Viareggio Repaci, ecco i vincitori della nona edizione foto

Per la narrativa Paolo Di Paolo, per la saggistica Giulio Ferroni e per la poesia Luciano Cecchinel

Ieri sera (30 agosto) alla Cittadella del Carnevale di Viareggio sono stati decretati i nomi dei vincitori della nona edizione del Premio Viareggio Repaci. Dopo i saluti istituzionali del sindaco del Comune Giorgio Del Ghingaro e del presidente della giuria Simona Costa, con la conduzione di Tiziana Ferrario, giornalista e conduttrice televisiva, in compagnia di Nino Graziano Luca, conduttore e regista, sono stati annunciati i vincitori delle tre categorie letterarie, narrativa, poesia e saggistica.

I vincitori sono per la narrativa Paolo Di Paolo con Lontano dagli occhi della Feltrinelli, per la saggistica Giulio Ferroni con L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia pubblicato da La Nave di Teseo e per la poesia Luciano Cecchinel con Da sponda a sponda uscito con Arcipelago Itaca. Il tema d edizione del Premio Viareggio Rèpaci era Spiriti liberi, ovunque siate voi.

“Quest’anno il premio Viareggio è stato particolarmente sentito perché si celebrano i duecento anni dalla fondazione di Viareggio città, così, è stato scelto di vivere l’evento in presenza, osservando tutte le misure di sicurezza imposte per il covid-19 – ha commentato il sindaco Del Ghingaro -. Per la ricorrenza è stata inaugurata, il 29 agosto la mostra al Gamc, Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani sui 200 anni di Viareggip città. La mostra racconta la città, il suo sviluppo e il carattere creativo che la contraddistingue”.

Le terne dei vincitori del premio Giuria-Viareggio e finalisti del premio Viareggio-Rèpaci erano, per la narrativa Paolo Di Paolo con Lontano dagli occhi (Feltrinelli), Lorenzo Mondo con Felici di crescere (Sellerio) e Romana Petri con Figlio del lupo (Mondadori). Per la poesia Luciano Cecchinel con Da sponda a sponda (Arcipelago Itaca), Mariangela Gualtieri, la sola in collegamento con Quando non morivo (Einaudi) e Paolo Ruffilli con Le cose del mondo (Mondadori). Infine per la saggistica Giulio Ferroni  con L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia (La Nave di Teseo), Aldo Grasso con Storia critica della televisione italiana (Il Saggiatore) e Vincenzo Trione con L’opera interminabile. Arte e XXI sec.(Einaudi).

Durante la serata sono stati consegnati i riconoscimenti speciali a Natalia Aspesi il Premio Giornalistico, a Massimo Bray il Premio della Presidente, a Ilaria Capua, in collegamento dagli Stati Uniti, il Premio Viareggio 2020, a Franco Gabrielliil Premio Speciale Viareggio 200, a Sandro Luporini il Premio Città di Viareggio, a Dacia Maraini il Premio alla Carriera e a Maurizio Serra il Premio Internazionale Viareggio – Versilia.

“Il nostro paese, che sta ancora vivendo un momento difficile e di fragilità, è pur sempre vitale e ricco di stimoli culturali, – dichiara Simona Costa, presidente della giuria – per questo abbiamo tenuto in particolar modo quest’anno a non rinunciare ma anzi a sostenere la ripresa, mantenendo viva la storia e la tradizione di un’istituzione come il Premio Viareggio-Rèpaci per dare un segnale forte di vicinanza e di stimolo a tutti coloro che credono come noi che attraverso la Cultura ci si arricchisca e si cresca. Il nostro futuro deve costruirsi su basi forti e stimolanti anche e soprattutto pensando alle nuove generazioni.”

La Giuria, che ha motivato la scelta dei vincitori e presieduta da Simona Costa, era composta da Maria Pia Ammirati, Marino Biondi, Luciano Canfora, Ennio Cavalli, Marcello Ciccuto, Franco Contorbia, Francesca Dini, Emma Giammattei, Sergio Givone, Giovanna Ioli, Giuseppe Leonelli, Mario Graziano Parri, Gabriele Pedullà, Federico Roncoroni, Anna Maria Torroncelli. La segretaria letteraria era Costanza Geddes da Filicaia con la collaborazione di Erika Bertelli che rappresentava la segreteria organizzativa.

La serata è stato un momento per ricordare due membri della giuria recentemente scomparsi, Paolo Fabbri e Pietro Gelli – ha concluso Del Ghingaro -. Ma è stato anche ricordato Sergio Zavoli, grande amico del Premio e vincitore di un Premio Viareggio invernale, intitolato a Mario Tobino. Inoltre è stato consegnato il Premio Opera prima-Narrativa ad Alberto Albertini per La classe avversa edito da Hacca. Nell’occasione, la mattina di domenica è stata scoperta la targa dedicata ad Antonio  Gramsci, in via Marco Polo davanti alla Capannina, a ricordo del premio postumo che gli fu assegnato dalla giuria presieduta da Leonida Repaci, quando, nel 1947, venne pubblicato postumo da Einaudi Lettere dal carcere. A distanza di 73 anni Viareggio ha ricordato così il grande intellettuale comunista”.

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