La nuova vita dell’istituto delle missionarie secolari comboniane
La proprietà passa alla Fondazione Banca del monte di Lucca, che lo utilizzerà con scopi sociali
Una santa messa celebrata da monsignor Michelangelo Giannotti, vicario generale dell’arcidiocesi di Lucca, ha sancito il passaggio del complesso immobiliare dell’istituto Missionarie secolari comboniane di Carraia, con tutte le sue pertinenze, alla Fondazione Banca del monte di Lucca. L’edificio è stato acquistato per 630mila euro.
La struttura sarà quindi utilizzata con scopi sociali, come housing sociale, foresteria per studenti o formazione professionale residenziale per minori. La scelta dell’utilizzo, però, sarà determinata dalle istanze del territorio, con attenzione particolare al Comune di Capannori. Lo spazio, di certo, non manca: l’edificio principale del complesso, con forma a L, è di 3 piani e l’area comprende anche altri edifici indipendenti.







Complessivamente si parla di 13mila metri cubi di area destinata all’accoglienza e altri 5mila di area verde.
“Quello di oggi è un momento storico per la comunità di Capannori e per la frazione di Carraia: salutiamo le suore missionarie comboniane, che per oltre cinquant’anni hanno abitato e animato questo edificio – dichiara il sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro – . Ora la proprietà passerà alla Fondazione Banca del Monte, che ha l’intenzione di avviare un progetto a carattere sociale e formativo rivolto ai giovani, trasformando questo luogo in uno spazio aperto e a disposizione di tutta la comunità”.
“È un grande onore, ma anche una grande responsabilità, prendere in consegna questo complesso di grande valore – aggiunge il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Andrea Palestini –. Un luogo con una storia importante, segnato da oltre 50 anni di formazione missionaria. Il progetto che porteremo avanti non sarà orientato alla redditività, ma agli obiettivi socio-culturali ed educativi che caratterizzano la nostra attività, con particolare attenzione alla formazione dei giovani. Ringraziamo sentitamente le suore missionarie per la fiducia che ci hanno accordato”.
Cenni storici
Dalla testimonianza riportata da Giuseppe Bindoli nel suo Il Paese di Carraia – Cenni storici, edito a Lucca da G. Giusti nel 1929 (messo a disposizione della Fondazione da Ugo Fabbri), l’edificio era di proprietà della famiglia Parenti, che lo donò insieme agli arredi e al terreno perché ospitasse un istituto religioso. Nel novembre 1925 il Pontificio Seminario Romano dei SS. Apostoli Pietro e Paolo per le Missioni Estere vi aprì una scuola apostolica o piccolo seminario per allievi missionari di ginnasio.
Nel 1931 l’immobile è stato acquistato dai Missionari Comboniani ed è stato fondato il seminario comboniano.
Nel 1971 il passaggio all’Istituto Missionarie Secolari Comboniane come centro di animazione missionaria, con molte attività dedicate anche ai giovani