Al Passaglia corsi innovativi per imparare italiano e matematica

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Come fare per motivare i ragazzi allo studio dell’algebra e della geometria, materie sempre meno amate dagli studenti? E a scrivere? Magari in modo corretto, cercando di spiegare le proprie idee, o semplicemente descrivere qualcosa che si è fatto con gli amici? Le difficoltà sembrano, a volte, insuperabili. Eppure la matematica e l’italiano forniscono competenze di base indispensabili per la vita da adulti. Come risolvere questi problemi? Al Liceo artistico musicale Passaglia un team di docenti ha accettato una scommessa: proporre agli studenti con maggiori difficoltà interventi di recupero basati su una didattica inclusiva mirata a far nascere motivazione e interesse, ingredienti indispensabili per poter davvero imparare.

Il progetto, un pacchetto di 30 ore pomeridiane per disciplina, è stato realizzato, grazie ai finanziamenti del programma operativo nazionale per la scuola del Fondo sociale europeo “Inclusione sociale e lotta al disagio”, dalle profesoresse Catiuscia Corrente e Marcella Pastore per l’italiano e da Tiziana Martini e Giorgio Dalzotto per la Matematica. I ragazzi, abolite l’ansia da prestazione e la paura di sbagliare, messi a loro agio in un ambiente informale, hanno esposto liberamente i loro dubbi e fatto domande. Lavorare a coppie o in piccoli gruppi ha dato maggiori possibilità a tutti di capire, grazie al confronto e all’aiuto reciproco. Altre carte vincenti sono state il proporre “compiti di realtà” o esercizi sotto forma di gioco e usare tecnologie interattive.
E i risultati? “Siamo riusciti a far capire ai ragazzi che l’algebra è uno strumento indispensabile anche per risolvere problemi in situazioni quotidiane e che le competenze matematiche possono risultare utili e divertenti nelle strategie di gioco. Rimangono delle incertezze ma molte difficoltà sono state affrontate e risolte” afferma la profesoressa Martini.
“Lavorare in un contesto diverso da quello della classe tradizionale ed estraneo, quindi, alla realtà della interrogazione e del voto sul registro, ha favorito un clima più tranquillo e disteso tra gli studenti, la collaborazione reciproca, la socializzazione e il venir meno dell’aspetto giudicante che caratterizza la lezione tradizionale. L’apprendimento è stato più efficace e i risultati, sicuramente, più soddisfacenti”, conclude la professoressa Corrente che sottolinea l’importanza di questa esperienza come esempio di didattica alternativa a quella consueta, non sempre di successo.

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