Lucca, approvata la carta dei diritti delle bambine

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È stata adottata la carta dei diritti delle bambine che fissa in 9 articoli gli impegni per una crescita equilibrata e scevra da pregiudizi legati al genere. La proposta è stata avanzata dalla federazione italiana donne arti professioni affari Bpw Italy sezione di Lucca. L’assessora Vietina commenta: “Adozione coerente con l’impegno dell’amministrazione comunale nell’ambito delle politiche di genere”.

La giunta Tambellini ha approvato la carta facendo seguito a una richiesta dell’associazione Fidapa (federazione italiana donne arti professioni e affari) Bpw Italy sezione di Lucca con l’intento di ampliare i diritti dell’infanzia, con particolare riguardo nei confronti dell’educazione dei giovani che deve essere scevra da pregiudizi legati al genere, spesso alla base di episodi di violenza nei confronti delle donne. “Con questo atto l’amministrazione comunale e la città di Lucca – spiega l’assessora alle politiche formative e di genere Ilaria Vietina –, coerentemente con l’impegno portato avanti in questi anni nell’ambito delle politiche di genere, si impegna concretamente a mettere in pratica i principi contenuti all’interno della Carta nella pratica quotidiana, all’interno dei programmi educativi, delle politiche sociali e di partecipazione. Si tratta di un impegno corale – aggiunge Vietina – che vede la stretta collaborazione fra la commissione per le pari opportunità del comune e quella provinciale e fra le tante realtà associative che sul territorio operano a favore della parità sostanziale fra i sessi”. La carta dei diritti delle bambine, così come adottata dalla giunta, è frutto di una revisione operata nel 2016, di un primo documento che fu approvato per la prima volta al congresso della Bpw Europa a Reykjavik nel 1997 e che si ispirava a sua volta alla convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989. La nuova Carta, così come scaturita da questa revisione, fissa in 9 brevi articoli i diritti di ogni bambina legati all’ambiente familiare e scolastico, che le devono consentire di ottenere una crescita equilibrata e tutelata da ogni forma di violenza fisica e psicologica, sfruttamento, abusi sessuali (articoli 1 e 2). Una rilevanza specifica occupa l’istruzione (articolo 5) in materia di economia e politica, che deve consentirle di crescere come cittadina consapevole. Ogni bambina deve ottenere tutte le informazioni utili al proprio stato di salute (articolo 6), con particolare riguardo alla medicina di genere e deve potere affronatre il periodo della pubertà con il sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari (articolo 7).

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