Il Desco raddoppia gli spazi: produttori da tutta Italia

Il Desco si rinnova e si apre ai produttori di tutta Italia, pur mantenendo viva e forte l’attenzione agli attori locali della filiera agroalimentare. La quattordicesima edizione della manifestazione cambia formula e si concentra in due weekend lunghi, quelli del 30 novembre, 1 e 2 dicembre e del 7, 8 e 9 dicembre, raddoppiando la superficie espositiva. Oltre al piano terra del Real Collegio, infatti, saranno utilizzati anche gli spazi del primo piano, andando così a proporre ai visitatori un vero e proprio percorso del gusto.

Una manifestazione che, dopo l’esperimento dello scorso anno, torna a ingresso libero e che sceglie di diversificare la proposta: saranno diversi, infatti, gli espositori non toscani presenti nel primo e nel secondo weekend. L’edizione 2018 del Desco, inserita nel calendario degli eventi dell’Anno del cibo italiano, è stata presentata questa mattina (17 ottobre) dal presidente della Camera di Commercio di Lucca, Giorgio Bartoli, dal segretario generale dell’ente Roberto Camisi, dal presidente del Real Collegio Francesco Franceschini, dall’assessore alle attività produttive del Comune di Lucca Valentina Mercanti e da Samuele Cosentino (Confcommercio) e Paolo Scialla (Cia), in rappresentanza delle associazioni di categoria che hanno fatto parte della commissione organizzativa del Desco. Una manifestazione che sembra non conoscere stanchezza, aperta ai cambiamenti e attenta alla corrispondenza tra cibo e cultura: saranno 70 gli eventi proposti da oltre 40 soggetti diversi. Mostre, convegni, presentazioni, showcooking, laboratori per grandi e piccoli, conversazioni con degustazioni, mini corsi. Perché il Desco si connoti, sempre più, come un contenitore di qualità, dove vivere esperienze. Bocche cucite, per adesso, sugli ospiti attesi e sul grande evento di apertura della manifestazione. Di certo c’è che gli espositori, da 50 dello scorso anno, sono divenuti 64 – di cui 36 della provincia di Lucca, 16 della Toscana e 12 da altre regioni. Di questi, 30 sono aziende agricole e 34 aziende di trasformazione alimentare. “Abbiamo curato nel dettaglio questa edizione fin dai primi mesi dell’anno – ha detto Franceschini, presidente del Real Collegio – e ci auguriamo che questo lavoro venga premiato. Il Desco qualifica l’offerta di questo luogo bellissimo, che insieme ad altri edifici storici del centro storico, come Palazzo Ducale, ha le carte in regola per affermarsi come tappa nel circuito di eventi che valorizzano la città dal punto di vista culturale e turistico, con effetti non secondari di tipo socio-economico”. Dopo aver illustrato le principali novità dell’edizione 2018, il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli ha aggiunto: “In concomitanza con il Desco ci saranno eventi come i Puccini Days e Photolux. Lucca Promos, società partecipata per la promozione e l’internazionalizzazione, ha organizzato un press trip: dieci giornalisti di vari paesi europei saranno in città per visitarne i luoghi più significativi e sperimentare le eccellenze enogastronomiche proprio del Desco. Un lavoro di rete per rendere sempre più riconoscibile il nome di Lucca, per Puccini ma anche per il suo stile di vita. Inoltre – continua Bartoli – è da sottolineare l’attenzione di questa edizione alle tematiche ambientali: ci sarà infatti una vetrina di prodotti per le apparecchiature ecosostenibili durante tutta la durata della manifestazione”.
L’energia con la quale la manifestazione è stata definita ha ricevuto l’apprezzamento dell’assessore Valentina Mercanti: “Ringrazio tutti per l’instancabile lavoro di cura dei particolari. Volevamo tenere alto il livello della manifestazione: è stato questo il leitmotiv di questa fase organizzativa. Il Real Collegio è un contenitore bellissimo e contenuti di questa qualità sono fondamentali perché si affermi, sempre più, come tale”. Soddisfatto anche Samuele Cosentino di Confcommercio: “Fin dalle prime riunioni avevamo pensato un Desco completamente rinnovato, ambiziosissimo. Tanto da sembrarmi irrealizzabile: e invece eccoci qua, a poco più di un mese dall’evento inaugurale, e posso dire di essere anche un po’ emozionato. In questo percorso ho trovato persone instancabili negli uffici di tutti i soggetti che hanno lavorato alla manfistazione. Persone che persino in piena notte rispondevano per risolvere una criticità, spingere un’idea, verificarne la fattibilità. Contatti, contatti, contatti. E viaggi, per capire come funzionano manifestazioni simili in altri luoghi e prendere il meglio, fare tesoro delle esperienze altrui.
Vogliamo un Desco dove le persone possono venire, stare e ritornare. Saranno 70 gli eventi – sottolinea Cosentino – e per ciascuno è stato fatto un lavoro preparatorio gigantesco. Non posso dire nulla, purtroppo, sugli ospiti, ma ci saranno attori, personaggi del mondo sportivo, rappresentanti di governo. Tra le novità che gli espositori hanno maggiormente apprezzato – conclude Cosentino – la disponibilità gratuita di spazi privati ‘b2b’ per stabilire relazioni commerciali con potenziali clienti”. “Mantenere alto l’entusiasmo, alla quattordicesima edizione, non era facile – ha detto Paolo Scialla della Cia di Lucca – ma i presupposti perché questo avvenisse, fin dopo le prime riunioni della commissione, ci sono stati tutti. Pongo l’accento sull’importanza della presenza degli agricoltori, su quello che significa nell’ottica di stabilire un percorso virtuoso legato alla cultura del cibo e all’educazione alimentare. Ci saranno espositori qualificati e storici del nostro patrimonio locale, ma anche espositori nazionali che abbiamo selezionato con cura e attenzione alla filiera bio”. Un lavoro che il Comune di Lucca sta portando avanti in modo sistematico, come ha voluto evidenziare l’assessore Mercanti: “Il mercato bio in San Francesco, il dialogo con le categorie economiche, il piano del cibo intercomunale Circularifood: sono tutti tasselli di un disegno che punta a valorizzare le produzioni agricole a chilometro zero”. Il Desco è patrocinato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dal Ministero delle politiche agricole forestali e ambientali, dalla Regione Toscana e dal Comune di Lucca, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

 

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