Concerti sugli spalti, tempi stretti per cantiere

di Roberto Salotti
I lavori sarebbero dovuti iniziare questa mattina (3 giugno), già dopo un primo rinvio. Invece, all’ex campo Balilla, sotto le Mura, non si è visto nessuno. Né un operaio, né un camion. Né tantomeno il patron del Lucca Summer Festival, Mimmo D’Alessandro. Il promoter è in scalpitante attesa di un via libera definitivo per far partire il cantiere, ormai in ritardo di almeno 10 giorni, per allestire l’area palco per il concerto di Ennio Morricone il 29 giugno e di Elton John il 7 luglio.

Ma l’attesa è stata, anche oggi, vana. Il motivo dei ritardi è noto: la Soprintendenza si è vista recapitare dal Comune soltanto il 28 maggio scorso – un giorno dopo l’affidamento dell’area agli organizzatori – la documentazione necessaria per procedere con la valutazione ai fini del rilascio dell’autorizzazione, visto che l’area è bene tutelato dalle Belle arti.
E D’Alessandro, chiaramente, non ha mosso ancora foglia: “Aspettavo un via libera che non è arrivato – chiarisce – ma per noi ogni ora che passa il danno aumenta. Un danno enorme, per gli impegni presi con le ditte ma anche con lo staff degli artisti. La Soprintendenza? Fa giustamente il suo lavoro. Io semmai sono sorpreso dal fatto che il Comune abbia inviato il necessario all’ultimo minuto, quando le date dei due concerti sono note ormai da un anno”.
E come ogni anno, la preparazione della kermesse è anche stavolta contraddistinta da amareggia (e palpitazioni) per D’Alessandro: “Il rischio di questi continui intoppi non fa bene alla manifestazione, perché la concorrenza che promuove altro festival, in Toscana, non incontra simili difficoltà”. E a questo c’è da aggiungere anche che anche in caso di un via libera imminente i tempi per l’allestimento dell’area saranno non stretti ma “strettissimi”, chiosa il promoter. “Questo ci reca un duplice danno, sia per gli impegni presi con le ditte sia per il fatto che la stagione dei concerti ormai inizia ed è sempre più difficile trovare le imprese che svolgano i lavori, li svolgano bene e in tempi tanto ridotti”. “Io, del resto – aggiunge D’Alessandro – ho un contratto con il Comune, e in questo caso il Comune rischia di essere inadempiente. Il mio rapporto non è con la Soprintendenza, ma con l’amministrazione. Ho letto che si vuole rassicurare sul fatto che tutto è a posto. Ma se è tutto a posto, perché nessuno mi dà quel via libera a iniziare i lavori indispensabile a operare?”. Una risposta che, al momento, non trova ancora risposta.

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