Tra capolavori e inediti della musica sacra sei concerti con la Sagra musicale lucchese foto

Nei luoghi di culto del centro storico e della provincia musica ritrovata, grandi compositori ed eccellenti esecuzioni di organo

Torna per la 59esima edizione la Sagra musicale lucchese, con sei concerti che si terranno da maggio a settembre, realizzati con il contributo del Comune di Lucca, della Provincia, dell’Arcidiocesi e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La storica manifestazione, nata nel 1963 dall’intuizione di monsignor Emilio Maggini, musicista e musicologo, che mette in relazione musica sacra, luoghi della fede del centro storico di Lucca e del territorio circostante, inediti o prime esecuzioni moderne di capolavori recuperati grazie a un complesso lavoro di ricerca negli archivi di tutta Europa, è pronta alla partenza.

sagra musicale lucchese

Per il primo appuntamento che si terrà sabato (7 maggio) a Palazzo Ducale, già sold out, protagonista sarà la soprano di fama internazionale Maria Luigia Borsi, che nell’occasione delizierà il pubblico con le musiche di compositori toscani come Mascagni, Catalani, Puccini e Toselli.

Ma questo è solo uno dei tanti eventi di cui si compone il festival, che è stato illustrato stamani (4 maggio) dal presidente della Sagra musicale lucchese, Luigi Rovai, dal direttore artistico Luca Bacci, dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, dal consigliere provinciale Patrizio Andreuccetti e da don Piero Ciardella per l’Arcidiocesi. Nell’occasione è stato aperto al pubblico l‘Oratorio della Madonnina di via Carrara, sede della Sagra musicale lucchese e delle prove del coro di Santa Cecilia.

“La novità di quest’anno – spiega il presidente dell’associazione, Luigi Rovai – è che la Sagra musicale si allargherà anche ai quartieri oltre le Mura e alla provincia: abbiamo quindi messo in piedi un concerto decentrato al duomo di Castelnuovo Garfagnana e un concerto nella chiesa nuova di San Vito, dove noi vogliamo portare della bella musica e cultura, uscendo dall’arborato cerchio, perché riteniamo che la cultura sia patrimonio di tutti. Le nostre parole chiave sono locale e globale, tradizione e innovazione, radici e futuro”.

I sei concerti che si svolgeranno da maggio a settembre, di grande varietà stilistica ed esecutiva, sono accomunati dalla presenza, in quasi tutti i programmi, di almeno un pezzo del XVIII secolo che andrà a impreziosire il palinsesto condiviso deIl Settecento musicale a Lucca.

“Io voglio soffermarmi sulla delocalizzazione dell’offerta culturale – dichiara il consigliere provinciale, Patrizio Andreuccetti -. La capacità di mettere insieme città e periferie per uno scambio culturale e musicale è un’occasione fantastica per creare una cultura più integrata, capace di abbracciare più persone con eventi di qualità. Perché bisogna ricordare che l’offerta culturale è il volano della nostra economia”.

Ma la Sagra musicale lucchese non è soltanto musica, è anche l’occasione per un’attenta riflessione sulle architetture e sulle energie spirituali.

“La Sagra musicale lucchese è sempre stata dotata di caratteristiche ben precise – dice il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini – Per prima cosa ha sempre riguardato la musica sacra, con grandi concerti d’organo, un modo per far rivivere questi splendidi strumenti di cui sono ricche le chiese di Lucca. Inoltre c’è sempre una grande ricerca della tradizione storica musicale, nei concerti vengono eseguiti i brani originali, un recupero di opere del passato che vengono proposti all’interno di luoghi dalla forte carica spirituale. Ricordo il bel concerto, diventato anche un cd, in cui sono stati recuperati i brani di Pietro Alessandro Guglielmi, riproposto oggi con delle modalità del tutto simili a quelle storiche”.

Oltre alla 59esima edizione della Sagra musicale lucchese, pronta ai nastri di partenza, il direttore artistico Luca Bacci, ha svelato di star preparando una sorpresa per il prossimo anno con l’avvicinarsi del centenario del maestro Giacomi Puccini che cadrà nel 2024. “Il prossimo anno sono sessant’anni dalla nascita di questa gloriosa associazione – dice Luca Bacci -, e anticiperemo quello che sarà poi il grande festeggiamento del cigno di Lucca, Giacomo Puccini, nel 2024, quando verranno eseguiti da grandi artisti e grandi nomi gli immensi capolavori di Puccini. Noi, nel 2023, cercheremo di aprire la strada e riproporre ciò che Puccini ha avuto come eredità dai suoi antenati musicisti, a partire dal capostipite fino ad arrivare al padre, e riproporre questi lavori proprio dove sono stati eseguiti la prima volta”.

Giacomo Puccini donò all’istituto Boccherini gli spartiti del trisavolo, Giacomo senior, del bisnonno Antonio, del nonno Domenico e del padre Michele. Ma alcuni documenti sono patrimonio custodito negli archivi della Sagra e su questi il maestro Bacci sta conducendo approfonditi studi di recupero: d’altronde la musica è segno grafico su un foglio e, senza questo lavoro, è destinata a rimanere tale. “Un linguaggio universale – ha commentato Bacci – che nasce e muore solo nel momento in cui è eseguita”.

