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Festival Puccini, edizione 2025 con oltre 2 milioni di incasso e quasi 45mila presenze

23 settembre 2025 | 09:09
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Festival Puccini, edizione 2025 con oltre 2 milioni di incasso e quasi 45mila presenze

Superati i numeri dell’edizione dello scorso anno, quella del centenario pucciniano. Record per l’inaugurazione con la Tosca

Con l’ultima replica di Manon Lescaut lo scorso 6 settembre, il 71esimo Festival Puccini di Torre del Lago ha chiuso la programmazione 2025 registrando risultati molto significativi e alcuni record: oltre 2 milioni di incasso (2.000.292,34 euro per l’esattezza) e 44.801 presenze, provenienti da 61 paesi diversi, superando i risultati dell’edizione 2024 che celebrava il centenario della morte di Puccini e aveva in programma più serate.

Il cartellone 2025, apertosi il 18 luglio con una nuova produzione di Tosca firmata da Alfonso Signorini, è stato caratterizzato dalla presenza di alcuni tra i più grandi interpreti della scena operistica internazionale che si sono alternati serata dopo serata sul suggestivo palcoscenico sulle sponde del Lago di Massaciuccoli, a pochi passi dalla Villa di Puccini, dove il Maestro riposa. La stagione era composta da cinque tra titoli più amati dal pubblico – Tosca, La bohème, Turandot, Madama Butterfly, Manon Lescaut – per un totale di 16 serate d’opera al Gran Teatro, il Gala con Anna Netrebko, il concerto dedicato a Morricone e una serie di appuntamenti collaterali. Le sole 16 serate d’opera hanno generato 1.792.197,10 euro di incasso netto, con una media spettatori di 2.086 a serata e un incasso medio di 112.573,97 euro per 17 eventi complessivi. La media di presenze e incassi è la più alta dal 2009 a oggi, superando stagioni equiparabili anche per numero di recite.

Tosca ha inaugurato la stagione con un cast d’eccezione: Aleksandra Kurzak e Roberto Alagna nella serata inaugurale, poi Eleonora Buratto (al debutto italiano in forma scenica), Carmen Giannattasio e Vanessa Goikoetxea, con Michael Fabiano, Vittorio Grigolo e Francesco Meli come Cavaradossi e Luca Salsi, Mikołaj Zalasiński e Ivan Inverardi nei panni di Scarpia. Quella inaugurale con 3.125 spettatori e 146.690,28 euro di incasso netto, non solo è stata la serata di maggior successo dell’intera stagione ma record assoluto per il Festival dal 2009 a oggi.

La bohème, nello storico allestimento di Ettore Scola ripreso da Marco Scola di Mambro e con la bacchetta di Piergiorgio Morandi, ha visto protagonisti Vittorio Grigolo e Nino Machaidze nei panni di Rodolfo e Mimì, Sara Blanch e Ilina Mihaylova come Musetta e poi un trio di giovani cantanti toscani composto da Carlo Raffaelli, Maria Novella Malfatti e Claudia Belluomini.

Turandot è tornata in scena nella produzione di Signorini del 2017 con le scenografie di Carla Tolomeo e i costumi di Fausto Puglisi, sotto la bacchetta molto apprezzata di Renato Palumbo. Nel ruolo di Calaf hanno debuttato a Torre del Lago due celebri tenori come Gregory Kunde e Yusif Eyvazov e anche Dario Di Vietri, accanto alle Turandot di Anna Pirozzi, Olga Maslova e Courtney Ann Mills, alle Liù di Carolina López Moreno, Rosa Feola, Alina Tkachuk ed Elisa Balbo. Michele Pertusi ha debuttato come Timur, mentre Massimiliano Pisapia ha impersonato Altoum.

Madama Butterfly, nel celebre e commovente spettacolo della regista Manu Lalli, ha visto alternarsi sul podio Francesco Ivan Ciampa e Antonino Fogliani; protagoniste Maria Agresta e Valeria Sepe con accanto da Vincenzo Costanzo (Pinkerton), Luca Micheletti (Sharpless) e Chiara Mogini (Suzuki).

