavoro realizzati a partire dal 2002 dalla dottoressa Roberta Martinelli a Palazzo Ducale e comprende iniziative che si svolgono durante tutto l’anno in diversi luoghi della Toscana. In questi anni ha preso vita una lunga serie di eventi, tra cui si ricorda la mostra che Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli hanno curato ed allestito al Musée de l’Armée di Parigi, dal titolo Avec Armes et bagages. Dans un mouchoir de poche, nata in seguito alla mostra Mito e Bellezza e che ha ispirato un nuovo filone di studi internazionali sul rapporto tra l’imperatore e il costume. Grazie agli studi inediti condotti in archivi italiani e francesi, recentemente è stato riportato all’aspetto originario il Palazzo dei Mulini di Portoferraio, reggia imperiale di Napoleone all’isola d’Elba, nella suddivisione degli spazi e nelle facciate che aveva voluto. L’intervento è oggetto del volume di Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli Napoleone Imperatore, imprenditore e direttore dei lavori all’Isola d’Elba edito per Gangemi nel 2014. È stata presentata nel maggio 2015 all’Archivio di Stato di Lucca una preziosa scoperta tutta toscana: la cravate che l’imperatore lasciò all’Elba sul suo cuscino la notte della fuga, mentre nel 2017 l’associazione ha presentato al pubblico due frammenti di tessuto ricamato del tempo di Elisa e Napoleone. Sempre del 2017 la collaborazione con il Centro studi Luigi Boccherini per un omaggio al musicista lucchese e alla sua musica per il ballo del fandango, e la tavola rotonda in preparazione del VII Forum consultivo degli itinerari culturali del Consiglio D’Europa I Bonaparte a Lucca e in Toscana: i percorsi napoleonici fra storia, turismo ed enologia. Del dicembre 2017 l’apertura del percorso olfattivo permanente Il Naso e la Storia a Palazzo Ducale. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com o la pagina Facebook.

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