L’ispettore generale di Gogol’ in S. Girolamo

Domani (22 giugno), alle 21,15, al teatro San Girolamo di Lucca proseguirà con l’ottavo appuntamento la terza edizione della rassegna Chi è di scena! San Girolamo 2018 organizzata dalla Fita in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La compagnia Le Beffe Teatro metterà in scena L’ispettore generale di Nikolaj Vasil’evič Gogol’.

Lo spettacolo. La corruzione è un male antico quanto l’uomo, presente sin dai tempi degli antichi greci e romani, sino ai giorni nostri. Gogol’ nel suo testo più famoso, L’Ispettore generale, non fa altro che consolidare il concetto di corruzione trasportando il tutto nel 1836, prendendo come bersaglio la corrotta burocrazia della Russia zarista. La commedia degli equivoci, di goldoniana memoria, s’innesca subito all’arrivo del presunto ispettore che non è altro che un giovane squattrinato che, appena capito l’equivoco, approfitta della situazione per trarne i propri benefici personali. Quello che colpisce in questo testo sono in realtà due semplici verità; il non riconoscere dai notabili del posto un funzionario dello stato, poco credibile nelle vesti del giovane avventuriero, e l’assoluta mancanza di etica nell’offrire denaro come se fosse naturale per l’amministrazione della cosa pubblica. La messinscena ha “universalizzato” la corruzione senza dare riferimenti storici e di luogo, non viene mai menzionato il tipo di denaro ma solo la quantità che ognuno offre al presunto ispettore. Alla fine, quando viene smascherato i notabili ammettono il loro errore grossolano e si preparano al nuovo ispettore, che realmente arriverà, mettendo in atto un nuovo rituale di corruttela perché così va il mondo nella inquietante normalità di comprare tutto, anche la dignità umana.

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