Raimo: “Dagli avatar alla scena, il mio Puccini abbatte le barriere”

L'attore e regista racconta "L'altro Giacomo" in programma al teatro del Giglio

L’altro Giacomo è il titolo dello spettacolo in cartellone martedì prossimo (14 dicembre) al Teatro del Giglio di Lucca.

Sul palcoscenico, nella doppia veste di regista ed interprete c’è l’attore Renato Raimo, presenza di lungo corso nel nostro panorama cinematografico, televisivo e teatrale.

“La mia ricerca su Puccini – spiega Raimo – è nata nel 2018 quando, come direttore artistico del Festival della Robotica, insieme al mio gruppo creativo, decidemmo di portare in scena l’avatar del grande compositore immaginando di vederlo sul palco del Teatro Verdi di Pisa, insieme ad Andrea Bocelli. Questa idea ha preso forma attraverso l’iniziativa Virtuosi e Virtuali evento di beneficenza promosso dalla Fondazione Arpa, avvenuto nell’ottobre del 2018 grazie all’impiego di avanzate tecnologie in 3d e l’utilizzo di una tuta sensorizzata indossata dallo stesso Raimo, che ha letteralmente riportato sulla scena Puccini dando vita ad un incontro impossibile reso possibile tra questi due grandi nomi della lirica italiana”.

“È stato un lavoro d’immedesimazione – prosegue il noto attore – che ha preso sempre più corpo nel corso del tempo. Nel 2019 ho presentato per la prima volta questo spettacolo al Festival Puccini, ente che decise di concorrere alla sua produzione, insieme alla Rec srl, ed alla Fondazione Puccini di Lucca, fino ad arrivare ad oggi con la partecipazione al Puccini Days: le tappe di Lucca e Torre del Lago sono quelle che mi emozionano di più perché è proprio in quei luoghi che matura il Puccini uomo e artista. Particolarmente curato l’elemento musicale affrontato con passione dal regista in collaborazione con il direttore musicale Carlo Bernini”.

“Abbiamo selezionato il repertorio pucciniano declinandolo nella biografia romanzata e sceneggiata con Kris B.Writer, nel tentativo di proporre un percorso in cui cerchiamo di comprendere le ragioni per le quali Giacomo Puccini ha scritto quell’opera o quell’aria. Rompendo la quarta parete – prosegue- dialogando con il pubblico, è stato possibile entrare nelle crisi che indubbiamente Giacomo ha attraversato, nonostante abbia avuto una vita fortunata, trascorsa insieme ad Elvira Bonturi”.

Ne è nato un gioco tra prosa e musica, in cui è possibile entrare in contatto con il profilo intimo ed umano del celebre compositore, approccio che inevitabilmente avvicina anche coloro che non sono abituali frequentatori della proposta operistica, tra cui i più giovani

Una platea, quella rappresentata dai ragazzi che Renato Raimo ha incontrato grazie alla creazione di percorsi scolastici mirati.

“Con Sulle ali della Vespa short movie realizzato con il contributo di Mibac e della Siae (progetto Per chi crea), in collaborazione con il Comune di Vicopisano, e il patrocinio della Fondazione Piaggio di Pontedera, è stato possibile coinvolgere gli studenti dell’Istituto Ipsia Pacinotti di Pontedera, mettendoli nelle condizioni di poter simulare le diverse professionalità che lavorano su un set partecipando a laboratori di sceneggiatura, scenografia, costumi, trucco, parrucco, casting, recitazione, educazione al set cinematografico, regia, post-produzione e backstage”.

Puccini dunque, ma non solo.

“Amo affrontare tematiche sempre diverse – conclude – ma sempre all’insegna di un obbiettivo ben preciso ovvero quello di valorizzare l’immenso patrimonio culturale del nostro bellissimo territorio”.

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