Architetto di Lucca in Colombia per mostra internazionale

L’architetto lucchese Olimpia Niglio fra gli organizzatori della mostra internazionale dedicata all’opera di tanti architetti e ingegneri, giunti anche dalla Toscana, che tra il XVI e il XX secolo hanno realizzato importanti opere in Colombia.

Ingenieros y arquitectos italianos en Colombia è una mostra internazionale itinerante ideata e progettata dall’architetto colombiano Rubén Hernández Molina e dall’architetta italiana Olimpia Niglio, professore di storia dell’architettura e iscritta all’ordine degli architetti di Lucca. La mostra ha inteso avvicinare il pubblico sia italiano che colombiano alla storia delle opere realizzate tra il XVI e il XX secolo da tanti italiani giunti in Colombia e che si sono distinti nel settore delle arti, dell’architettura e dell’ingegneria.
Particolare attenzione è dedicata al gesuita Giovan Battista Coluccini di Lucca, architetto, giunto in Colombia al principio del XVII secolo e qui realizzerà molte opere tra cui la splendida chiesa con annesso convento dedicato a San Ignazio di Loyola nella Candelaria di Bogotá. Le immagini riprodotte nella mostra fanno parte di un libro dal titolo omonimo, pubblicato in Roma nel 2016, e realizzato grazie alla partecipazione di ricercatori colombiani coordinati dalla professoressa Olimpia Niglio che da anni si occupa della storia dell’architettura italiana all’estero e in particolare tra America Latina e Giappone.
Nel novembre 2017 il libro Ingenieros y arquitectos italianos en Colombia ha ricevuto anche il premio internazionale Julio Gonzalez Gomez 2017 (https://iicbogota.esteri.it/iic_bogota/it/gli_eventi/calendario/premiati-gli-scrittori-del-libro.html) rilasciato dalla segreteria del distretto per la cultura del municipio di Bogotá in Colombia come miglior libro di ricerca e di contributo alla conoscenza e alla cultura. La mostra internazionale alla Universidad de Boyaca in Tunja, si rivolge agli architetti, agli ingegneri e ai giovani ricercatori interessati ad approfondire la storia dell’architettura del proprio paese nell’ambito delle relazioni diplomatiche internazionali che sin dal XVI secolo hanno consentito scambio di idee, di progetti e di professionalità che hanno fortemente contributo alla crescita e alla realizzazione di un patrimonio storico di grande valore artistico e culturale.

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