Alimentazione nei bambini, ok l’incontro alla scuola S. Dorotea

Il tema dell’alimentazione e dei bambini è stato il protagonista di un incontro del ciclo Insieme con le famiglie alla scuola Santa Dorotea di Lucca. Bambini si mangia! il titolo dell’evento dello scorso 3 aprile per approfondire insieme, docenti e genitori, diversi aspetti della vita dei più piccoli. Le relatrici di questo secondo incontro sono state la dottoressa Beatrice Francioni, biologa nutrizionista e la dottoressa Veronica Celli, psicologa.

Il tema dell’alimentazione dei bambini coinvolge gli adulti in prima persona ed è necessario saper impostare un buon piano alimentare sin dalla tenera età per poter poi educare ad una alimentazione consapevole i futuri adulti. Tanto è vero che lo stesso ministero della salute ha promosso e finanziato negli anni scorsi Okkio alla Salute, un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e sui fattori di rischio correlati.
La dottoressa Francioni ha illustrato di come tale indagine abbia avuto inizio nel 2007 e abbia visto il campionamento di migliaia di bambini.
“Ne è stato valutato lo stato ponderale ed è stato somministrato un questionario sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita sia ai bambini che ai genitori. Il risultato è allarmante: il 20,9% dei bambini è risultato in sovrappeso e l’9,8% obeso (di cui il 2,2% gravemente obeso) con percentuali maggiori nel sud del paese. Anche la percezione materna stessa dello stato ponderale dei propri figli, delle loro abitudini alimentari e del loro livello di attività fisica è risultato alterato: buona percentuale delle madri campionate tendeva a sottovalutare il problema. Da qua nasce il motivo dell’incontro: sensibilizzare i genitori sull’importanza di una dieta sana e equilibrata in età infantile”.
Continua la dottoressa Francioni: “Una dieta equilibrata rispecchia la piramide alimentare mediterranea: alla base troviamo la frutta e la verdura da suddividere almeno in 5 porzioni al giorno, rispettando la stagionalità e variando i colori per fare il pieno di vitamine e minerali. Seguono i carboidrati, da preferire nella versione integrale, fondamentali perchè costituiscono la fonte energetica preferenziale dell’organismo. Sono inoltre consigliate due porzioni di latte/yogurt al giorno per il raggiungimento di un corretto apporto di calcio, particolarmente importante in fase di crescita; come grassi preferire l’olio extra vergine di oliva nel suo utilizzo a crudo, la frutta secca a guscio e i grassi essenziali omega 3 del pesce; tra le proteine, alternare tra carne bianca, pesce, legumi e uova limitando la frequenza di consumo della carne rossa a una volta a settimana. Formaggi, affettati, prodotti conservati, bevande zuccherate e dolciumi dovrebbero essere limitati all’utilizzo occasionale”.
Naturalmente non è semplice far amare sin dalla tenera età tutti questi alimenti ai bambini. Da questo spunto di riflessione parte la relazione della dottoressa Celli: “Molto spesso i genitori, se qualcosa va storto nell’alimentazione, nel sonno, nello studio dei propri figli, attribuiscono a sé stessi la causa. Se i genitori, iniziassero a pensare come vanno le cose realmente, quindi che ciò che accade è frutto di un’interazione, forse tali emozioni potrebbero alleggerirsi.. Infatti, un comportamento, un atteggiamento nasce da un’interazione tra più soggetti, in questo caso tra genitori e figli che si influenzano reciprocamente. Entrando in merito alla tematica di questo incontro è importante che i genitori tengano conto di tre parole d’ordine fondamentali: la prima è ‘Non obbligare’: le ‘doverizzazioni’, suscitano ansia nell’essere umano. Pensiamo di avere tali pensieri in ambito di cibo.. come ci sentiamo? È importante non obbligare i nostri figli a mangiare, è possibile che poi si crei il risultato opposto a ciò che ci aspetteremmo . non si deve mai obbligare un bambino a mangiare perché più lo si obbliga, meno mangerà. La gradualità – ha proseguito – è importante procedere per gradi. Se sappiamo che nostro figlio mangia una certa quantità di un certo alimento è necessario mettere nel suo piatto una quantità inferiore a ciò che mangia abitualmente, poi importante chiedere senza forzare se ne vuole ancora.
Importante è inoltre l’ordine. Il pediatra Gonzalez afferma infatti che è importante presentare al bambino i cibi dal primo alla frutta sempre non obbligandoli e con gradualità e sempre con lo stesso ordine. Se il bambino non vuole finire il pasto dopo un po’ è necessario che l’adulto tolga il piatto e gli presenti il nuovo (se il bambino dovesse richiedere quanto tolto, rimanere flessibili e darglielo per poi passare successivamente al prossimo piatto) e così via fino alla frutta”.
Il terzo incontro dal titolo I prerequisiti dell’apprendimento: che cosa sono e come possiamo svilupparli nei bambini avrà luogo lunedì (8 aprile) alle 18 nei locali della scuola Santa Dorotea.

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