Tornata la musica in San Giovanni con il Puccini e la sua Lucca fotogallery

Il festival di Colombini ha ripreso regolamente

È stato Il Puccini e la sua Lucca international festival la prima manifestazione musicale a riaprire le sue porte, in Italia. La data per la ripresa dei concerti serali nella basilica dei santi Giovanni e Reparata (ogni giorno, alle 19) era proprio questa sera (15 giugno). E Andrea Colombini ha rispettato l’appuntamento, inaugurando la nuova stagione musicale dopo il lockdown.

L’organizzazione dedicata alla valorizzazione del binomio Lucca – Puccini è ripartita in totale sicurezza, grazie al distanziamento sociale garantito dagli ampi spazi della chiesa ed alle procedure di sanificazione prima e dopo ogni evento.

Il tutto come sempre in collaborazione con l’orchestra Filarmonica di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Banca del Monte di Lucca.

I solisti del Festival, accompagnati al pianoforte dal maestro Diego Fiorini, tornano in scena per proporre al pubblico un repertorio diverso ogni giorno, come da 17 anni a questa parte.

Non solo: per decisione di Andrea Colombini – presidente e direttore artistico del Festival – tutti gli eventi continueranno ad essere a ingresso gratuito per tutti i cittadini italiani.

Alla serata non sono volutoi mancare l’arcivescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti. Presenti anche i rappresentanti del mondo delle istituzioni, con le fondazioni bancarie, – da sempre convinte sostenitrici del Festival – rappresentate dal presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Oriano Landucci (insieme al dottor Giuseppe Bartelloni), e il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici, mentre per il Comune di Lucca è intervenuto l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti. In prima fila, come sempre, c’era anche il presidente dell’Orchestra Filarmonica di Lucca, Gianfranco Barrago.

“Siamo qui – il discorso di Andrea Colombini, presidente e direttore artistico del festival – per Giacomo Puccini, per Lucca e per il pubblico. Vogliamo riacquistare quella socialità che ci è tanto mancata: la musica e lo stare insieme sono le cose più importanti della vita. Siamo i primi a riprendere l’attività con concerti tutte le sere, con lo stesso programma, fino al 30 novembre. Il turismo, il settore più martoriato, rinascerà a Lucca grazie a Puccini: la sua è la colonna sonora ideale di questa nuova era e spero che molte persone torneranno a goderne. Sappiamo – conclude – che non sarà una lotta facile, ma ritorneremo con grande entusiasmo e vigore. E’ il momento di vedere oltre ed infondere coraggio: stasera c’è tanta gente ed è un grande segnale. Lavoriamo tutti insieme e ne usciremo”.

Sul palco, per un saluto iniziale, sale anche l’arcivescovo di Lucca: “Ci tenevo a tagliare idealmente il nastro di questa serata – il suo commento – perché il Festival è una delle componenti d’impresa più importanti della nostra vita cittadina. Fa piacere constatare che la cultura riprende e che torniamo ad incontrarci intorno alle cose belle. Questo periodo di chiusura del resto ci ha insegnato qualcosa: che ci sono mancate le cose belle, quelle che ci fanno crescere insieme. Ci sono mancate le nostre chiese, il nostro patrimonio artistico e culturale. Questa ripartenza ci renderà ancora più attenti a questo patrimonio, forse lo valuteremo di più adesso, diventando custodi più attenti del bello e del vero”.

Per l’assessore Ragghianti “si riparte sperando che questo periodo ci abbia insegnato qualcosa. Sappiamo che niente potrà essere come prima, compresa l’organizzazione della nostra vita sociale e culturale. Credo che sarà un periodo di ripresa che richiede ancora grande attenzione, ma ce la faremo grazie all’arte ed alla cultura: riprendere da Puccini è la cosa più giusta e più bella. Ricordo – precisa – che Lucca non è mai stato un luna park in mano ai grandi portali del turismo e non sarà mai, quindi, una città morta senza i turisti stranieri”.

Domenici ricorda, invece, come “la Fondazione Crl sia da sempre molto attenta a sostenere il mondo della cultura. Questo è un momento di grande preoccupazione, ma abbiamo deciso di confermare tutte le nostre erogazioni perché sappiamo quanto questo sia un settore centrale per la nostra vita. Questa è una serata augurale per tutti i movimenti culturali a Lucca”.

“Sono onorato di essere qui – conclude il giro di interventi Landucci – perché questo è davvero un simbolo di ripartenza. A Lucca siamo circondati dall’arte e dalla cultura e dobbiamo riprendere da qui. Sto girando per la città e fatico a riconoscerla a causa della quantità di negozi chiusi: ci dobbiamo impegnare tutti ed anche noi lo faremo, tornando in prima linea con le nostre mostre ed i convegni”.

Poi il protagonista è diventato Giacomo Puccini: sul palco ecco il maestro Diego Fiorini, pronto ad accompagnare il soprano Pascale Coulombe ed il tenore Giovanni Cervelli. Applausi e standing ovation da parte del grande pubblico che ha potuto godersi l’evento in totale sicurezza: all’ingresso un termoscanner di ultima generazione misura la temperatura di chi entra, mentre gli ampi spazi di San Giovanni e le sue due entrate consentono un semplice distanziamento sociale ed un deflusso ordinato.

Da domani sera (17 giugno) e fino al 30 novembre ripartono dunque i recital serali, come sempre alle 19: Lucca ricomincia da Giacomo Puccini.

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