Manon Lescaut, con la regia di Daniele De Plano e le sculture di Igor Mitoraj, ha avuto come intensa protagonista Maria José Siri che, per la prima del 30 agosto ha emozionato il pubblico ancora di più portando a termine la recita da seduta, dopo una caduta in palcoscenico. Accanto a lei Luciano Ganci, Claudio Sgura e Roberto De Candia, Giacomo Prestia, diretti da Valerio Galli.

Pubblico internazionale e grandi emozioni per il Gala del 13 agosto con il celebre soprano Anna Netrebko che, con il tenore Martin Muehle e il baritono Jérôme Boutillier, sotto la direzione di Michelangelo Mazza, ha presentato pagine di Verdi e Puccini, bissando Vissi d’arte.

“Il Festival Puccini 2025 – dichiara il presidente Fabrizio Miracolo – segna per la Fondazione l’inizio di un nuovo corso. Abbiamo voluto riportare al centro Torre del Lago, il luogo del cuore di Puccini, riaffermando il principio che ci guida: “Tutto comincia da qui”. I numeri che presentiamo oggi, le serate affollate, la qualità degli interpreti, sono la prova concreta di un rilancio che si fonda su un nuovo modello di gestione, sulla direzione artistica di Angelo Taddeo, su un team rinnovato e sulla forza della musica e delle collaborazioni come quella con la Fondazione Simonetta Puccini presieduta da Giovanni Godi. Un ringraziamento particolare va al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che ha accompagnato con determinazione il processo di rilancio, sostenendo in questi anni la riqualificazione dell’area del Gran Teatro e riconoscendo nel Festival un presidio culturale di eccellenza. Anticipare l’annuncio e la vendita dei biglietti per l’edizione 2026 è stato un ulteriore segnale di efficienza e di capacità progettuale, in linea con i grandi festival internazionali”.

“Abbiamo puntato tutto sulle voci e sui grandi interpreti internazionali – sottolinea ildirettore artistico Angelo Taddeo – e i risultati ci hanno dato ragione. Tosca, Bohème, Turandot, Butterfly e Manon hanno visto alternarsi i migliori interpreti della scena operistica mondiale, in un dialogo continuo con i luoghi pucciniani. È stata evidente l’emozione di tutti i cantanti che prima del debutto hanno salutato il Maestro nella cappella in cui riposa a Villa Puccini e per questo ringraziamo anche la disponibilità della Fondazione Simonetta Puccini. Abbiamo cominciato dicendo che volevamo restituire alla manifestazione un’identità forte basata sulla vocalità e la strada è segnata. Adesso guardiamo al 2026, anno del centenario di Turandot che celebreremo a inizio festival con un nuovo allestimento e con un programma che renderà il Festival un punto di riferimento dell’estate musicale internazionale”.

Com’è noto infatti sono già aperte le vendite per il festival 2026 che si svolgerà dal 17 luglio al 5 settembre e che prevede Turandot (17 e 24 luglio, 1 e 9 agosto) nel centenario della prima esecuzione, Tosca (18 e 31 luglio, 8 e 21 agosto), La bohème (25 luglio, 6 e 28 agosto), Madama Butterfly (7 e 22 agosto, 4 settembre) e La fanciulla del West (29 agosto e 5 settembre).

La 71esima edizione è stata inoltre accompagnata da una strategia di comunicazione rinnovata, molto focalizzata sui canali digitali. Per la prima volta sono state attivate campagne social dedicate, che hanno generato oltre 8,4 milioni di visualizzazioni, raggiungendo 2,5 milioni di persone e producendo più di 5200 click sul pulsante “acquista”. Un risultato che ha consolidato il Festival come protagonista anche online, capace di intercettare nuovi pubblici e ampliare il proprio raggio a livello internazionale.

