L’impero delle clessidre di Mario Attilieni è il primo volume di una trilogia fantasy, che proseguirà con le opere La vendetta degli unicorni e La profezia dell’autunno.
L’autore ha creato un mondo complesso e dalla geografia ben definita – che si può anche ammirare nella mappa contenuta nel libro – e ne ha raccontato con dovizia di particolari le storie e le leggende; sono inoltre presentate delle tematiche socio-politiche che rendono il romanzo interessante e anche molto attuale.
La vicenda è incentrata sull’avventura straordinaria di Dante e di suo figlio diciottenne Achille nella terra di Zimania: i due vivono una vita tranquilla nel mondo reale finché non vengono letteralmente risucchiati nel libro scritto da Dante come regalo per la maggiore età del figlio. Questo romanzo non è altri che la storia di formazione del giovane Oriam Kelys, e del suo lungo e prospero regno come Imperatore di Zimania. Dante si rende subito conto di trovarsi nel mondo da lui inventato; dopo aver convinto il figlio della veridicità della loro assurda situazione, l’uomo cerca un modo per tornare nella loro realtà: comprende di doversi impadronire dell’antichissima magia che lui, nel suo romanzo, aveva collocato presso l’isola sacra.
Il viaggio per conquistare questa magia ancestrale sarà arduo e pericoloso; sono infatti trascorsi otto anni dalla fine del suo libro, terminato con la morte di Oriam il Grande, ed egli, da narratore onnisciente qual era, conosce molto delle dinamiche e dei segreti di Zimania ma non tutto: la storia da lui creata si è infatti evoluta spontaneamente e indipendentemente dal suo volere. In un romanzo ricco di azione e di inventiva si riflette sulle responsabilità e sui limiti della creazione letteraria, e si presenta una vicenda che promette avventure entusiasmanti tra storie d’amore, magia, creature fantastiche e violente lotte per il potere.
Mario Attilieni (Lucca, 1986) si laurea in giurisprudenza e dal 2009 comincia la sua attività imprenditoriale nel settore delle calzature alla guida di una start up negli Stati Uniti; per il suo lavoro si divide tra Italia, Inghilterra e America. Nel 2004 vince il premio di poesia Il Bonturo.