Photolux, trenta mostre raccontano i ‘Mondi’ foto

Il mondo prima, il mondo adesso. Nel mezzo le tragedie e le speranze del ‘900 con le sue rivoluzioni, i suoi sogni verso l’irraggiungibile infranti dietro muri che soltanto l’obiettivo di una macchina fotografica è riuscito in qualche modo ad abbattere. Sono le immagini dei Mondi / New worlds ad essere protagoniste della quarta edizione di Photolux, la biennale internazionale di fotografia di Lucca. Da domani (16 novembre) fino all’8 dicembre 30 mostre saranno ospitate in sette sedi storiche nel cuore della città. Oltre alle fotografie, nei giorni della manifestazione, saranno organizzate conferenze, workshop, incontri con i protagonisti e visite guidate.

Tra le esposizioni più attese ci sono proprio quelle che celebrano una ricorrenza, come il 50esimo anniversario del primo uomo sulla luna o l’antologica di Roberto Cagnoni a un anno dalla sua scomparsa. Il programma è stato presentato questa mattina (15 novembre) a Villa Bottini dal direttore del festival Enrico Stefanelli, dal vicesindaco Giovanni Lemucchi, dall’assessore alla cultura Stefano Ragghianti e dal presidente Fondazione Cassa di risparmio Marcello Bertocchini. “Photolux si presenta come un valore aggiunto per la storia e la memoria della nostra città – ringrazia il vicesindaco Giovanni Lemucchi – che oltre ad ospitare un evento di richiamo internazionale, che porta con sé fotografi e visitatori da tutto il mondo, ha l’occasione di far conoscere il suo preziosissimo patrimonio culturale ma anche di dare ampio risalto al suo archivio nella mostra Oltre le Mura”. “Un’esperienza che doveva continuare – prosegue l’assessore Stefano Raggianti – per mettere in luce il legame che c’è tra arte e documentazione storica attraverso immagini che indagano un secolo denso di avvenimenti ed esigenze”. Immagini del passato che raccontano il presente, un mondo in rivolta costante nelle strade e nelle piazze, sogni che si spingono oltre la luna per raggiungere Marte. A Photolux tutto questo viene esposto nell’ottica di una narrazione fotografica ampia e coerente grazie anche alla collaborazione tra enti locali, testimoniato, come sottolinea Marcello Bertocchini, dall’adozione del tema del Festival per le Conversazioni in San Francesco dedicate alle Conquiste. Rivoluzioni oltre i muri. “Tra le rivoluzioni dell’uomo che compiono un importante anniversario c’è anche quella tecnologica – entra nel dettaglio il direttore Enrico Stefanelli -. In questa edizione, infatti, abbiamo voluto lasciare spazio a diversi mezzi di comunicazione che vanno da esperienze video a esperienze tattili, per restituire un percorso coerente alla diversità umana”. Questo percorso si apre idealmente al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del monte con la collettiva 2:56 Am. To the moon and back che celebra i 50 anni dell’uomo sulla luna attraverso una selezione di immagini dell’archivio Nasa e opere oltre a installazioni video e sonore, oggetti e sculture che restituiscono i diversi approcci coi quali la fotografia e le altre arti hanno guardato allo spazio. Un viaggio esperenziale che documenta il esiderio umano di spingersi al di là del limite. “Siamo riusciti ai coinvolgere Renato Moncini, grafico e disegnatore della Nasa – racconta il geologo planetario Andrea Pacifici – che per l’occasione ha mandato alcune copie di suoi materiali inediti e una ‘penna antigravità’, per illustrare e documentare lo sviluppo di una delle vicende che ha cambiato il corso della storia”. “Mostra che si arricchisce anche di un laboratorio dove è possibile avere un’esperienza tattile – aggiunge Elizabeth Franchini – che permetta di conoscere la fotografia col tatto”.
Altro fulcro di Photolux è Palazzo Ducale dove sono esposte le immagini di Magnum Photos che vanno ad indagare il termine rivoluzione. La proiezione Magnum revolution documenta oltre 60 anni di storia attraverso l’obiettivo dei più importanti fotoreporte. Sempre a Palazzo ducale uno spazio dedicato alla rivoluzione iraniana documentata dal fotografo Magnum Abbas scomparso lo scorso anno, Abbas: The iranian revolution 1979 in corrispondenza alla mostra Inerzia e forza: una seconda rivoluzione che, grazie alla collaborazione con l’Ag Galerie di Teheran volge lo sguardo al presente, sulla realtà contemporanea in Iran. La Russia sarà al centro di due altre mostre a Palazzo ducale. La prima è il reportage The april theses di Davide Monteleone, che nelle vesti di Lenin, ripercorre le due settimane precedenti alla rivoluzione attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo. L’altra è #Draft dove si presenta il lavoro di Dmitry Markov che documenta la vita quotidiana nella città di Pskov. La stessa sede ospita un allestimento di Vincent Delbrouck, Champu. The youth of la Vibora, una serie di ritratti di adolescenti appartenenti alla generazione nata a Cuba dopo il crollo del Muro di Berlino. Il percorso a Palazzo ducale si conclude con due iniziative: l’esposizione di Andrej Semenov, vincitore dell’edizione 2019 di Simultanei: volti del contemporaneo che indaga il rapporto tra paesaggio naturale e urbano della megalopoli di Mosca e la proiezione delle immagini dei finalisti dell’edizione 2019 del Prix Pictet, oggi uno dei più prestigiosi riconoscimenti per la fotografia.
