Giornata della salute orale. Consigli e suggerimenti per prevenire e curare i disturbi più comuni

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Ogni anno il 20 marzo viene celebrata in oltre 70 Paesi del mondo e in tutte le piazze più importanti d’Italia de anche nelle piazze italiane, la giornata mondiale della salute orale. La ricorrenza, voluta dalla World Dental Federation (FDI), ha lo scopo di incentivare le persone a prendersi cura della propria salute del cavo orale e di salvaguardare anche la salute generale e la qualità della vita.

Le patologie legate alla bocca, infatti, come per esempio carie, alitosi cronica e gengivite, colpiscono nel mondo oltre 3,9 miliardi di persone e quasi tutte queste patologie sono causate dall’assenza o da una sbagliata igiene orale che può portare addirittura alla perdita di elementi dentali.

È proprio un’igiene orale giornaliera corretta la soluzione migliore per prevenire gran parte delle patologie legata alla bocca, ma non solo. La salute del nostro cavo orale, infatti, è fondamentale anche per il benessere di tutto il corpo in quanto le condizioni di salute della bocca influenzano tutto il nostro organismo, influiscono ad esempio sulla nostra postura o sul buon funzionamento dell’apparato digerente.

La mancanza di igiene orale può provocare anche un’alitosi cronica che, anche se spesso sottovalutata, può essere un segnale d’allarme di diversi problemi e patologie. Una scarsa igiene, inoltre, può provocare anche malattie parodontali che, a loro volta, possono influenzare la progressione di malattie come il diabete o addirittura il loro sviluppo in persone sane.

Tutte queste malattie che colpiscono denti e gengive sono provocate soprattutto dai batteri che si trovano nella placca dentaria accumulata sui denti di chi ha uno stile di vita e/o un’igiene dentale scorretta.

La placca, formata dai batteri della nostra bocca, è una patina adesiva e incolore che si trova sui nostri denti e che, se non viene rimossa per bene con lo spazzolino e il filo interdentale, può trasformarsi in tartaro che può essere eliminato solo con un trattamento di pulizia dentale professionale.

Se non rimosso in tempi abbastanza brevi, il tartaro può irritare le gengive dando inizio ad un processo di infiammazione e può portare ad una serie di malattie dentali e gengivali come la parodontite.

Allora come possiamo eliminare i batteri presenti nella nostra bocca e prevenire la formazione del tartaro evitando così malattie dentali?

Innanzitutto lavando i denti tutti i giorni, almeno tre volte al giorno. La spazzolatura ha la funzione di eliminare i resti dei cibi dai denti e, soprattutto, la placca orale batterica. Quindi per ottenere un risultato ottimale sarebbe opportuno spazzolarsi i denti per almeno 3 minuti dall’alto verso il basso sui denti superiori e dal basso verso l’altro su quelli inferiori così da raggiungere il più possibile lo spazio tra dente e dente (spazio interprossimale) senza irritare le gengive e, se si utilizza uno spazzolino elettrico, basterà spostarsi tra i denti lentamente.

  1. Lo spazzolino. È sicuramente lo strumento più importante ed efficace (se usato correttamente) per l’eliminazione dei batteri e la prevenzione di malattie al nostro cavo orale. Molto importante è la scelta dello spazzolino che deve avere una dimensione piccola abbastanza da poter raggiungere tutti gli angoli della bocca e le setole non devono essere dure ma medie o morbide per non rischiare di abradere la superficie dentale. Lo spazzolino va cambiato ogni 2-4 mesi e sarebbe opportuno cambiarlo ogni volta dopo essere stati male.

  2. Il filo interdentale. Il filo interdentale dovrebbe essere utilizzato tutti i giorni almeno una volta al giorno in quanto arriva dove non arriva lo spazzolino, cioè nello spazio interprossimale che rappresenta il 40% della superficie dentale. Per utilizzare questo strumento bisogna strappare almeno 45 cm di nastro e tenerlo arrotolato alle estremità intorno agli indici così da poter farlo scorrere con facilità e delicatezza tra gli spazi interprossimali. Per una maggiore igiene cercate di utilizzare una parte di filo pulita per ogni dente.

  3. Il dentifricio. Grazie alla sua azione detergente, il dentifricio ha la funzione di mantenere i denti puliti e rinfrescare l’alito. Ne esistono di diverse tipologie come per esempio quelli al fluoro (che remineralizzano lo smalto dei denti), quelli antiplacca, quelli antitartaro, per gengive irritate e per denti sensibili.

  4. Il collutorio. La funzione del collutorio è quella di andare a completare la nostra igiene orale svolgendo un’azione protettiva che impedisce il riformarsi della placca lasciandoci una sensazione di freschezza in bocca. Anche il collutorio va utilizzato quotidianamente dopo aver lavato i denti, con cui devono essere fatti degli sciacqui per almeno 30 secondi in bocca, senza ingerirlo.

Inoltre possono essere utilizzati dei raschietti speciali per pulire la lingua con dei movimenti che vanno da dietro in avanti per facilitare la rimozione resti di cibo e batteri, possono essere usati anche degli irrigatori orali che, tramite un getto diretto di acqua o collutorio aiutano ad eliminare avanzi e batteri sulle gengive o altri posti più difficili da raggiungere.

L’igiene orale fatta da soli però non basta, perché placca e tartarato possono raggiungere posti che con gli strumenti a nostra disposizione non sempre si riesce a raggiungere. Ecco perché si dovrebbe prenotare una visita da un professionista (dentista, odontoiatra o igienista dentale) almeno una volta all’anno per ricevere un’igiene orale professionale così da poter rimuovere in profondità placca e tartaro grazie a particolari strumenti.

 

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