Napoleone, a ottobre a Lucca il convegno internazionale

Napoléon è il nome proprio più cercato sui motori di ricerca – o più googlato, per dirla con neologismo – dopo quello di Gesù. E la silhouette dell’imperatore è la terza immagine più riconosciuta al mondo: prima di quella, a ogni latitudine, viene riconosciuto il brand della Coca-Cola e viene identificata la banana. L’eredità storica e culturale dei Bonaparte è custodita, dal 1937, dall’associazione Souvenir Napoléonien che, per celebrare i 250 anni dalla nascita del legislatore che ha posto le basi dell’Europa moderna, ha scelto Lucca come sede italiana del suo convegno internazionale. L’appuntamento è per i prossimi 4 e 5 ottobre a Palazzo Bernardini ed è stato presentato questa mattina (4 febbraio) da Giulio Grossi, presidente di Confindustria Toscana nord, da Francesco Battistini, presidente del consiglio comunale di Lucca, da Alessandro Guadagni, membro del consiglio di amministrazione del Souvenir Napoléonien e coordinatore per l’Italia, e da Roberta Martinelli, presidente dell’associazione Napoleone ed Elisa.

È soprattutto grazie a lei – è stato riconosciuto all’unanimità dai presenti – se la città di Lucca si è aggiudicata l’opportunità di diventare per due giorni il cuore europeo degli studi napoleonici. Colloque de Lucques: questo il nome con il quale il convegno è stato presentato in Francia e che potrà contare la presenza di relatori d’Oltralpe noti al grande pubblico per essere spesso ospiti in programmi televisivi d’approfondimento storico. Tra loro, Jean Tulard dell’Istituto di Francia, della Società di storia di Parigi, scrittore specialista di storia napoleonica; ma anche Thierry Lentz, che dirige la Fondation Napoléon di Parigi, e Pierre Branda, responsabile del patrimonio della Fondation e autore di una recente pubblicazione sull’esilio di Napoleone all’Elba e sull’attività della polizia segreta dell’epoca. Interverranno inoltre, sempre dalla Francia, Jean Marc Olivesi, curatore del patrimonio al ministero della cultura francese e del museo nazionale di casa Bonaparte ad Ajaccio e Vincent Haegele, direttore della biblioteca nazionale di Versailles. I contributi italiani, invece, arriveranno da Luigi Mascilli Migliorini, premiato per la miglior biografia di Napoleone non in francese dalla Fondation di Parigi, docente all’Università Federico II di Napoli; da Giulia Gorgone, già direttrice dei musei napoleonici di Roma, e da Federico Galantini, corrispondente ligure dell’associazione Souvenir Napoléonien e ricercatore della genealogia dei Bonaparte.
“Siamo onorati di essere stati coinvolti nell’organizzazione di un appuntamento così importante – ha detto Giulio Grossi – e ci rendiamo disponibili a collaborare per la riuscita del convegno”. “Questo è l’evento di studi napoleonici più importante d’Italia e per la nostra città rappresenta un’ulteriore occasione di promozione. Ringrazio Roberta Martinelli – ha osservato il presidente del consiglio comunale, Francesco Battistini – per l’instancabile lavoro condotto sul territorio e per essere riuscita a rendere attrattivi per tutti appuntamenti storici per lo più percepiti come per addetti ai lavori”. “Souvenir Napoléonien – ha spiegato Alessandro Guadagni – ha circa 3600 associati con delegazioni e corrispondenze attive in tutto il mondo. Nel consiglio di amministratore io sono l’unico membro italiano, l’unico non francese. Ed è un peccato che l’Italia abbia un solo rappresentante, se si considerano le origini toscane della famiglia Bonaparte e l’influenza che Napoleone ha avuto, con le campagne d’Italia, nel nostro Paese”. Guadagni ha quindi raccontato come sia stata scelta proprio la città di Lucca per il convegno: “In un primo momento tutti i consiglieri erano d’accordo sulla regione: la Toscana. Ma in Francia la Toscana è soprattutto Firenze. Tuttavia, il lavoro condotto a Lucca da Roberta Martinelli aveva creato un humus perfetto per il convegno, così come l’aria internazionale che si respira a Lucca e al tempo stesso la familiarità che si percepisce camminando per le sue strade: è in questo modo che Lucca ha prevalso, oltre che per la sua prossimità con l’aereoporto Galileo Galilei”. “Il Colloque de Lucques – ha sottolineato Roberta Martinelli – consacra il legame tra Lucca e i Napoleonidi. D’altronde Lucca è stata principato indipendente dell’impero napoleonico e i dieci anni di Elisa Bonaparte Baciocchi ne hanno modificato fisionomia urbanistica, vita culturale, costumi della quotidianità. Non è un caso se l’impegno dell’associazione Napoleone ed Elisa è stato mettere in evidenza alcuni aspetti della vita di tutti i giorni ai tempi di Elisa, attraverso ricostruzioni storiche e momenti performativi: basti pensare che per i balli napoleonici sono venuti a Lucca appassionati di varie nazionalità”. “La nostra associazione – ha spiegato ancora Guadagni – si occupa dei Bonaparte, soprattutto di Napoleone I e Napoleone III. Dell’uno si riconoscono e mettono in evidenza le novità assolute introdotte in campo legislativo che hanno costruito l’identità dell’Europa moderna, dell’altro si apprezzano le opere di modernizzazione della Francia e il ruolo svolto nel processo di unità d’Italia. A Napoleone I dobbiamo i numeri civici, le scuole pubbliche, il codice civile, l’organizzazione in prefetture, province e comuni dei territori: era imperatore, sì, ma di una repubblica, per quanto ci appaia un controsenso. Napoleone III invece è stato colui che ha dotato la Francia di infrastrutture efficienti, come le ferrovie, colui che ha organizzato l’Expo di Parigi che ha lasciato in dote alla città un simbolo come la Tour Eiffel”. “Vogliamo creare intorno a questo convegno – ha concluso Battistini – il giusto coinvolgimento della cittadinanza. Il Comune di Lucca, per quanto nelle sue possibilità, farà la sua parte”.