Sul fronte organico, Instagram ha raccolto risultati davvero ragguardevoli, totalizzando 2,4 milioni di visualizzazioni nel periodo del Festival, con un incremento del 23,7% dei follower e oltre 356.000 account raggiunti. Le attività del profilo sono cresciute di oltre +500% rispetto al trimestre precedente: +524% visite al profilo, +295% click sul link esterno e +568% tocchi sull’indirizzo. La strategia digitale si è distinta anche per il livello di coinvolgimento: le campagne e i contenuti hanno generato oltre 21.500 reazioni, 817 commenti, 363 salvataggi, 1.778 condivisioni e più di 81.000 click sui link. Numeri che testimoniano una partecipazione viva e un dialogo costante con il pubblico. I contenuti più apprezzati sono stati i video dietro le quinte, le interviste e i reel dagli spettacoli, che hanno dato vita ad una narrazione immersiva. Il Nessun dorma (nel foyer a causa del temporale) interpretato da Gregory Kunde ha superato le 147.000 visualizzazioni ed è andato virale, così come Tu che di gel sei cinta con Carolina López Moreno, che ha superato le 112.000. Molte interviste agli artisti hanno registrato migliaia di visualizzazioni (Roberto Alagna 47mila, Aleksandra Kurzak 37mila, Luca Salsi 25mila, Michele Pertusi 24mila, Vittorio Grigolo 31mila, Piero Pretti Costanzo 41mila, Carmen Giannattasio 13mila, Maria José Siri 16mila), confermando la forza del contatto diretto tra pubblico e interpreti. Il Festival Puccini si è così confermato non solo come evento artistico di rilievo internazionale, ma anche come modello di comunicazione digitale: la combinazione tra attività organica e campagne a pagamento ha dimostrato come l’esperienza dal vivo possa oggi vivere e rivivere online, ampliando le possibilità di coinvolgimento e avvicinando nuovi spettatori, anche oltre confine.

Tra le attività realizzate nel 2025, di particolare importanza è stato il progetto di accessibilità Tutti per Puccini. Grazie infatti al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, per il secondo anno consecutivo, il Festival Puccini si è impegnato a rendere l’opera fruibile a tutti, in particolare a persone con disabilità sensoriale e intellettiva. Tutti per Pucciniè stato coordinato da Elena Di Giovanni e Francesca Raffi, docenti dell’Università di Macerata con numerose esperienze nel settore maturate  presso altri festival e teatri italiani). Per le due recite di Turandot “accessibili” sono state registrate 170 prenotazioni tra persone con disabilità e accompagnatori, provenienti da Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Liguria, con la partecipazione di associazioni nazionali e locali come Anffas Versilia, Asi – Affrontiamo la Sordità Insieme, Associazione Down Lucca, Ente Nazionale Sordi, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Presente anche la campionessa paraolimpica Federica Cecchi (Associazione Fiore di Loto, Camaiore). I servizi accessibili hanno incluso percorsi multisensoriali pre-spettacolo con interprete LIS, audio-introduzioni in italiano e inglese, audio-descrizione in cuffia durante l’opera, schede easy-to-read in collaborazione con Anffas Versilia e Cooperativa Le Briccole Special, sottotitoli per persone sorde su dispositivi mobili, trailer accessibile con voce narrante, sottotitoli, Lis e audio-descrizione, materiali digitali accessibili disponibili online. Con Tutti per Puccini il Festival ha riaffermato il suo impegno a rendere l’opera un patrimonio realmente aperto a tutti, trasformando Torre del Lago in un laboratorio di accessibilità culturale riconosciuto a livello nazionale.

Il 71esimo Festival Puccini 2025 Torre del Lago-Viareggio è stato realizzato dalla Fondazione Festival Pucciniano con il sostegno di Città di Viareggio, Regione Toscana, Ministero della Cultura. Sì ringraziano: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Steingraeber & Söhne, Paredes, Intimo Morandi, Easy Shop Viareggio, Unicoop Firenze, Coop Unicoop Etruria, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Mutua BVLG, General Auto di Siciliano, Qn La Nazione.