Tra gli autori di punta di quest’anno Pasquale Anfossi (1727 – 1797), del quale il maestro Bacci ha ritrovato, trascritto e revisionato spartiti inediti. Saranno presenti artisti di rilievo internazionale, come Maria Luigia Borsi Patrizia Cigna, raffinate interpreti e soprano. Ma i palcoscenici della Sagra, come da tradizione, si apriranno anche a giovani e promettenti musicisti.

Il programma in sintesi

Si parte sabato (7 maggio) alle 18 in sala Ademollo, a Palazzo Ducale. Il concerto si intitola Perle toscane e proporrà all’ascolto un’antologia di musicisti che hanno dato lustro alla regione, come i lucchesi Alfredo Catalani e Giacomo Puccini, il livornese Pietro Mascagni e il fiorentino Enrico Toselli. I testi, cantati dal riconoscibile timbro della soprano Maria Luigia Borsi, sono di autori come Evelina Cattermole, Renato Fucini, Olindo Guerrini e Jules Verne. Al pianoforte il maestro Antonio Artese dell’Accademia musicale Chigiana.

Alle 21 di sabato (14 maggio) l’appuntamento si sposta nella Chiesa abbaziale dei Santi Pietro e Paolo, duomo di Castelnuovo di Garfagnana, con un concerto d’organo eseguito dal giovane Niccolò Bartolini che, dal 2018, collabora stabilmente alla direzione della Cappella Santa Cecilia della cattedrale di Lucca. In programma dodici dei 24 Pièces en style libre op. 31 di Louis Vierne, organista titolare della cattedrale di Notre-Dame di Parigi dal 1900 al 1937.

Per gentile concessione del fondo edifici di culto la chiesa di Santa Maria Corteorlandini si aprirà, sabato 29 maggio alle 18, al concerto dei solisti dell’Orchestra da camera ‘Luigi Boccherini’ e della soprano Patrizia Cigna. In programma, dell’autore lucchese che dà il nome alla formazione, La musica notturna delle strade di Madrid e lo Stabat Mater nella prima versione del 1781. Primo violino sarà Luca Celoni, secondo violino Enrico Bernini, alla viola Angela Landi, primo violoncello Paolo Ognissanti e secondo violoncello Carlo Benvenuti.

Sabato 4 giugno alle 21 il gruppo vocale Stereo Tipi eseguirà, insieme a Maurizio Pierini all’organo, un concerto di musica sacra dal gregoriano ai nostri giorni nella chiesa nuova di San Vito. Un concerto di grande intensità che porterà nel quartiere di Lucca sia la musica polifonica rinascimentale, sia compositori contemporanei come Lorenzo Perosi, direttore della Cappella Sistina dal 1902 al 1956, e l’affermato lucchese Girolamo Deraco.

La cattedrale di San Martino sabato 11 giugno alle 21 sarà teatro del concerto di Stefania Mettedelli, organista titolare della chiesa di San Sebastiano a Massa. In programma numerosi autori del Novecento, come il compositore norvegese Mons Leidvin Takle e dell’eclettico Grimoaldo Macchia.

Appuntamento quindi al 24 settembre per il gran finale nella chiesa di Santa Maria Foris Portam alle 21, quando risuoneranno musiche inedite di Pasquale Anfossi, riportate all’esecuzione dal lavoro filologico e di ricerca condotto dal direttore artistico della Sagra Musicale Lucchese. A interpretarle saranno la soprano Patrizia Cigna, la contralto Alessia Baldinotti e il basso Marco Innamorati. Con loro l’Orchestra da camera Luigi Boccherini e la Cappella musicale ‘Santa Cecilia’ della cattedrale di Lucca. Protagonista della scuola musicale napoletana e dell’opera buffa nella seconda metà del Settecento, Anfossi scrisse anche concerti e sinfonie. Molti studiosi hanno riconosciuto influssi musicali di Anfossi sulle composizioni di Mozart, che probabilmente conobbe le sue opere durante un viaggio a Napoli nel 1770.

L’Oratorio della Madonnina, sede della Sagra Musicale Lucchese

Fu costruito nel Seicento in memoria dell’antica chiesa di San Pietro in Cortina, andata distrutta nel 1513 per far posto alle nuove Mura urbane. La primitiva chiesa di San Pietro in Cortina si trovava a sud della città, al di fuori dell’antica cerchia muraria, e aveva l’abside proprio dove oggi si trova porta San Pietro.

Alla chiesa era unito un ospizio, detto San Pietro vecchio fuori le Mura, antecedente al 1095, e un ospedale, detto San Pietro nuovo fuori le Mura, innalzato nel 1389. I due edifici furono uniti nel 1574 e poi abbattuti nel 1776; erano necessari alla sicurezza della città perché in particolari momenti venivano usati soprattutto come luoghi di quarantena prima di entrare all’interno della cinta muraria.
Nella distruzione del 1513 rimase in piedi soltanto un pilone con su raffigurata un’effigie della Madonna. Quando un operaio tentò di demolirlo, si racconta che venne investito e tramortito da una grande fiamma. Il vescovo Sisto Gara Franciotti della Rovere, venuto a conoscenza del fatto, decise di lasciare intonso il pilone, facendovi costruire intorno quello che oggi è l’Oratorio della Madonnina.

(notizia in aggiornamento)

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