Souvenir Napoléonien
Creato il 27 dicembre 1937 dalla marchesa Eugenie Gal, discendente di un maresciallo d’impero, il Souvenir napoleonico è oggi la più importante associazione napoleonica in Europa, riconosciuta ‘società di utilità pubblica’ da un decreto ministeriale del 5 novembre 1982. Senza scopo di lucro, il suo obiettivo è studiare e far conoscere le istituzioni, i luoghi, gli eventi e le persone che hanno fatto la storia del primo e del secondo impero. L’associazione, che riunisce persone appassionate, ricercatori e storici ha la sua sede generale a Parigi, nel palazzo all’82 de la Rue de Monceau nell’VIII arrondissement, che il mecenate, l’industriale conte Martial Lapeyre, lasciò in testamento all’associazione. Confrontata con un crescente disinteresse per la storia in genere e per quella recente in particolare, è compito dell’associazine, memoria napoleonica, di occupare questo terreno abbandonato per intraprendere un’opera di sensibilizzazione la più vasta possibile. Il Souvenir napoleonico rappresenta 80 anni di attività e di ricerche attorno ai due imperi che coprono oltre un secolo di storia della Francia. Conta circa 3600 membri – 60 docenti-storici, 24 delegazioni regionali in Francia, 6 delegazioni all’estero (Belgio, Colombia, Nord-Italia, Roma-Centro Italia, Svezia, Svizzera), 10 corrispondenti (Germania-Berlino, Germania-Lipsia, Austria, Canada, Lombardia, Liguria, Toscana occidentale, Toscana orientale, Puglia, Calabria). Tra i suoi mezzi di divulgazione, il Souvenir pubblica una rivista trimestrale di grande ricchezza iconografica in cui si trova la firma dei migliori specialisti della storia napoleonica, oltre a resoconti di attività e cronache letterarie. Ogni anno, il Souvenir Napoléonien organizza almeno un convegno scientifico, 2 importanti commemorazioni (5 maggio e 2 dicembre), 2 viaggi sulle orme della storia napoleonica, conferenze, escursioni regionali, mostre, concerti; pubblica 5 numeri della sua rivista storico-scientifica di cui un numero speciale.

 

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