Nuovo allestimento della Butterfly per il Festival Puccini

Madama Butterfly, il capolavoro romantico di Giacomo Puccini che il maestro definiva “l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito”, sarà in scena a Torre del Lago domani (27 luglio) alle 21,15 in un nuovo allestimento con le scene di Jean-Guy Lecat nato dalla coproduzione con l’Opera Royal di Liegi per la regia di Stefano Mazzonis di Pralafera. Un allestimento raffinato e tradizionale che vede in scena tutti i riferimenti della cultura giapponese e ambienta la vicenda di Cio Cio San nell’immediato secondo dopoguerra, dopo la vittoria degli Stati Uniti sul Giappone, in una Nagasaki ancora segnata dall’esplosione nucleare del 9 agosto 1945 ma dove FB Pinkerton interpreta perfettamente la prepotenza e l’arroganza dei vincitori sui vinti.

Tanta la curiosità intorno allo spettacolo che si annuncia con delle vere e proprie sorprese “Cio Cio San – dichiara il regista – non è una “povera geisha” è invece una donna giovane, ma intelligente, molto intelligente che si innamora davvero del bell’ufficiale americano e nel rispetto delle tradizioni giapponesi, gli porta il dovuto amore incondizionato. Ma è veramente innamorata e non sa che, per lui, lei è solo svago mentre si trova di stanza in Giappone con la Marina americana. E’ il sentimento di colui che ha vinto la guerra e che si trova lì in veste, appunto, di vincitore (e di sopraffattore). Fin dall’inizio capiamo la determinazione della piccola Butterfly e, man mano che la storia della fanciulla prosegue, ci rendiamo conto della sua caparbietà. E’ la forza dell’amore che la guida, la tenacia della gioventù che la sprona e la speranza di riuscire in un intento. Butterfly è convinta che Pinkerton ritornerà, lei lo sa. E lo ripete, caparbia, all’incredula Suzuki. Sa anche qual è la ragione per cui tornerà. E’ il loro figlio che lo spingerà a venire in Giappone. Per riprenderselo, pensa lui. Per restare per sempre con Butterfly, pensa lei”.
Ad impreziosire lo spettacolo i bellissimi costumi e le splendide acconciature ideate da Fernando Ruiz. Il costumista, con l’aiuto di una studiosa giapponese ha ricostruito i costumi tradizionali dell’epoca in cui è ambientata la storia di Cio Cio San; costumi che si caratterizzano per l’eleganza delle stoffe e le raffinate fantasie. Straordinario il kimono di Cio Cio San sul quale è dipinta a mano, in uno sfavillante rosso la fenice, l’uccello mitologico che dopo la morte rinasce dalle proprie ceneri.
Sul podio la sicura bacchetta di Alberto Veronesi guida l’orchestra del Festival Puccini mentre sarà la bravissima Hiromi Omura, soprano giapponese a interpretare Cio Cio San con Suzuki Annunziata Vestri, altra interprete molto apprezzata dal pubblico del Festival Puccini. Nel ruolo del perfido ufficiale Pinkerton il debutto sul palcoscenico del Festival Puccini del bravissimo tenore Stefan Pop mentre nel ruolo del console Sharpless il baritono Bruno De Simone. Completano il cast Goro Marco Voleri, Il Principe Yamadori Daniele Caputo, Lo Zio Bonzo Manrico Signorini, Il Commissario Imperiale Luca Bruno, L’ufficiale Del Registro Emmanuel Lombardi, Kate Pinkerton Alessia Thais Berardi, La Madre Sandra Mellace, La Zia Beatrice Cresti , Yakuside Filippo Lunetta, La Cugina Anna Russo.
Assistente alla regia Luca Ramacciotti, Disegno luci Nino Napoletano, Coro del Festival Puccini, Maestro del Coro Roberto Ardigò.
Nel giardino del teatro a cura degli Amici del Festival Pucciniano si svolgerà prima dell’inizio dell’opera dalle 20,15 una guida all’ascolto dell’opera.

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