Di Grazia: eventi su spalti, un concorso per creare arena

Un concorso di idee internazionale per trovare un’area opportuna – meglio se gli ex vivai Testi – e strutture al minimo impattanti per i grandi eventi sugli spalti delle Mura. E’ la proposta che fa Mauro Di Grazia, ex assessore all’urbanistica, ex insegnante e attualmente collaboratore di Animando, inserendosi nel dibattito sui concerti all’ex Balilla. “Lucca – afferma – ha acquisito una solida attrattività turistica, oltre che per il suo patrimonio culturale, per iniziative di richiamo internazionale come il Summer e i Comics che dispensano benefiche ricadute sulla comunità locale. Ha dunque ragione il sindaco Tambellini a chiedersi ‘se Lucca sia soltanto una città da conservare o se si possa fare qualcosa di più’, concludendo che è necessario accostarsi alla modernità. E’ possibile ridurre il sacrificio più pesante, quello dei cinque mesi/anno di utilizzo degli spalti come location di grandi eventi? E aggiungo: è ancora accettabile che Piazza Napoleone per due mesi estivi sia soffocata dalla servitù che oscura per intero il Palazzo Ducale?”.

“Concordo col sindaco – aggiunge -: ogni diversa dislocazione fuori dal Centro, escludendo lo scenario della città storica, sarebbe insopportabile per i fruitori e ne ridurrebbe drasticamente il successo. E’ giusto dunque invocare la modernità e chiedersi come l’impatto possa essere ridotto. Constatiamo che allo stato attuale il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature comportano almeno due mesi di lavoro, a costi sicuramente stellari. La mia domanda è questa: è possibile attrezzare un’area degli spalti (ad es. l’area Testi finalmente liberata) con strutture tecnologicamente efficienti, modulari, il più possibile a scomparsa, da montare e smontare quanto più velocemente, riducendo al minimo il sacrificio del terreno sottostante? E’ possibile riservare un po’ di risorse per una gara internazionale di idee progettuali di tipo ingegneristico e artistico, volte a bilanciare il bisogno di strutture capienti e sicure con la salvaguardia del patrimonio storico, dotando l’opera di servizi adeguati a garantire al pubblico sicurezza e benessere? Non sono un esperto del ramo, ma non credo che la proposta sia ingenua: può essere magari che l’impegno di spesa sia ingente. Ma qui si parla davvero di futuro e la nostra città merita un serio investimento. Merita che si guardi lontano, proiettandola fra le città che uniscono storia e modernità, intelligenza e creatività”.

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