Il giardino di Palazzo Pfanner si trasforma in un jazz club all’aperto con il festival “SoundOut” foto video

Il 13 e il 14 luglio si esibiranno Simone Alessandrini, Furio Di Castri, Evita Polidoro e trio Mat, per una prima edizione che coniuga musica, cultura, bellezza e un'accompagnamento "goloso"

La musica jazz ospite nelle due serate del nuovo festival estivo che si terrà nel giardino settecentesco di Palazzo Pfanner il 13 e il 14 luglio. Una manifestazione nata per rispondere alla stagione estiva lucchese e che dietro le quinte coinvolge giovani generazioni per creare un contenitore di cultura a 360 gradi.

soundout

Palazzo Pfanner e il suo splendido giardino sono un simbolo della città di Lucca, insieme alle sue opere monumentali storiche, piazza Anfiteatro, le mura, il duomo di san Martino e la chiesa di san Michele. Già da qualche anno il giardino della villa ha fatto da sfondo a momenti musicali e incontri culturali unici, promossi dalle più varie realtà del territorio, oggi palazzo Pfanner promuove questa nuova iniziativa, pensato come un grande contenitore culturale a 360 gradi e aperto a nuove collaborazioni.

SoundOut, è questo il nome del festival, per la sua edizione numero 0, ha reso protagonista la musica jazz con quattro set di livello e ospiti del calibro di Simone Alessandrini, Furio Di Castri, Evita Polidoro e trio Mat, ricreando un vero e proprio elegante jazz club all’aperto, la serata sarà accompagnata da ottime bollicine e finger food.

L’iniziativa gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Lucca, è sostenuta da Martinelli Luce, Reale Mutua e Giovannetti Gioielli. Tra gli sponsor anche Filab, La Bontà, Guidicar, Papeschi, Foto Alcide, Pietro Fazzi Private Banker, I miracoli di Santa Zita, Sgro e Vando Battaglia Costruzioni.
La manifestazione, nata da un’idea di Amedeo Borella, studente di jazz a Siena e direttore artistico del festival, è stata presentata stamani (6 luglio) da Alessandro Pfanner, Maria Adelaide Fazzi, dall’architetto Monica Marchetti e ad alcuni sponsor che sostengono il progetto.

“Questo è un festival a sfondo musicale, ma potrebbe in futuro avere anche altre connotazioni culturali – spiega Alessandro Pfanner -, l’evento si sostanzia in due serate, il 13 e il 14 di luglio, in cui si coniugherà musica jazz, food & beverage all’interno del giardino settecentesco di Villa Pfanner. L’occasione servirà anche per assaggiare delle portate fatte da alcuni dei nostri sponsor. Questo festival dovrà avere un seguito, a mio modo di vedere, questo è solo l’evento numero zero, ma noi auspichiamo che venga ripetuto anche più volte nell’arco dell’anno, proprio per questo siamo aperti a contributi da parte di ragazzi giovani, ma anche da chiunque abbia a cuore la città di Lucca e la sua offerta culturale”.

Dietro le quinte di questo nuovo festival, si muove una squadra giovane, come Maria Adelaide Fazzi.
“Per il festival mi sono occupata della brand identity, quindi dello sviluppo del brand che include il nome, il marchio e tutto quello che riguarda la comunicazione strategica – precisa Maria Adelaide Fazzi -. Il mio apporto in realtà si è esteso dalla creazione dell’identità, fino all’estensione in tutte le sue linee visuali, quindi tutti gli aspetti che lo caratterizzano come entità unica e definita”.

Le due serate avranno inizio alle 19,30 con un drink di benvenuto, poi il primo concerto, nell’intervallo, una degustazione di finger food e champagne nel giardino e poi il secondo set, alle 22,30.

Il compito di aprire la prima serata (13 luglio, alle 20,30) spetterà a Simone Alessandrini con il progetto Storytellers, in cui il jazz si contamina con il rock e allo stesso tempo è evidente l’influenza della musica colta di inizio ‘900. Insieme ad Alessandrini, sax alto, karaoke toy e chitarra, ci sono Antonello Sorrentino alla tromba, Federico Pascucci al sax tenore e clarinetto turco, Riccardo Gola al contrabbasso e synth bass e Riccardo Gambatesa a batteria e percussioni. Alle 22,30 sarà la volta di uno dei più grandi contrabbassisti jazz, Furio Di Castri, che assieme a Giovanni Falzone, tromba, Achille Succi, sax alto e clarinetto basso, Fabio Giachino, tastiere, e Mattia Barbieri, batteria, porta a Lucca il suo omaggio a Charles Mingus, il celeberrimo contrabbassista, pianista e compositore statunitense, con il progetto Furious Mingus Revisited.

Il 14 luglio alle 20,30 si esibirà Evita Polidoro con il suo Nerovivo, progetto nato nell’ambito del Siena Jazz. Il trio è composto da Evita Polidoro, composizioni, batteria, voce, elettronica; Davide Strangio, voce e chitarra; Nicolò Francesco Faraglia, chitarra. Alle 22,30 tocca al trio MAT composto da Marcello Allulli, sax tenore, Francesco Diodati, chitarra, Ermanno Baron, batteria, caratterizzato da una profonda e spregiudicata ricerca sonora in cui acustica ed elettronica si fondono indissolubilmente.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 48 euro ed è acquistabile su sito SoundOut Festival .

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