Il documentario ‘Paperman’ di Metropolis in concorso a Visioni dal mondo foto

La storia dell’artista inglese James Lake alla prestigiosa rassegna milanese

La casa di produzione lucchese Metropolis sbarca a Milano, a Visioni dal mondo (www.visionidalmondo.it), il festival internazionale del documentario, e lo fa con uno dei suoi lavori più apprezzati in Italia e all’estero: Paperman, la storia dell’artista inglese James Lake e la genesi dell’opera che lo ha portato a Lucca per realizzare un gigantesco autoritratto in cartone in occasione di Cartasia-Lucca Biennale 2018. Paperman è stato selezionato ed è in concorso all’importante rassegna milanese dedicata cinema del reale in calendario da oggi a lunedì (21 settembre).

Lake vive e lavora in Inghilterra. A soli 17 anni scopre di avere un tumore osseo e subisce l’amputazione di una gamba. Costretto a rimanere nella sua camera da letto per mesi, incapace di muoversi, James scopre nel cartone il mezzo ideale per raccontarsi al mondo. La qualità del suo lavoro non sfugge agli organizzatori di Cartasia-Lucca Biennale, che lo invitano a Lucca per realizzare una scultura monumentale per la mostra outdoor di Cartasia, che ogni due anni trasforma alcune piazze del centro storico in una galleria d’arte a cielo aperto. È così che nasce Paperman, un “autoritratto” di Lake, un uomo senza una gamba, seduto, intento a costruire statuine di cartone. La statua, alta più di tre metri, è stata ammirata per settimane in piazza San Frediano, rimbalzando da un social all’altro, dai profili Instagram a quelli Facebook e Twitter delle migliaia di turisti e lucchesi che lo hanno fotografato, facendogli fare il giro del mondo e portando James Lake e la sua storia fatta di arte e tenacia alla ribalta delle cronache locali e internazionali.

Da tutto questo è nato Paperman, documentario diretto da Domenica Zazzara che è un inno all’arte di Lake, ma anche alla città che lo ha ospitato e fatto sentire come a casa e dove per la prima volta, come lui stesso ha dichiarato, si è sentito “artista”. “Il cuore della vicenda umana e artistica di James – e ciò che rende Paperman una storia universale – è la riflessione sul superamento dei propri limiti, sulla necessità costante di crescere e cambiare. E di capire che, come diceva John Lennon, “la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti”, quindi che l’imprevedibilità degli eventi, delle sconfitte, delle opportunità è il cardine, e forse il vero fascino, di ogni percorso umano”, dice il regista.

Produrre un film è sempre una grande avventura, prima di tutto umana. Produrlo attorno a una storia come quella di Lake, che ci ha portati fino in Inghilterra, farlo a Lucca e con i professionisti con cui lavoriamo è un privilegio. Siamo molto contenti dei successi che questo grande film, dopo i passaggi televisivi in Asia, sta riscuotendo anche in Europa“, aggiunge il produttore del documentario, Emiliano Galigani.

Il documentario gareggia nel concorso Storie dal mondo contemporaneo, una sezione che racconta la contemporaneità dei film-maker italiani. Per la sua sesta edizione il Festival propone una formula interamente online, permettendo a chiunque si registri di vedere gratuitamente i film selezionati per le varie sezioni.

Per maggiori informazioni: www.metro-polis.it. 

 

 

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