Alla Fondazione Bml il volume sulle opere di Moneyless

Molto più che un semplice catalogo ma una sorta di libro antologico che ripercorre la prestigiosa carriera artistica di Moneyless, all’anagrafe Teo Pirisi, attraverso un consistente nucleo di opere e interventi pubblici realizzati nel corso di 10 anni. Questa è Moneyless – L’alchimista geometrico dell’arte urbana. La pubblicazione sarà presentata giovedì (6 giugno), alle 18, all’auditorium del palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca in piazza San Martino. Ultimi giorni – nel frattempo – per poter ammirare la più grande mostra dedicata all’artista, curata da GianGuido Grassi, che raccoglie nel  di Lucca una rassegna retrospettiva di circa cento opere. L’esposizione sarà visitabile dalle 15,30 alle 19,30 si concluderà domenica (9 giugno).

“Il volume – sottolinea Grassi – pubblicato in occasione dell’esposizione, offre l’occasione per ripercorrere gli oltre dieci anni della carriera artistica di Moneyless individuando i periodi fondamentali e i principali cicli di produzione della sua ricerca”.
Oltre alle opere in mostra infatti, trovano spazio nel catalogo anche quegli interventi in ambito urbano che lo hanno visto protagonista nei 5 continenti, da Milano a Los Angeles, da Madrid a Istanbul, da Buenos Aires a Perth fino a quelli realizzati a Lucca. La mostra, realizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca con la Fondazione Lucca Sviluppo e la collaborazione dell’associazione Start-Open your eyes e il patrocinio del Comune di Lucca, si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative dedicate all’arte urbana nel territorio lucchese e anima in modo originale il calendario delle esposizioni nell’anno del decennale della nascita del Palazzo delle Esposizioni.
“Le due Fondazioni – affermano Oriano Landucci e Alberto Del Carlo rispettivamente presidenti della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Lucca Sviluppo – intendono proseguire nel mescolare tradizione e innovazione, porre generazioni a confronto, dare spazio ad ogni forma di esperienza artistica, alternare ‘personali’ di artisti emergenti, specialmente locali, dando loro occasione di misurarsi con il pubblico e con la critica, e ‘personali’ di artisti già affermati, nell’ottica di valorizzare le identità del territorio di riferimento e di coltivare la tradizionale vocazione universale della nostra città: favorire quello scambio di esperienze di culture, di valori, che arricchisce; quel trionfo del bello che emoziona. In questo solco, la mostra viene a concludere 10 anni di attività del Palazzo delle Esposizioni e al contempo ad aprire un nuovo ciclo vitale, grazie anche al parziale rinnovamento strutturale degli spazi, trasformati per l’occasione in un unicum stile total white”.
La presentazione del catalogo viene di fatto a chiudere simbolicamente anche un ciclo di eventi collaterali che hanno visto, proiezioni di film, un convegno sull’urbanistica e la Street art, visite guidate, la collaborazione con ordini professionali, le scuole e le associazioni del territorio soprattutto quelle giovanili con la capacità di attrarre nuovi pubblici e trova il suo apice nella presentazione di un tour virtuale interattivo che, grazie al supporto delle nuove tecnologie, permette una fruizione digitale in 3d.

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