Nello spazio dell’Ex-cavallerizza viene presentato al pubblico, per la prima volta in Italia, il progetto di Joan Fontcuberta Gossan: Mars mission ambientato a Huelva, porto di partenza delle spedizioni per il Nuovo mondo che oggi spera di prendere parte alla conquista di Marte. Il confine tra realtà e finzione è al centro del lavoro del fotografo Paulo Coqueiro in Don’t lie to me in un Brasile sommerso da fake news. La notte più lunga è il titolo della mostra reportage di Dario Mitidieri, realizzata durante la rivolta di piazza Tienanmen a Pechino. Berlino è invece il centro di due esposizioni che ne ripercorrono la storia e le ferite recenti. Da un lato del ‘muro’ Udo Hesse con One day visa for East-Berlin che racconta la capitale dalla parte della Germania est nei primi anni ’80, attraverso quei pochi negativi che gli sono stati riconsegnati dopo il suo arresto da parte della Stasi, mentre dall’altro lato Stéphane Duroy in collaborazione con Agence Vu mostrano con Berlin 1980-1990 le immagini a colori degli ultimi anni della divisione. 
A Villa Bottini ampio spazio dedicato al fotoreporter Romano Cagnoni a un anno dalla sua scomparsa. L’esposizione La rivelazione umana propone un corpus di immagini che ripercorre la sua carriera, dal lavoro sul Vietnam del Nord ai pluripremiati reportage in Biafra e ancora dal Cile prima del Golpe per mano di Pinochet, all’Argentina durante il ritorno di Peron, fino alla rivoluzione in Romania o ad ardite e mai sperimentate produzioni, come l’allestimento di improbabili set nei campi di combattimento, per ritrarre i guerriglieri ceceni o l’utilizzo del banco ottico, per riportare la distruzione del conflitto nei territori della ex Jugoslavia in ogni suo minimo dettaglio. Behind the wall è invece il titolo della mostra di David Appleby che raccoglie le foto di scena e il ‘dietro le quinte’ di The Wall, la riduzione cinematografica del famoso album dei Pink Floyd. A Villa Bottini si trova anche l’installazione digitale che presenta i vincitori del Sony World Photography Award 2019
Come di consueto, nella chiesa di San Cristoforo, sarà allestita la mostra dei vincitori del World Press Photo 2019. Quest’anno la giuria ha selezionato come foto dell’anno l’immagine del fotografo americano John Moore, Crying girl on the border, che raffigura una bambina di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti. Nella categoria World Press Photo Story of the Year, il vincitore è stato il Pieter Ten Hoopen con The migrant carovan, un lavoro sulla carovana dei migranti diretta negli Stati Uniti. Tra i fotografi italiani, due sono i premiati: Lorenzo Tugnoli con Yemen Crisis e Marco Gualazzini con The Lake Chad Crisis.
La chiesa di Santa Caterina ospita l’installazione digitale che presenta l’intera mostra del Sony World Photography Award 2019. Il premio vede l’Italia protagonista con quattro fotografi che si sono distinti nelle categorie del concorso professionisti: Alessandro Grassani con la serie Boxing Against Violence: The Female Boxers of Goma; Jean-Marc Caimi e Valeria Piccinini con la serie Güle Güle; Massimo Giovannini con Henkō e Nicola Vincenzo Rinaldi con The Hug.
Inoltre Photolux accoglie quest’anno all’interno del suo programma espositivo una serie di eventi collaterali, con partner nazionali e del territorio. Immagini in comune è l’esposizione, a cura di Claudio Composti e Alessandra Mauro, che alla chiesa dei Servi, raccoglie i progetti degli studenti del master in fotografia della Raffles Milano istituto moda e design, diretto da Alessandra Mauro, realizzati in questo anno di corso. 
Ai possessori del biglietto Photolux sarà consentito accedere, pagando un ingresso ridotto, alle mostre: Werner Bishof. Classics al Lu.cca Museum fino al 7 gennaio 2020 e Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana alla Fondazione Ragghianti fino al 6 gennaio 2020.
Per questa edizione si consolida il legame con il Centre Méditerranéen de la Photographie di Bastia, in Corsica, che prevede un programma di residenze d’artista per incoraggiare la ricerca e lo scambio culturali, promuovendo la giovane fotografia emergente a livello internazionale. Alla Ex-Cavallerizza, si tengono le personali di Filippo Brancoli Pantera e di Lola Reboud. I due artisti hanno lavorato rispettivamente sul territorio corso e su quello versiliano. Inoltre, già dal 2017, Photolux Festival insieme a Kaunas Photo e PhotAumnales ha dato vita al progetto Era. European Residence Award, che prevede un programma di residenze per artisti, selezionati durante le edizioni 2017 e 2018 delle Letture Portfolio dei tre Festival. A Villa Bottini saranno esposti i lavori di Emanuela Colombo, Andrej Vasilenko e Jean-Michel André, frutto delle residenze tenute nelle aree di competenza dei festival coinvolti.
A Lucca, due mostre propongono le opere di Pia Kintrup e Fabian Albertini, finaliste del Premio Arte Laguna 2019, che forniscono due ulteriori tasselli alla riflessione che ruota attorno al tema portante del Festival. Grazie alle collaborazioni con il Festival Luz del Norte di Città del Messico e con Les Rencontres Internationales de la Photographie en Gaspésie e con il Kuala Lumpur International PhotoAwards, a Lucca saranno proiettati lavori di artisti internazionali. Inoltre sabato (30 novembre) è in programma una giornata di studi, organizzata con Scuola Imt Alti Studi Lucca, a cura di Linda Bertelli, dal titolo Un’immagine tutta per sé. Fotografia, Donne e Femminismo che indagherà il complesso quanto affascinante rapporto tra la fotografia e il femminismo. 

