Lucca città di carta, il critico d’arte Luca Nannipieri porta Raffaello al Real Collegio

L'appuntamento con la conferenza è venerdì (28 agosto) alle 18,45 nella sala Pirandello

Il critico d’arte Luca Nannipieri porta a Lucca la sua conferenza su Raffaello. L’appuntamento a ingresso gratuito è al Real Collegio venerdì (28 agosto) alle 18,45, all’interno del Festival Lucca città di Carta. A partire dal suo ultimo libro, Raffaello, Il trionfo della ragione, appena uscito per Skira, Nannipieri regala una speciale lezione d’arte per raccontare il cuore del mistero di Raffaello, attraversando secoli di storia dell’arte, tra il prima e il dopo delle opere del grande maestro proprio nella ricorrenza dei 500 anni dalla morte.

“L’uomo è più importante di Dio. Sembra scritto questo nell’opera che riteniamo più importante di Raffaello, lo Sposalizio della Vergine, conservata alla Pinacoteca di Brera – spiega -. Guardando la scena, paradossalmente, centrale non è Dio, non è il suo racconto, ma è l’opera dell’uomo. Te lo dice lo sguardo, anzitutto. Raffaello voleva che lo dicessero anzitutto loro: i tuoi occhi. I tuoi occhi che, osservando l’opera, sono sospinti a guardare con insistenza non tanto i personaggi evangelici quanto il grandioso tempio in prospettiva che troneggia su tutto. Silenziosamente si fa strada quel laicismo, quella fiducia cioè nella potenza dell’uomo, prima che in Dio,che la modernità ha interamente metabolizzato.”

Luca Nannipieri, critico d’arte, ha pubblicato con Skira il libro Capolavori rubati dalla rubrica televisiva omonima tenuta al Caffè di RaiUno, mentre dalla rubrica Sos Patrimonio artistico, Rai Eri ha pubblicato il libro Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale. Tra gli altri suoi libri, ricordiamo quelli allegati al quotidiano Il Giornale, come L’arte del terrore. Tutti i segreti del contrabbando internazionale di reperti archeologici, Vendiamo il Colosseo. Perché privatizzare il patrimonio artistico è il solo modo di salvarlo, Il soviet dell’arte italiana. Perché abbiamo il patrimonio artistico più statalizzato e meno valorizzato d’Europa. Dirige Casa Nannipieri Arte, curando mostre e conferenze, da Giacomo Balla a Keith Haring.

 

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