Grazie Summer Festival, grazie staff e grazie organizzazione. E non solo per aver concesso il bis dopo il maxiconcerto dei Rolling Stones dell’anno scorso con l’evento di Roger Waters sugli spalti.
Devo stavolta ringraziare personalmente, in qualità di direttore di questa testata, per aver avuto la possibilità di seguire, da giornalista accreditato, il concerto sugli spalti dal prato A gold, in posizione certamente privilegiata ma certamente più scomoda per logistica e tempi di deflusso, e non, come i colleghi della carta stampata, siano essi redattori o collaboratori, giornalisti professionisti e non, nell’ovattato ambiente degli sky box sulle mura.
Ringrazio perché, a quanto mi dicono, a qualcuno è andata anche peggio, avendo scelto di acquistare il biglietto invece di ottenere un pass per il più lontano prato B. Un segnale, evidentemente, che la stampa on line viene considerata di serie B (non bastano 20mila utenti unici di media al giorno, nel giorno del concerto 27mila e passa con 60mila visualizzazioni di pagina?).

Ma dobbiamo comunque ringraziare dopo aver ottenuto il pass al quarto passaggio in biglietteria dalle 10 di mattina, dato che ogni volta ci veniva fornito un orario diverso, visto che l’anno passato il concerto dei Rolling Stones lo abbiamo potuto coprire con un solo giornalista accreditato e un fotografo, mentre altre testate si sono presentate anche in sei fra redattori e collaboratori accreditati.
Ma nonostante questo continueremo a fare il nostro lavoro, nei prossimi concerti, sempre con un giornalista e un fotografo accreditati, salvo eccezioni per direttore e redattore. Eccezioni di cui non usufruiremo. Perché ci piace giocare, e vincere, così, anche se siamo, per considerazione, una squadra di serie B.

Enrico Pace