Gianna Jessen, nata prima di morire, racconta la sua vita a Lucca

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Gianna Jessen è una testimone pro life d’eccezione: da anni gira il mondo e combatte per quei milioni di bimbi che non hanno la sua stessa fortuna e muoiono uccisi nel grembo materno. Nata nel 1977 Gianna è venuta al mondo, nonostante un tentativo di aborto salino portato avanti in una clinica Planned Parenthood, quando la madre era a 30 settimane di gravidanza. Una delle tappe del tour è Lucca ed è l’unica per tutta la Toscana. Mercoledì (5 dicembre), alle 21, all’auditorium dell’oratorio di S. Anna Giovanni Paolo II, in via Fratelli Cervi sarà data a tutti l’opportunità di conoscere ed ascoltare Gianna dal vivo.

La serata è stata organizzata grazie all’impegno del comitato Difendiamo i nostri figli, della commissione famiglia dell’Arcidiocesi di Lucca e dell’Unione Farmacisti cattolici. A sostenere questo evento si sono unite anche numerose associazioni presenti sul territorio, quali il comitato Lucio III Papa, l’associazione Abbracciami, il centro di aiuto alla vita di Viareggio, generazione famiglia e l’associazione culturale Il timone.
Gianna è nata prima di morire nel grembo della sua mamma. Gravemente lesa da paralisi cerebrale e muscolare, data per spacciata, allevata in un orfanotrofio come un’handicappata senza speranza, a 4 anni è stata adottata da chi ha saputo volerle bene e le ha tenacemente fatto fare fisioterapia e riabilitazione, permettendole di superare buona parte dei suoi handicap. Madre Teresa di Calcutta, disse di lei: “Dio sta usando Gianna per ricordare al mondo che ogni essere umano è prezioso per Lui. E’ bello vedere la forza dell’amore di Gesù che Egli ha riversato nel suo cuore. La mia preghiera per Gianna, e per tutti quelli che la ascoltano, è che il messaggio dell’amore di Dio ponga fine all’aborto con il potere dell’amore”.

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