L’accoglienza di Garibaldi a Malta nella conversazione con la ricercatrice lucchese Elena Pierotti

La testimonianza sarà disponibile sulle piattaforme online a partire da venerdì (12 agosto)

Sarà la ricercatrice lucchese Elena Pierotti a parlare di Giuseppe Garibaldi a Malta, nella prossima conversazione del Circolo culturale L’Agorà disponibile da venerdì (12 agosto) sulle varie piattaforme online.

La fredda accoglienza di Garibaldi a Malta nel 1864. Le questioni maltesi Risorgimentali è il titolo dell’appuntamento.

“Senza dubbio – si legge nella descrizione dell’evento – la sola menzione dell’unificazione dell’Italia nel XIX secolo evoca la figura di Giuseppe Garibaldi, il soldato-patriota che ha fatto tanto per l’unità della sua patria. Inizialmente i suoi sforzi non ebbero successo – la Repubblica Romana del 1848 ne è un esempio – ma il suo grande successo in Sicilia e nell’Italia meridionale con i suoi leggendari Mille aprì la strada alla loro incorporazione nel Regno d’Italia nel 1861. Tre anni dopo, all’età di 57 anni, Garibaldi arrivò a Malta per una visita di due giorni, quando era all’apice della sua fama. Arrivò il 23 marzo 1864 approdando nel porto di Marsamxett a bordo del battello a pale Valletta della P&O Lines. A bordo c’erano Giuseppe Garibaldi e i suoi due figli, Menotti e Riciotti, che si erano imbarcati due giorni prima dall’isola di Caprera per andare in Inghilterra. Garibaldi prese alloggio all’Imperial Hotel di La Valletta. Ad accoglierlo nel porto dell’isola del centro del Mediterraneo c’era la baronessa Testaferrata Abela, una nobildonna maltese che voleva dare il benvenuto al generale a nome di tutti i maltesi. Pare che il messaggio di saluto con cui la baronessa si presentò fosse firmato da qualche centinaio di maltesi, ma l’arrivo dell’eroe dei due mondi suscitò a Malta sentimenti controversi, e non necessariamente di grande e positiva accoglienza. Dai resoconti della stampa maltese – tra cui The Malta Times e United Services Gazette del 14 marzo 1864 – L’Ordine del 1° aprile 1864, Il Mediterraneo del 26 marzo 1864 e Il Portafoglio Maltese del 26 marzo 1864 – si ha l’impressione che Garibaldi e i suoi figli abbiano ricevuto un’accoglienza contrastante”.

“I commenti della stampa variano da ‘illustre viaggiatore’, ‘eroe e patriota italiano e il più illustre difensore della libertà in Europa’, ‘il nobile generale’, ‘uomo onesto e buono’, ‘la fonte di tutto ciò che è nobile e generoso – un leone italiano’ e ‘l’eroe italiano’ da un lato, a epiteti completamente opposti, che comprendevano ‘un avventuriero’, ‘nemico del papato, della Chiesa e del di lei Vicario, e quindi imicissimo ai Maltesi, essendo questi un popolo eminentemente cattolico’, e ‘il masnadiere’ – prosegue la descrizione -. In realtà, dopo l’unificazione italiana nel 1861, quasi tutti i rifugiati liberali a Malta partirono per tornare in patria. Tuttavia, il loro posto fu preso dai loro avversari, principalmente siciliani aderenti alla spodestata famiglia regnante dei Borbone. Si stima che, nel 1864, circa 200 di questi rifugiati vivessero a Malta e fu questo elemento a fornire la principale opposizione. Essi erano sostenuti dall’opinione ultra-cattolica che considerava Garibaldi l’arcinemico del Papa, poiché quest’ultimo era stato privato di quasi tutto il suo potere temporale. Tuttavia, nel complesso, la visita inaspettata di Garibaldi fu accettata dalla maggior parte della popolazione locale – quella che si interessava di politica, naturalmente – e fu ben accolta dai liberali maltesi e dalla guarnigione e dai residenti inglesi”.

Questo spaccato rappresenta una testimonianza per dare un quadro di quel controverso arrivo di Garibaldi a Malta, tappa intermedia prima di raggiungere Londra e sarà oggetto di analisi da parte di Elena Pierotti, studiosa dell’Italia risorgimentale.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.