Rinnovati locali e gestione per museo Barsanti e Matteucci foto

Riaprirà domani (28 marzo) alle 17,30 nei rinnovati locali di via Sant’Andrea il Museo del motore a scoppio dedicato a Felice Matteucci e Niccolò Barsanti. Fortemente voluto dalla Fondazione Barsanti e Matteucci e restaurato grazie al contributo decisivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il museo sarà affidato in gestione alla Cooperativa TeMP e alla sua agenzia di viaggi Incoming Segni di Viaggio che si occuperà della biglietteria e dell’attività didattica, dedicata soprattutto a liceo e istituti tecnici, senza dimenticare università e case automobilistiche. All’interno dei locali, sarà possibile non solo vedere le creazioni dei due scienziati ma anche moltissimi documenti che raccontano la nascita e l’evoluzione della loro invenzione. Sono già stati avviati dei contatti con il museo Enzo Ferrari di Maranello con l’obiettivo di portare a Lucca un motore del “cavallino”, di modo da mettere insieme il primo motore della storia e l’ultimo ritrovato in questo particolare settore. Ulteriori sinergie, come con il museo Piaggio di Pontedera, saranno studiate per rendere il museo dedicato ai due illustri scienziati lucchesi ancora più appetibile.

“Oggi mi sento un po’ solo – ha detto il presidente della Fondazione Barsanti e Matteucci Giacomo Ricci – perché non ho più con me l’ingegner Lazzarini e il colonnello Viola. Insieme abbiamo iniziato questa avventura il giorno dopo la celebrazione per i 150 anni del motore a scoppio (6 giugno 2003, ndr) ma in poco tempo li ho persi entrambi. Sono molto felice però di poter portare avanti il lavoro iniziato con loro. Per anni ci siamo battuti per ridare ai nostri due illustri concittadini il tributo che meritavano. Su spinta dell’ingegner Lazzarini infatti, abbiamo iniziato una ricerca per dimostrare che Barsanti e Matteucci erano i veri inventori del motore a scoppio e non Otto e Langen come si credeva. Grazie al nostro lavoro perfino il Deutsches Museum di Monaco ha dovuto cambiare la sala dedicata al motore a scoppio, con il loro direttore che ha ammesso che i due tedeschi avevano semplicemente copiato i progetti dei due scienziati italiani. Abbiamo portato i nostri motori in tutto il mondo: a Mosca, a Philadelphia, a Shangai. Paradossalmente, siamo più conosciuti all’estero che in Italia. Una grande soddisfazione, tutto per puro volontariato”.
“Tramite l’Opera delle Mura abbiamo gestito la Torre Guinigi e Torre delle Ore – ha detto Mirna Giordani della cooperativa TeMP – quindi abbiamo toccato con mano una bella parte della città. L’ingegner Lazzarini mi aveva già proposto in passato di gestire il museo ma, all’epoca, non me la sentii per non mettere troppa carne al fuoco. Dopo anni, si è ripresentata questa opportunità e ho detto sì. Sarà una bella sfida: ci siamo posti degli obiettivi e delle idee da realizzare. Il 17 aprile avremo un incontro a Maranello per capire se c’è possibilità di poter collaborare. Spero di riuscire a portare a Lucca un motore Ferrari. In questo modo, si potrebbe vedere nella stessa stanza il passaggio da dove si è partiti a dov’è arrivata oggi la tecnologia”.
“La Fondazione aveva diverse finalità – spiga Vittorio Armani, ex direttore di Confindustria Lucca e vice presidente della Fondazione Barsanti e Matteucci -. Oltre alla realizzazione del museo che inaugureremo domani, era nostro obiettivo valorizzare la creatività dei giovani lucchesi anche attraverso l’erogazione di borse di studio e, inoltre, ridare il giusto lustro agli altri autorevoli scienziati lucchesi, come Giovanni Giorgi. Gli spazi che abbiamo a disposizione attualmente non ce lo concedono ma è un progetto a cui non rinunciamo”.
Molto soddisfatto per l’iniziativa anche il presidente di Aci Lucca Luca Sangiorgio: “Qui respiriamo una cultura motoristica storica. Tra l’altro, a maggio, Lucca sarà attraversata dalla Mille miglia: i corridori avranno la possibilità di transitare per le vie della città dove è nato il motore a scoppio. Questo connubio secondo me non è adeguatamente valorizzato: qui abbiamo qualcosa di unico e sono convinto che con l’apertura del museo otterremo risultati importanti”.
Felice Matteucci nacque a Lucca, in piazza del Giglio, il 12 febbraio 1808 da Luigi Matteucci, ministro di giustizia del principe Felice Baciocchi, e dalla nobildonna Angiola Tomei-Albiani di Pietrasanta. Niccolò Barsanti nacque invece a Pietrasanta il 12 ottobre 1821 da Giovanni Barsanti, scultore di marmo, e Angela Francesconi. I due si conobbero a Firenze nel 1845. L’idea del motore a scoppio fu di barsanta e Matteucci, comprendendo immediatamente l’importanza dell’idea, mise subito a a disposizione dell’amico le sue grandi doti e insieme si misero al lavoro. La data di nascita del motore a scoppio si può senz’altro far risalire al 5 giugno 1853: i due studiosi infatti depositarono all’Accademia dei Georgofili la prima memoria sulle esperienze compiute per la costruzione del motore a scoppio: il primo prototipo di motore fu proprio costruito in quell’anno da una fabbrica italiana, la fonderia di Pietro Benini, come testimoniato da due fatture a debito Felice Matteucci, datate rispettivamente 9 giugno 1853 per “costruzione Primo Motore” e 2 novembre 1853 per “costruzione Primo Motore e riparazioni a organi vari”. Inoltre il 12 giugno 1854 ottennero il primo riconoscimento ufficiale dato dalla Certificazione Inglese numero 1072 a cui seguirono moltissimi altri brevetti.
Dopo l’inaugurazione di domani, il museo aprirà regolarmente dall’1 aprile, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il costo del biglietto è di 3 euro, 2 euro il biglietto ridotto e per i gruppi. Il biglietto cumulativo per famiglie è di 6 euro.
Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare allo 0583.467870 o inviare una mail a info@barsantiematteucci.it

Luca Dal Poggetto

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