Photolux Award, giunto alla terza edizione, è un riconoscimento internazionale dedicato alla fotografia emergente. I curatori e i direttori delle più importanti istituzioni e riviste internazionali dedicate alla fotografia sono stati invitati a proporre progetti di giovani autori emergenti che avessero declinato il tema del Festival: Mondi. La giuria ha decretato come vincitore del Photolux Award, Valentyn Odnoviun, con l’opera Surveillance che sarà prodotto ed esposto in una delle sedi ufficiali del Festival e inserito all’interno del catalogo. Le due menzioni d’onore sono andate a Mohamed Keita per l’opera La Renaissance e a Drew Nikonowicz per This World and Others Like It. Photolux e Afip International, in collaborazione con 6Mois e Internazionale, hanno promosso un concorso internazionale dedicato al fotogiornalismo e intitolato a Romano Cagnoni. La giuria della prima edizione ha premiato Gianluca Panella per Bijanibiha, progetto a lungo termine iniziato nel 2012, sulla resistenza palestinese delle donne nella striscia di Gaza. Rinnovayo anche Intarget Photolux Award 2019, il contest promosso da Photolux e inTarget, agenzia di digital marketing, rivolta ai fotografi e collettivi fotografici, professionisti e non, di qualsiasi genere e nazionalità, che hanno proposto una lettura inedita e originale del tema del Festival. Il premi è andato a Valery Melnikov per Gray zone, un reportage svolto nella regione del Donbass, in Ucraina, poco prima dello scoppio del conflitto. Il PhotoBoox Award 2019 è un premio internazionale per il quale il progetto editoriale selezionato dalla giuria sarà pubblicato e distribuito dalla casa editrice ceiba editions e presentato a Photolux con una mostra in una delle sedi ufficiali della manifestazione. Photolux Travel Photography Award è la prima edizione del challenge promosso da Photolux in collaborazione con Kel 12 Lucca e National Geographic Expeditions, il cui obiettivo è quello di invitare i fotografi a interpretare il tema della fotografia di viaggio, attraverso uno sguardo inedito e originale che offra nuove prospettive dalle quali osservare il mondo. Tra le varie iniziative proposte da Photolux Festival c’è anche il Photomatch, il nuovo format di letture portfolio, ideato da FotoFestiwal di Lodz in Polonia e organizzato a Lucca in collaborazione con lo Spazio Fotografia San Zenone, che si terrà nel weekend del 23 e 24 novembre, e i workshop, in programma ogni fine settimana, che vedranno partecipare, tra gli altri, l’artista e curatore olandese Erik Kessels, il direttore della fotografia del National Geographic Sarah Leen e i fotografi Fausto Podavini, Paolo Verzone e Francesco Zizola. La chiesa di Santa Maria Annunziata dei Servi ospita la mostra dei vincitori del Leica Oskar Barnack Award 2019, promosso da Leica, che premia il lavoro di quei fotografi che riescono a esprimere al meglio il rapporto tra uomo e ambiente. Per la categoria principale, la giuria ha scelto il fotografo americano Mustafah Abdulaziz con il progetto Water, mentre il premio per i fotografi under 28 è andato alla tedesca Nanna Heitmann con la serie Hiding from Baba Yaga. L’esposizione presenta inoltre i lavori dei dieci finalisti del premio. 
Da domani (16 novembre) fino all’8 dicembre sarà possibile visitare le mostre dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19,30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19,30. Il costo del biglietto intero è di 22 euro, ridotto 19 euro. E’ possibile accedere a un singolo allestimento al prezzo di 10 euro, per le scuole 5 euro. Per il programma nel dettaglio visitare il sito www.photoluxfestival.it.

Jessica Quilici

 

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