In un libro il ’68 nei ricordi di Olivo Ghilarducci

Certamente un aspetto inedito della sua sfaccettata personalità, quello che Olivo Ghilarducci (classe 1944, demografo, autore di numerose pubblicazioni di carattere statistico ed economico, cofondatore di Lucense di cui è stato presidente, molto attivo in politica come aministratore, ex sindaco di Capannori, assessore provinciale, consigliere regionale) ci offre attraverso il suo romanzo Le braccia al collo. Amore e politica nel ’68, fresco di stampa da Pacini Fazzi editore, che verrà presentato sabato (28 aprile) alle 18 nella Sala Ademollo di Palazzo Ducale.

Dopo i saluti del sindaco Tambellini e del presidente della Provincia Luca Menesini saranno Vannino Chiti (politico e saggista) e Marisa Cecchetti (scrittrice e critica) a presentare questo romanzo la cui uscita si colloca nel Cinquantesimo anniversario del movimento del ’68. Non un libro politico, ma certamente ricco di politica, di idee e soprattutto di desideri, sogni, ambizioni e sentimenti del giovane Franco, universitario lucchese che studia a Roma dove incontra la contestazione, le istanze di cambiamento e la tenacia di un movimento che vuole cambiare la società, discutendola alla base, per far emergere idee e morali nuove. Uno spaccato di vita che Franco condivide con tutta una generazione che in quegli anni ha dato un grande impulso di rinnovamento alla società: politica quindi sentita come impegno irruento a cambiare il paese, ma che lascia spazio anche al sentimento, anche questo vissuto con intensità nuova e consapevole; amore che intende costruire e condividere ideali e aspirazioni. Un percorso di studi compiuto presso l’Università di Roma (i capitoli si snodano, quasi una sequenza di racconti dal treno per Roma, con cui si apre il romanzo, alla laurea che lo conclude) entro le cui coordinate la storia di Franco e Giuliana, gli amici di stanza, gli amori occasionali, l’impegno degli esami, la famiglia, la contestazione e l’impegno politico, sono illuminati e resi unici dalla forza di quel grande movimento che nel ’68 ha impresso carattere e unicità alla società intera.

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