All’archivio di Stato una giornata dedicata al grande trombettista Chet Baker foto

Un evento organizzato dal Circolo Lucca Jazz, dall'ente e dalla Pacini Fazzi editore. Appuntamento sabato (14 maggio) nella sede dei Macelli

Il suono del suo strumento rimarrà per sempre nel cuore della città di Lucca, un legame indissolubile che vive nella passione per la musica e per l’ammirazione verso colui che nel mondo del jazz è stato protagonista assoluto, il grande trombettista Chet Baker.

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Un giorno per ricordare il suo nome e la sua musica, promosso dal Circolo Lucca Jazz Aps, per testimoniare il suo stretto legame con la nostra città, anche attraverso la sua biografia, che lo ha visto protagonista del processo, che fu celebrato a Lucca nell’aprile 1961, quando il pubblico ministero chiese per lui, una condanna a sette anni per uso di sostanze stupefacenti. Una condanna poi ridotta a tre anni e alla effettiva permanenza nelle carceri di San Giorgio per non più di sedici mesi.

I ricordi però, riguardano soprattutto la sua grande musica, rimasta nel cuore di Lucca: un appuntamento che divenne quasi mitico quello fra la tromba di Chet che dalle finestre del carcere suonava per il suo pubblico che ne ascoltava le note lungo il viale alberato delle mura urbane. Una relazione intensa e mai reciprocamente dimenticata, documentata non solo dal fascicolo processuale da cui ha attinto il procuratore della repubblica, Domenico Manzione, che per Pacini Fazzi ne ha fatto un romanzo intrecciando mito e realtà nel volume Il mio amico Chet. Una storia un po’ vera un po’ no del processo a Chet Baker, riedito per questa occasione nella collana Archivio delle storie, ma anche da tante foto (molte scattate da Alcide e provenienti dal suo archivio) messe a disposizione dal Circolo del Jazz di Lucca.

Il tutto ha dato il via alla realizzazione di un evento, che prevede un omaggio a Chet Baker con parole, musica e immagini, promosso dal Circolo Lucca Jazz, dall’Archivio di Stato di Lucca e dall’editore Pacini Fazzi, con il contributo e il patrocinio del Comune di Lucca e delle Fondazioni Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lucca, che si svolgerà nella sede del Complesso “ex Macelli” dell’Archivio di Stato di Lucca sabato (14 maggio) dalle 16.

Per partecipare è obbligatoria la prenotazione telefonica entro il 12 maggio al numero 0583.491465.

“Un pomeriggio dedicato al grande musicista jazz Chet Baker, un evento che mette insieme due mondi che stanno sempre molto a cuore, la memoria storica e la musica – dice l’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti – Chet Baker è stato un protagonista assoluto della musica jazz e nel ripercorrere la sua storia è stata fondamentale l’intervento dell’archivio di Stato attraverso il quale è stato possibile ritrovare i documenti del suo processo”.

“Dopo un sold out e una versione digitale, esce in seconda edizione inaugurando la collana Archivio delle storie, ‘Il mio amico Chet. Una storia un po’ vera un po’ no del processo a Chet Baker’ di Domenico Manzione – dice Francesca Fazzi proprietaria della casa editrice Maria Pacini Fazzi editore -. Nell’occasione l’autore, poi diventato oggi procuratore capo di Lucca, ha ripercosrso i documenti relativi al processo di Chet Baker per raccontare un vero e proprio romanzo. Questa nuova collana ha lo scopo di scavare all’interno dell’archivio per mischiare eventi e personaggi storici reali e storie romanzate. Perché l’Archivio di Stato è un giacimento di storie da raccontare e molte da riscoprire anche per i lucchesi”.

“La musica è un linguaggio universale – dice Vittorio Barsotti, presidente del circolo Lucca Jazz -. La musica è uguale in tutte le lingue del mondo, Lucca si presta moto ad essere una città della musica e ha avuto dei grandi personaggi. Chet Baker venne a Lucca negli anni ’60 con grandi attese, che poi si sono rivelate anche corrette, è un personaggio diventato famoso in tutto il mondo, che ha dato uno stile al jazz e siamo onorati a Lucca di averlo ospitato, nonostante le tribolazioni della sua vita. Ma un sentito ringraziamento va anche agli appassionati di jazz lucchesi che hanno saputo scoprirlo e valorizzarlo, come Paolo Benvenuti, Enrico Tadini e gli stessi medici che lo hanno curato e gli sono stati vicino. Credo sia un’occasione anche istituzionale per offrire a chi viene a Lucca anche questo personaggio, come una portata in più oltre all’arte storica che la città vanta”.

“Sono onorata di essere alla direzione di questo Archivio di Stato – dice la nuova direttrice Maria Sabrina La Pusata -, sono anche onorata di entrare in collaborazione con tutta la città in seguito a questo evento. Siamo contenti e non ci aspettavamo questo grande interesse verso le storie contenute nell’Archivio di Stato, storie che poi si fondano con la musica e altre arti di cui Lucca è ricca. In questo caso si fondono con la musica jazz, una musica molto particolare apprezzata dalle orecchie più fini”.

La giornata si svolgerà così: dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti e della direttrice dell’Archivio di Stato, Maria Sabrina La Pusata, prenderà avvio la prima parte della manifestazione, con un talk coordinato da Francesca Fazzi che avrà per protagonisti Domenico Manzione (procuratore della Repubblica di Lucca e autore del libro Il mio amico Chet), Jaleh Bahrabadi (dell’Archivio di Stato), Vittorio Barsotti (presidente del Circolo Lucca Jazz Aps) e Giovanni Tommaso, contrabbassista (nato a Lucca nel 1941) già membro del mitico quintetto di Lucca, storica formazione jazz nazionale che vanta anche collaborazioni con lo stesso Chet.

Alle 17,30 è prevista l’inaugurazione della mostra dedicata a Chet Baker, con foto e documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Lucca e dal Circolo del Jazz di Lucca. Nell’occasione sarà esposta la serie di disegni di Igort dedicati a Chet Baker.

Alle 18 l’omaggio in musica con il concerto Remember Chet con il Circolo Lucca Jazz Group con Alessio Bianchi alla tromba, Marco Cattani alla chitarra, Mauro Grossi al piano, Marco Galiero al basso e Michele Vannucci alla batteria, special guest, Giovanni Tommaso al basso.

Seconda edizione del libro

Esce in seconda edizione inaugurando la Collana Archivio delle storie il romanzo scritto da Domenico Manzione, Il mio amico Chet. Una storia un po’ vera un po’ no del processo a Chet Baker (prima edizione aprile 2011). Una Collana nata dalla volontà dell’editore Pacini Fazzi in collaborazione con Archivio di Stato di Lucca di guardare ai giacimenti culturali conservati negli archivi come stimolo per la creatività. Raccontare storie, ricostriuire ambienti, riproporre ai lettori contemporanei quella freeschezza descrittiva che il documento d’archivio sa trasmettere in virtù di un contatto diretto e di prima mano con il tessuto storico da cui si origina. Quello che ha sperimentato a Domenico Manzione, oggi procuratore della Repubblica di Lucca che ha letto i fascicoli relativi al famoso processo tenutosi a Lucca e che portò nel 1961 alla condanna di Chesney Henry Chet Baker trombettista e cantante statunitense: studio dei documenti, passione per la musica, ammirazione per Chet Baker, capacità e piacere della scrittura sono gli ingredienti che lo hanno portato a raccontare attraverso una “storia, un po’ vera un po’ no” il processo a Chet Baker, e non solo.

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