‘I have a dream’, un corto degli studenti contro il razzismo

Un cortometraggio per dire basta al bullismo ma soprattutto alla discriminazione razziale. Un breve ma importante lavoro quello girato e montato da Michele Sarti Magi e da tre studenti di Capannori che con poche parole e semplici inquadrature sono riusciti a mettere sullo schermo grandi piaghe della nostra società. I have a dream, ricordando le grandi parole dell’attivista statunitense Martin Luther King, mostra la toccante scena di un’aggressione subita da Michele, di origine brasiliane, da parte di alcuni coetanei.

Un tranquillo pomeriggio immerso nella natura del Nottolini che, all’improvviso, si trasforma in una scena che rimarrà per sempre indelebile nei suoi ricordi. Una pelle scura che fa scattare nei ragazzi l’ira e la disapprovazione, mentre lui, senza quasi alzare lo sguardo, subisce quelle parole e quelli sfregi in silenzio tenendo stretto tra le mani uno dei celebri libri di Gino Strada, Buskashi. Un piccolo simbolo di pace che quasi spacca quel silenzio così assordante. E’ proprio il silenzio, in realtà, uno dei protagonisti principali del video: oltre all’indifferenza della vittima, infatti, nel video è presente anche quella di una spettatrice che non trova il coraggio di difendere il ragazzo. Scene che, purtroppo, di fronte alla violenza sono molto frequenti.
“ Questo video è stato realizzato principalmente per dare un messaggio alla generazione dei giovani per contrastare il fenomeno del razzismo – ha detto Michele – Un fenomeno che purtroppo è molto sviluppato, soprattutto nel nostro paese. Il libro che avevo in mano durante l’’aggressione’ parla del viaggio di un profugo. Ho deciso di tenerlo in mano durante il corto perché un libro è sempre simbolo di cultura, di apertura, empatia. Unici mezzi che abbiamo per combattere il razzismo. Durante il video ho provato un senso di disagio, ho cercato di immedesimarmi fino in fondo nella parte”.
“Certo è stato divertente girare la scena – hanno detto i ragazzi che hanno interpretato i bulli – ma quando ci siamo rivisti è stato forte, una forte emozione. Ultimamente questo fenomeno si sta divulgando tantissimo: tante persone, tanti immigrati che vengo qui cercando una nuova vita, una vita tranquilla, vengono offesi di continuo ed è una cosa bruttissimo. Volevamo far capire quanto sia importante questo argomento e magari far cambiare idea alle persone”.
“Se vi dovesse succedere di vedere una scena simile reagite, non restate in silenzio, non fate finta di niente – ha detto proprio la ragazza che ha fatto la parte della spettatrice – Il messaggio che volevamo inviare è proprio questo”.
Un video, quello di Sarti Magi, finito sul web proprio pochi giorni prima di un triste episodio di violenza avvenuto proprio qui a Lucca, sopra un autobus, che ha visto vittima un giovane dello Sri Lanka.
“Questo ragazzo – denuncia Sarti Magi – è salito sul pullman per andare a scuola e l’autista gli ha vietato di sedersi. Secondo quanto raccontato dal giovane, l’autista avrebbe infatti cominciato ad offenderlo, a gridargli che puzza. Nel 2018 davvero accadono queste cose? Davvero una persona solo per il colore della pelle non può sedersi sul pullman?”.
Il video è visibile a questo link.

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